Sezione Pianeti-PROGRAMMA MARTE
Apparizione 2003 - Circolare n.3
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Osservazioni dal 16 giugno al 31 luglio 2003
Ls da 202 a 233 gradi
La stagione osservativa che Marte ci sta offrendo e' - senza ombra di dubbio - straordinaria, perche' tale e' lo sforzo prodotto da molti osservatori entusiasti che scoprono o riscoprono il pianeta. Nel seguito richiamo i loro nomi distinguendo il tipo di contributo. Per "fotografia" intendo, in senso esteso, ogni forma di immagine non ottenuta tramite osservazione visuale (per un formato corretto della tabella, utilizzare un carattere a spaziatura fissa).
fotografia visuale --------------------------------- F. Acquarone X G. Adamoli X V. Amadori X P. Baldoni X R. Barzacchi X P. Beltrame X P. Camaiti X A. Carbognani X M. Cicognani X L. Comolli X D. Crudeli X I. Dal Prete X C. Fattinnanzi X D. Licchelli M. Lorenzi X M. Frassati X P. Lazzarotti X R. Mancini X E. Maramonte X R. Matera X D. Mauro X A. Milone X L. Monzo X P. Moroni X F. Pacucci X F. Padulosi X G. Puglia X N. Ruocco X S. Saltamonti X M. Santinello X L. Siciliano X P. Tanga X M. Vedovato X L. Zaggia X C. Zannelli X F. Zanotti X D. Zompatori X
A questa lista strettamente italiana vanno aggiunti alcuni validi osservatori stranieri, che hanno scelto di contattare personalmente il sottoscritto per inviare i loro contributi. L'archivio della Sezione Pianeti sara' quindi arricchito, in particolare, dei lavori di E. Ng (Hong Konk), D. Crussaire e C. Pellier (Francia), T. Wei Leong (Singapore), S. Numazawa (Giappone), P.C. Sherrod (USA).
Molte delle osservazioni ricevute ci giungono attraverso la mailing list "Alta Risoluzione", che si sta rivelando un mezzo di scambio e contatto essenziale.
Calotta Polare Sud
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Il polo Sud marziano fornisce il solito, grandioso spettacolo. Il mese di
luglio e' stato segnato dall'aumento in evidenza di tutti i dettagli
presenti, con ombreggiature e protuberanze al bordo lasciate indietro
dalla graduale regressione. A titolo di esempio cito l'immagine di Zanotti
del 18 luglio (anche se innumerevoli altre mostrano dettagli analoghi).
Essa mostra presso il Meridiano Centrale il Sinus Meridiani ed il Sinus
Aurorae. Sul bordo della calotta, intorno a 30 gradi di longitudine,
brilla evidentissima la piccola ed prominente punta dell'Argenteus Mond
(vedere anche disegno di Frassati, 21 luglio), mentre a sinistra, in
direzione del terminatore (longitudine intorno a 300 gradi) il Novus Mons
(pure visto da Frassati il 24 luglio) appare separato dal resto della
calotta da un solco scuro. Nei giorni successivi, Novus Mons e' apparso
molto allungato in longitudine e di forma irregolare (ad esempio: immagine
di Baldoni del 27 luglio). Le immagini con filtro blu paiono mettere in
evidenza una elevatissima luminosita'. La scurezza della calotta nel rosso
e' da mettere in relazione con l'esposizione di ghiaccio d'acqua (D.R.
Klassen). La presenza di nubi di cristalli di ghiaccio soprastanti la
regione polare (Zanotti, 20 luglio) pare anche possibile.
Attivita' atmosferica
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Le nubi di vapore isolate sono rimaste molto scarse se non assenti.
Interessante la tendenza all'intensificarsi della North Polar Hood
(coltre nuvolosa delle regioni polari settentrionali) che pare piu'
intensa a partire da meta' ottobre e, soprattutto, di colorazione
tendente al blu in modo piu' evidente.
Per quanto riguarda le nubi di polveri (le temute tempeste) sono stati
segnalati soprattutto eventi minori, localizzati presso la depressione
di Hellas e in Chryse. L'evento di Hellas, iniziato ai primi di
luglio, si e' protratto con una debole attivita' localizzata nel
settore piu' settentrionale fino a fine mese (disegni e immagini dal
24 luglio in poi: Frassati, Lazzarotti, Zannelli, Fattinnanzi,
Mancini, Siciliano, ecc.).
Accanto a questa attivita' locale, una certa quantita' di polveri in
atmosfera ha contribuito ad abbassare i contrasti in certe regioni del
pianeta. L'aspetto molto "morbido" dell'immagine visuale di fine
luglio puo' essere ritrovato, ad esempio, e a mio avviso, nella ripresa RGB
di Fattinnanzi del 19 luglio.
