Premi IgNobel 2003
ASCIS-Associazione per lo Scambio Culturale Italo Statunitense
3 ottobre 2003

Diversi scienziati italiani hanno vinto quest'anno il Premio Ig-Nobel, il riconoscimento scientifico che prima fa ridere e poi fa pensare.
Se ancora non sapere che cosa sono gli Ig-Nobel, procuratevi subito La scienza improbabile (pubblicato in Italia da Garzanti), il libro di divulgazione scientifica più divertente di tutti i tempi.
Qui di seguito un resoconto della esilarante cerimonia di premiazione e l'elenco completo dei vincitori.
Sul sito Garzanti Libri, la notizia è corredata da una serie di link.

Nel corso di una solenne cerimonia, di fronte a oltre 1200 spettatori festanti che si lanciavano aeroplanini di carta, il 2 ottobre al prestigioso Sanders Theatre della Harvard University sono stati assegnati gli Ig-Nobel, i premi scientifici che prima fanno ridere e poi fanno pensare.

I premiati sono giunti (a loro spese) fino a Cambridge, arrivando spesso da molto lontano (Paesi Bassi, Giappone, Australia, Inghilterra) e hanno ricevuto l’ambito riconoscimento da autentici Premi Nobel: Dudley Herschbach (Chimica '86), William Lipscomb (Chimica '76), Wolfgang Ketterle (Fisica, 2001) e Richard Roberts (Medicina '93).

Il vincitore del Premio Ig-Nobel per la Pace, l’indiano Lal Bahiri, fondatore dell’Associazione delle Persone Morte, non ha purtroppo potuto presenziare alla cerimonia: pur essendogli stato rilasciato un passaporto per uscire dal proprio paese, non ha potuto ottenere il visto d’ingresso negli Stati Uniti.

L’evento è promosso annualmente dalla rivista «Annals of Improbable Research» (AIR), che pubblica l’imprescindibile volume La scienza improbabile, pubblicato in Italia da Garzanti Libri. A AIR nell'occasione si associano la Harvard Computer Society, la Harvard-Radcliffe Science Fiction Association e la Harvard-Radcliffe Society of Physics Students.

Il tema della serata era «Nano»: in una serie di «Nano-conferenze» alcuni noti pensatori hanno illustrato il loro campo di studio prima in 24 (ventiquattro) secondi e poi in 7 (sette) parole. Tra le materie illustrate, chimica, memoria, educazione, genoma…

Nel corso della serata è inoltre andata in scena in prima mondiale la nano-opera Atomo ed Eva. La commovente storia d’amore tra una atomo d’ossigeno e una bella scienziata è stata interpretata da due cananti lirici, Margot Button e Jason McStoots, e si è conclusa con un gran finale danzato da tutti gli scienziati in scena.

Anche i vincitori hanno potuto illustrare le loro ricerche, avendo a disposizione un massimo di sessanta (60) secondi.

Marc Abrahams, gran maestro di cerimonie (nonché responsabile degli «Annals of Improbable Research») ha concluso la serata con il tradizionale augurio: «Se non avete vinto l’Ig-Nobel quest’anno – e soprattutto se l’avete vinto – spero proprio che il prossimo anno abbiate più fortuna».

L’evento è stato trasmesso in diretta via internet dal sito Annals of Improbable Research.

I VINCITORI

PREMIO Ig-NOBEL PER L’INGEGNERIA
A John Paul Stapp (alla memoria), Edward A. Murphy, Jr. (alla memoria) e George Nichols, per aver formulato nel 1949 la Legge di Murphy, il fondamentale principio ingegneristico in base al quale «Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può portare alla catastrofe, allora qualcuno lo farà» (ovvero: «Se qualcosa può andare storto, lo farà».
Vedi «The Fastest Man on Earth», Nick T. Spark, «Annals of Improbable Research», vol. 9, no. 5, Sept/Oct 2003.

PREMIO Ig-NOBEL PER LA FISICA
Jack Harvey, John Culvenor, Warren Payne, Steve Cowley, Michael Lawrance, David Stuart e Robyn Williams (Australia), per il loro irresistibile studio «An Analysis of the Forces Required to Drag Sheep over Various Surfaces» («Una analisi delle forze necessarie per trascinare una pecora sui diversi terreni», in «Applied Ergonomics», vol. 33, no. 6, November 2002, pp. 523-31).

