Diffusa oggi la dichiarazione conclusiva approvata al convegno svoltosi lo scorso 3 maggio 2002 a Venezia con il patrocinio dell'UNESCO (ROSTE) e della Regione Veneto e organizzato dall'International Dark-Sky Association (IDA), l'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Inquinamento Luminoso (ISTIL), VenetoStellato, in collaborazione con CieloBuio.
Venezia, 7 maggio 2002.
Diffusa oggi la dichiarazione approvata a Venezia lo scorso venerdì 3 maggio 2002 dai
partecipanti al convegno internazionale "Inquinamento luminoso e protezione dell'ambiente
notturno - Venezia: salvare la notte" organizzato con il patrocinio dell'UNESCO Regional Bureau
for Science in Europe (ROSTE) e della Regione Veneto, dall'International Dark-Sky Association
(IDA), l'associazione che in tutto il mondo combatte l'inquinamento luminoso, l'Istituto di
Scienza e Tecnologia dell'Inquinamento Luminoso (ISTIL), VenetoStellato - Coordinamento veneto
contro l'inquinamento luminoso, con la collaborazione di CieloBuio - Coordinamento
nazionale per la protezione del cielo notturno.
"In sintesi i partecipanti al convegno chiedono ai governanti della Terra, dell'Italia e del Veneto - riassume il Dr. Pierantonio Cinzano, direttore scientifico della sezione italiana dell'IDA e presidente dell'ISTIL - che l' ambiente notturno venga preservato dall'inquinamento luminoso che ne altera lo stato naturale e venga conservata alle future generazioni la visione del cielo stellato. In particolare chiedono loro di adottare nei rispettivi Paesi leggi contro l'inquinamento luminoso e per la limitazione della luminosità del cielo notturno con provvedimenti efficaci quali quelli della legge della Regione Lombardia n. 17 del 27 marzo 2000 premiati e applauditi dalle organizzazioni che combattono l'inquinamento luminoso."
"Nelle settimane precedenti al convegno sono state raccolte quasi seimila firme a sostegno di queste richieste ma - dicono Leopoldo Dalla Gassa, presidente di Venetostellato e Silvano Tocchet del comitato organizzatore - prevediamo di raccoglierne molte di più nei prossimi mesi."
I partecipanti inoltre chiedono all'UNESCO e all'ONU di riavviare il procedimento per dichiarare il cielo notturno Patrimonio dell'Umanità, bloccatosi per problemi procedurali. Numerose lettere sono giunte al convegno per sostenere questa richiesta da Istituti Universitari, Osservatori Astronomici, studiosi e associazioni di tutto il mondo. "Un passo cruciale per proteggere il cielo notturno" lo definisce il Dr. Josef Hron dell'Università di Vienna. "Ciascuno di noi sarà intellettualmente più povero se l'accesso al cielo stellato non sarà più possibile" dichiara il Prof. Derek McNally dell'Osservatorio astronomico di Londra, organizzatore del convegno UNESCO di Parigi nel 1992. "E' straordinariamente importante che le future generazioni possano vedere ancora il cielo stellato che noi possiamo osservare oggi" scrive il responsabile per la divulgazione del Gemini South Observatory. "C'e' un unico Cielo Notturno, e per una grande frazione della popolazione mondiale la natura originaria del Cielo Notturno e' andata perduta" commenta il Prof. Roy Garstang dell'Università del Colorado, uno dei principali studiosi dell'inquinamento luminoso. Di "disperato bisogno di protezione contro pratiche di illuminazione selvagge, sciupone e senza cura" parlano i membri della Società Astronomica di Victoria (Australia).
Per quanto riguarda la città di Venezia, i partecipanti chiedono che il suo ambiente notturno sia considerato parte del patrimonio storico, artistico e ambientale della città e che venga protetto e salvaguardato. Chiedono anche - dicono il Prof. Francesco Rizzoli e il responsabile per Venezia di Venetostellato, Francesco Del Corso - che la sua illuminazione esterna notturna, pubblica e privata, sia progettata ed eseguita adottando le più efficaci misure esistenti per limitare gli effetti dell'inquinamento luminoso e ponendo elevata attenzione alla tradizione nello scegliere i livelli di illuminazione.
