ELETTRONVOLT (eV)
E' un'unità di misura dell'energia, corrispondente all'energia cinetica
acquistata da un elettrone che si muove in un campo elettrico uniforme sotto l'azione della
differenza di potenziale di 1 Volt.
Anche la massa a riposo, secondo quanto specificato dall'equazione di Einstein (E=mc2),
può essere misurata come energia; per esempio, un protone ha una massa a riposo di 938 MeV:
questo significa che l'energia corrispondente alla sua massa equivale a quella di un elettrone
accelerato dalla differenza di potenziale di 938 milioni di volt.
Occorre precisare che l'elettronvolt è un'unità di misura molto piccola, adatta appunto a studi
di fisica di particelle. L'unità di misura dell'energia adottata nel Sistema Internazionale (SI)
è il joule (J), che equivale all'energia richiesta per sollevare di 0,1 m (10 cm) la massa
di 1,1 kg. Un Joule corrispondente a 6,24 x 1018 eV, cioé a 6,24 miliardi di
miliardi di elettronvolt.
Nel sistema CGS, 1 eV equivale a 1,6 x 10-12 erg.
In astrofisica, si usa classificare la radiazione elettromagnetica in base alla sua
energia (anche se si può usare la frequenza o la lunghezza d'onda): infatti, per radiazione si
intende proprio trasmissione di energia alla velocità della luce. L'energia trasmessa con
radioonde è compresa in un intervallo tra 1011 eV e 10-3 eV,
variando tra le onde lunghe fino alle microonde (quelle usate per cuocere i cibi).
Poi, tra circa 10-2 e 1 eV c'è l'infrarosso: l'energia trasmessa in questa
banda non è altro che calore. La luce visibile ha un'energia di pochi elettronvolt, mentre
da circa 10 a 100 eV c'è l'ultravioletto (quello che fa abbronzare). Oltre 0,1 keV e fino
a circa 100 keV ci sono i raggi X (quelli che vengono usati in ospedale per fare le
radiografie), e oltre si passa ai raggi gamma, che sono il tipo di radiazione più
energetica che si conosca.
Le divisioni qui riportate sono solo indicative per ordine di grandezza, perchè spesso ci sono
sovrapposizioni tra le bande, e risulta difficile porre un limite definitivo.
I multipli dell'elettronvolt vengono usati sia in astrofisica che nella fisica delle particelle. Nel caso astrofisico
indicano le energie dei fotoni X e gamma:
1 KeV = 1.000 eV
1 MeV = 1.000.000 eV
1 GeV = 1.000.000.000 eV
1 TeV = 1.000.000.000.000 eV
La definizione è stata tratta dall'articolo "La fascia dimenticata" di Luigi Foschini,
pubblicato su Nuovo Orione n° 114 - novembre 2001. Ringraziamo l'autore e l'editore per
la gentile concessione.
Invito tutti a leggere l'articolo pubblicato sulla rivista, in quanto è molto interessante;
tratta delle osservazioni del satellite Compton GRO (Gamma Ray Observatory) nel campo delle
radiazioni gamma, con le quali sono state scoperte moltissime sorgenti energetiche, in particolare
in una zona della nostra galassia chiamata Gould Belt.