PREMIO Ig-NOBEL PER LA MEDICINA
Eleanor Maguire, David Gadian, Ingrid Johnsrude, Catriona Good, John Ashburner, Richard Frackowiak e Christopher Frith (University College London), per aver dimostrato che il cervello dei tassisti londinesi è più sviluppato di quello dei loro concittadini (vedi il saggio «Navigation-Related Structural Change In the Hippocampi of Taxi Drivers», in «Proceedings of the National Academy of Sciences», vol. 97, no. 8, April 11, 2000, pp. 4398-403, e le loro successive pubblicazioni).

PREMIO Ig-NOBEL PER LA PSICOLOGIA
Gian Vittorio Caprara e Claudio Barbaranelli (Università di Roma La Sapienza) e Philip Zimbardo (Stanford University), per il loro auto saggio «Politicians' Uniquely Simple Personalities» («Le personalità eccezionalmente semplici degli uomini politici», in «Nature», vol. 385, February 1997, p. 493).

PREMIO Ig-NOBEL PER LA CHIMICA
Yukio Hirose (Kanazawa University), per la sua analisi chimica di una statua di bronzo collocata nella città di Kanazawa, che non attira i piccioni.

PREMIO Ig-NOBEL PER LA LETTERATURA
John Trinkaus (Zicklin School of Business, New York City), per la meticolosa raccolta di dati e per la pubblicazione di oltre 80 articoli assai dettagliati che illustrano le curiosità e le anomalie della vita quotidiana, per esempio qual è la percentuale dei ragazzini che indossano i cappellini da baseball con la visiera all’indietro, qual è la percentuale di pedoni che indossano scarpe sportive bianche rispetto a quelli che le hanno colorate, qual è la percentuale di nuotatori che stanno nella parte più profonda delle piscine, qual è la percentuale di automobilisti che rallentano fin quasi a fermarsi, ma senza fermarsi, a un determinato segnale di «Stop», qual è la percentuale di clienti che in un supermercato sceglie la cassa rapida pur avendo messo nel carrello un numero di oggetti superiore al numero massimo consentito, qual è la percentuale di pendolari che porta con sé una valigetta ventiquattrore, qual è la percentuale di studenti che non mangia i cavolini di Bruxelles.
Per una bibliografia delle pubblicazioni del Professor Trinkaus, vedi «Trinkaus -- An Informal Look», in «Annals of Improbable Research», vol. 9, no. 3, May/June 2003.

PREMIO Ig-NOBEL PER L’ECONOMIA
Karl Schwärzler e lo Stato del Liechtenstein, per aver reso disponibile un’intera nazione per convention aziendali, matrimoni, baz mitzvah e altre celebrazioni.
Vedi il sito rentastate.

PREMIO Ig-NOBEL PER LA RICERCA INTERDISCIPLINARE
Stefano Ghirlanda, Liselotte Jansson e Magnus Enquist (Stockholm University), per il loro imprescindibile studio «Chickens Prefer Beautiful Humans» («I polli preferiscono gli esseri umani belli», in «Human Nature», vol. 13, no. 3, 2002, pp. 383-9).

PREMIO Ig-NOBEL PER LA PACE
Lal Bihari, dell’Uttar Pradesh (India), per tre ordini di motivi: in primo luogo per aver condotto un’esistenza attiva e operosa, pur essendo stato dichiarato ufficialmente defunto; secondo, per aver scatenato una vivace campagna postuma contro l’inerzia della burocrazia e l’avidità dei parenti; terzo, per aver fondato l’Associazione delle Persone Morte.

PREMIO Ig-NOBEL PER LA BIOLOGIA
C.W. Moeliker (Natuurmuseum Rotterdam, Paesi Bassi), per aver documentato il primo caso ufficiale di necrofilia omosessuale nei paperi nel saggio «The First Case of Homosexual Necrophilia in the Mallard Anas platyrhynchos (Aves: Anatidae)», C.W. Moeliker, Deinsea, vol. 8, 2001, pp. 243-7.
Sul sito del Natuurmuseum è possibile esaminare una interessante documentazione fotografica.

LINKS

La cerimonia (in inglese).
Ig Nobel Prize home page (in inglese).
New and Past winners: I vincitori delle precedenti edizioni (in inglese).
Annals of Improbable Research (in inglese).


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