Ecco il testo completo della dichiarazione:
I partecipanti al convegno IDA/ISTIL/VenetoStellato "Inquinamento luminoso e
protezione dell'ambiente notturno - Venezia: salvare la notte" svoltosi a
Venezia il 3 maggio 2002:
- visto il grave stato di degrado del cielo notturno e i livelli di
inquinamento luminoso in Italia, in Europa e nel Mondo, documentati dalle
misure da satellite, dal Rapporto dell'Istituto di Scienza e Tecnologia dell
'Inquinamento Luminoso "Stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in
Italia", dal progetto del Ministero della Pubblica Istruzione "Gli studenti
fanno vedere le stelle" e dai documenti dell'International Dark-Sky
Association;
- vista la Dichiarazione sulla "Riduzione degli Impatti Ambientali Negativi
sull'Astronomia" del convegno UNESCO-IAU-ICSU (Parigi 30/6-2/7/1992) che ha
proclamato il cielo notturno, con il suo fascino e il messaggio che ci
trasmette sul nostro posto nell'Universo, prezioso tesoro appartenente all'
umanità intera e patrimonio da tutelare nell'interesse delle generazioni
attuali e future, conservandolo visibile e pulito;
- vista la Dichiarazione del simposio ONU-IAU-COSPAR "Preservare il Cielo
Astronomico" (Vienna 12-16/7/1999) svoltosi in concomitanza con la Terza
Conferenza ONU sull'esplorazione e sugli usi pacifici dello spazio esterno
(UNISPACE III), che ha ribadito la definizione di spazio esterno come
Territorio dell'Umanità da proteggere da contaminazioni di ogni tipo ed ha
raccomandato che gli stati membri agiscano per limitare l'inquinamento del
cielo da luce ed altre cause;
- visti i ripetuti appelli dell'International Dark-Sky Association rivolti a
tutti i Paesi del Mondo affinché l'illuminazione artificiale sia orientata
solamente dove è utile in modo da conservare la visibilità del cielo
stellato, preservare l'ambiente e realizzare nel contempo un indispensabile
risparmio energetico;
che l'ambiente notturno venga preservato dall'inquinamento luminoso che ne altera lo stato naturale e venga conservata alle future generazioni la visione del cielo stellato, nostra unica finestra sull'Universo in cui viviamo, patrimonio inestimabile dell'umanità, per secoli compagno di vita dei nostri avi, prezioso e suggestivo panorama da salvaguardare, insostituibile soggetto di ispirazione per la cultura umanistica, l'arte, la letteratura, la filosofia e la religione, fondamentale oggetto di studio scientifico, elemento di crescita educativa e didattica;
di riavviare il procedimento per dichiarare il cielo notturno Patrimonio
dell'Umanità;
in particolare, al fine di proteggere l'integrità del cielo notturno e della
nostra percezione dell'Universo, di tutelare la ricerca astronomica
professionale e amatoriale e la divulgazione scientifica, di razionalizzare
e migliorare la qualità dell'illuminazione esterna notturna, di ridurre i
fenomeni di abbagliamento e affaticamento visivo provocati dall'inquinamento
luminoso migliorando la sicurezza della circolazione stradale, di ridurre i
consumi energetici per illuminazione, di salvaguardare i cicli biologici
naturali dell'uomo e degli altri esseri viventi, di conservare gli equilibri
ecologici e il paesaggio naturale notturno,
di adottare nei loro Paesi leggi contro l'inquinamento luminoso e per la
limitazione della luminosità del cielo notturno con provvedimenti efficaci
quali quelli della legge della Regione Lombardia n. 17 del 27 marzo 2000 "
Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione
esterna e di lotta all'inquinamento luminoso" e del relativo regolamento di
attuazione D.G.R. n. 7/6162 del 20 settembre 2001 - premiati e applauditi
dalle organizzazioni che combattono l'inquinamento luminoso;
che l'ambiente notturno della città di Venezia sia considerato parte del patrimonio storico, artistico e ambientale della città e che venga protetto e salvaguardato con le sue caratteristiche che la rendono unica; che la sua illuminazione esterna notturna, pubblica e privata, sia progettata ed eseguita non soltanto nel pieno rispetto della legge per la prevenzione dell'inquinamento luminoso della Regione Veneto ma anche adottando le più efficaci misure esistenti per limitare gli effetti dell'inquinamento luminoso e ponendo elevata attenzione alla tradizione nello scegliere i livelli di illuminazione, come merita una così particolare città storica; che sia sospesa l'installazione di lampade ai vapori di mercurio e che quelle già installate siano rimpiazzate in modo congruente con i punti precedenti.
