Perturbazione atmosferica, frequente alla latitudini tropicali, chiamata, secondo le zone in cui di manifesta,
uragano (Oceano Atlantico e Pacifico meridionale), tifone
(Oceano Pacifico settentrionale), willy-willies (Australia nord-occidentale).
Impropriamente si da' il nome di ciclone anche alle depressioni delle zone temperate (cicloni extratropicali).
Il tipo fondamentale del ciclone tropicale è caratterizzato da una zona non molto estesa ma profonda, al cui centro
la pressione è inferiore a quella normale di
760 mm della colonnina di mercurio. Attorno al centro l'aria, calda e ricca di vapore acqueo, si solleva in
correnti ascendenti con andamento vorticoso, la cui velocità raggiunge e supera talora anche i 200 km/h, lasciando
un vuoto che viene colmato da masse d'aria proveninenti dalle zone limitrofe a pressione maggiore.
Il movimento di rotazione della Terra
esercita su queste masse d'aria un'azione di deviazione verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra
in quello meridionale. Presso il centro del ciclone si trova una zona di calma, detta "occhio del ciclone", con
poche nubi. Solitamente i cicloni si originano alle basse latitudini e si spostano verso ovest o nord-ovest, con
violente pioggie e forti venti sui luoghi interessati.