Astronomo dilettante.
Nota: alla voce "astronomo" trovate scritto "scienziato dedito a studi di astronomia".
Secondo vari dizionari, la definizione di astrofilo è quella sopra, estremamente riduttiva, che
non esprime più i valori espressi dagli astrofili e, se vogliamo, estremamente offensiva.
In realtà questa definizione poteva valere per il XVIII o XIX secolo, ma già per metà del XX
secolo essa era inadeguata, in quanto gli astrofili si possono dividere in tre categorie:
a) semplici cultori dell'osservazione del cielo
b) astrofili praticanti (o attivi)
c) astrofili "professionisti" (cioé coloro che effettuano attività con cadenza praticamente
giornaliera e con acquisizione di dati scientifici corretta e continuativa per gli astronomi).
Con le definizioni b) e c) intendo il complesso degli appassionati sì del cielo ma competenti, preparati teoricamente e -soprattutto- operativamente. Infatti a partire dagli anni settanta del XX secolo gli astronomi, con l'avvento dell'astronomia spaziale, hanno perso quasi del tutto la capacità di manipolare strumenti in prima persona, affidandosi esclusivamente a tecnici professionisti per l'impiego dei grandi telescopi a terra o di pletore di redattori di software per l'acquisizione di dati da satelliti.
L'astrofilo quasi sempre acquisisce in prima persona i dati che poi può elaborare in prima persona oppure passare a un astronomo (o astrofisico), ma può essere egli stesso un astronomo (ma non lavorare nel settore nel quale opera come "dilettante") oppure non lavorare proprio nella ricerca e fare un altro lavoro. Secondo una statistica redatta un paio d'anni fa, sembrerebbe che un terzo degli astrofili sia un laureato (soprattutto in astrofisica, astronomia, fisica, fisica delle particelle, ingegneria, matematica, scienze naturali, con una piccola componente del totale in materie umanistiche o altro). Inoltre gran parte dell'attività di divulgazione e di didattica è appannaggio degli astrofili, che debbono sopperire alla cronica mancanza di preparazione scienfica degli insegnanti e alle poche ore che gli astronomi possono dedicare all'argomento.
Come avrete certamente compreso noi non siamo "dilettanti allo sbaraglio", ma spesso veri e propri "professionisti", seri, preparati, amanti del nostro hobby al quale dedichiamo tante ore, sacrifici, privazioni e denaro. Se posso fare un commento personale, io lavoro circa 6 ore reali al giorno nel mio negozio, ma almeno altre 8 ogni giorno le dedico all'astronomia e a questo sito. E senza calcolare che utilizzo pure varie ore di notte per fare osservazioni di meteore, il mio settore, riprese di eclissi, aurore, comete e pianeti con gli altri soci del CAST, oltre che pareli e fenomeni atmosferici e solari diurni.
Forse oggi si dovrebbe operare la distinzione fra "retribuiti" (gli astronomi e gli astrofisici) e "non retribuiti" (gli astrofili) dallo stato.