Declaration of Venice
We the participants at the IDA/ISTIL/VenetoStellato Regional Meeting "Light
pollution and the protection of the night environment - Venice: Save the
night" held in Venice the May 3, 2002 under the patronage of UNESCO Regional
Office for Science in Europe (ROSTE) and the Veneto Region,
- noting the serious degradation of the night sky and the high levels of
light pollution in Italy, in Europe and in the World, as documented by the
satellite measurements, the Report of the Light Pollution Science and
Technology Institute (ISTIL - Istituto di Scienza e Tecnologia dell'
Inquinamento Luminoso), the project of the Italian Ministry of Education
"Gli studenti fanno vedere le stelle" and the documents of the International
Dark-Sky Association;
- noting the Declaration on the Reduction of Adverse Environmental Impacts
on Astronomy of the meeting IAU/ICSU/UNESCO (Paris, June 30 - July 2, 1992)
which declared the night sky, with its beautiful stars and its message of
our place in the Universe, a precious treasure of all humanity and an
heritage belonging to all of humanity to be preserved, visible and clean, to
the actual and future generations;
- noting the declaration of the IAU/COSPAR/UN Special Environmental
Symposium "Preserving the astronomical sky" (Vienna, Austria, July 12 -16,
1999) held as Technical Forum of the Third United Nations Conference on the
Exploration and Peaceful Uses of Outer Space (UNISPACE III) which recalled
that outer space has been defined as the province of all mankind to be
protected from harmful contamination and adverse changes of all kinds and
recommended that member states should act to control pollution of the sky by
light and other causes;
- noting the repeated appeals of the International Dark-Sky Association to
all countries of the world to preserve our heritage of starry skies and to
protect the nighttime environment by using only quality outdoor lighting,
thereby conserving energy;
to protect the nighttime environment from light pollution so that future generations will be able to see our magnificent starry skies, our only window to the infinite universe where we live, a priceless heritage for all of humanity, for countless centuries the companion of life of our grandfathers, an inspiration for humanity's culture, art, literature, philosophy and religion, fundamental object of scientific studies, a key element of educational growth;
to restart the process to declare the night sky a Heritage of Humanity; in particular, with the aim to protect the integrity of the night sky and our perception of the universe, to preserve professional and amateur astronomical research and scientific study, to rationalise and improve the quality of outdoor lighting, to reduce the phenomena of dazzle and visual fatigue produced by light pollution, improving the safety of highway travel, to reduce energy consumption for outdoor night lighting, to safeguard the natural biological cycles of the man and the other living creatures, to conserve the ecological equilibrium and the natural nocturnal landscape,
to adopt laws against light pollution and for the control of the night sky brightness, with effective provisions like those of the law of the Regione Lombardia n. 17 of March 27, 2000 "Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso" and the relative Regulations D.G.R. n. 7/6162 of September 20, 2001, recognized for protecting the nighttime environment, for saving energy, and for improving safety and visibility,
that the nocturnal environment of the City of Venice be considered part of the historical, artistic and environmental heritage of the city and that it be protected and safeguarded, with its characteristics that make it unique; that its night external lighting systems, both public and private, be planned and installed not only in the full respect of the law for the prevention of the light pollution of the Veneto Region, but also adopting the most effective measures in order to limit the effects of the light pollution and adopting great care to the tradition when choosing the light levels, as deserved by such a world renowned historical city; that the installation of mercury vapor lamps be suspended and those already installed be replaced in accordance with previous points.
Ulteriori informazioni
Comitato organizzatore: Pierantonio Cinzano, Leopoldo Dalla Gassa, Francesco Dal Corso, Francesco Rizzoli, Silvano Tocchet.
Altri comunicati stampa sul convegno si possono trovare su http://www.inquinamentoluminoso.it/istil/press/.
Il programma del convegno è reperibile anche in PDF su: http://www.inquinamentoluminoso.it/download/VeniceMeeting.pdf
Altre informazioni su http://www.inquinamentoluminoso.it/dmsp/
L'INTERNATIONAL DARK-SKY ASSOCIATION (http://www.darksky.org) è la prestigiosa organizzazione internazionale che si occupa della lotta all'inquinamento luminoso nel mondo ed ha sede a Tucson (USA).
L'ISTIL (http://www.istil.it) è un ente senza fini di lucro che ha come scopo lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sull'inquinamento luminoso nonché lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e metodi per limitare l'inquinamento luminoso ed i suoi effetti sull'ambiente. Ha pubblicato recentemente il Rapporto ISTIL 2001 "Inquinamento luminoso e stato del cielo notturno in Italia" disponibile in PDF nel suo sito web alla voce ricerca scientifica/rapporti.
VENETOSTELLATO (http://www.venetostellato.it) è l'organismo veneto che si occupa della salvaguardia del cielo notturno e raggruppa una trentina di associazioni ed osservatori astronomici veneti.
CIELOBUIO (http://www.cielobuio.org) è il Coordinamento nazionale per la protezione del cielo notturno, promotore della legge della Regione Lombardia n.17 del 27 marzo 2000. Per questo motivo l'Unione Astronomica Internazionale ha assegnato il nome Cielobuio ad un pianetino recentemente scoperto (13777-Cielobuio).