Qualcuno ha segnalato la possibilita' che il calo di contrasti sia
solo apparente, e dovuto al grande diametro angolare del pianeta, con
conseguente "diluizione" delle aree scure. Tuttavia, un confronto con
le osservazioni degli anni passati (fino al 1988 compreso) mostra
chiaramente che tale effetto non si produce, se non per presenza di
velature. D'altra parte i rilievi termici del Global Surveyor
(strumento TES) sono concordi nel segnalare, nello stesso periodo, la
presenza di polveri in sospensione.
Le immagini in R ed IR se ne sono avantaggiate mostrando, grazie alla
maggiore trasparenza atmosferica in queste bande spettrali, una
dovizia di dettagli molto piu' contrastati rispetto alla banda G.
Dettagli superficiali
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La visibilita' di dettagli finissimi e' ovvia, in aumento, e non
necessita di commenti: speriamo solamente che la meteo sia favorevole
a cogliere il piu' possibile della superficie del pianeta intorno
all'opposizione.
Sono molte le segnalazioni di strutture fini nella calotta e della
presenza in immagini e disegni di Olympus Mons.
Tuttavia, e' piu' interessante ancora segnalare che sono presenti
notevoli cambiamenti nelle macchie di albedo, associati probabilmente
alla tempesta globale del 2001. A titolo di esempio, occorre segnalare
il notevole schiarimento del Mare Hadriacum e lo scurimento del Mare
Serpentis.
Note sulle tecniche di osservazione
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Un flusso limitato ma costante di *indispensabili* osservazioni
visuali, e la valanga di riprese CCD, sono di ottimo auspicio per la
riuscita della campagna osservativa.
A margine di recenti contatti e discussioni sulle tecniche di
osservazione del pianeta, vorrei far notare che:
1- Una corretta orientazione dell'immagine e' essenziale. Tutti sono invitati a riportare sull'immagine stessa la direzione E-W o N-S. Il controllo dell'orientazione dovrebbe avvenire utilizzando (ogni volta che la camera viene mossa, o il tubo ruotato, ecc) una ripresa a moto orario spento.
2- I dati inerenti la ripresa, le condizioni di osservazione, ecc. DEVONO essere riportati sull'immagine. Nell'ordine: nome, cognome, localita' di osservazione, Tempo Universale, tipo di telescopio, focale (o scala dell'immagine), elaborazioni effettuate, numero di frames. Grazie!
3- Il bordo del pianeta non deve essere "ritagliato" sul nero del cielo: chi esegue l'elaborazione deve poter cercare il bordo con metodi indipendenti.
Vorrei sottolineare che il mancato rispetto di uno o piu' dei punti 1,2,3 puo' determinare l'impossibilita' di utilizzare completamente i vostri risultati, con un esito che puo' andare dalla non-misurabilita' dell'immagine fino alla sua eliminazione dall'archivio (dati assenti e/o impossibili da ricostruire). E' la dura legge dei grandi archivi!
Dove sono i brutti anatroccoli?
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Infine, un incoraggiamento. Immagini che oggi sono definite "mediocri"
(solo perche' non scendono sotto il secondo d'arco) erano ritenute
"eccellenti" fino a qualche anno fa. E a ragione: infatti anche le
riprese che oggi vi paiono bruttine possono essere molto utili.
Puo' sembrare un paradosso, ma la mancanza di immagini BRUTTE e'
decisamente preoccupante. Siamo in una situazione - mi pare - nella quale si
tende a non inviare le immagini ottenute in condizioni non
ottimali, o addirittura non si osserva se la notte non e' "competitiva".
Conseguenza: vi sono periodi in cui, praticamente, non giungono
immagini.
Cio' e' molto grave, in quanto fenomeni eclatanti (ad esempio:
l'insorgenza di una nube di polvere), ben essere visibili con seeing
mediocre, potrebbero sfuggire completamente all'osservazione.
Morale: quando il periodo non e' favorevole, e' comunque meglio
qualche immagine mediocre che nessuna immagine!!
Inviate i vostri brutti anatroccoli!
Errata corrige
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Lo scorso bollettino (n.2) arrivava fino a Ls=201 e non 251, come scritto
nell'intestazione. Mi scuso per questa imprecisione.
Paolo Tanga
tanga@obs-nice.fr
Per ulteriori informazioni sulle iniziative:
http://divulgazione.uai.it
divulgazione@uai.it
Informazioni sul Cielo d'Estate disponibili nella rubrica: http://scis.uai.it/cielomese/indicecielo.htm
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