Il gas è uno dei tre stati classici della materia: solido, liquido e gassoso.
Il caso più vicino a noi di gas è costituito dall'atmosfera (l'aria che respiriamo), nella quale i gas più abbondanti sono l'azoto e l'ossigeno.
Un gas è una sostanza aeriforme la cui temperatura è superiore alla temperatura critica; gli aeriformi a temperatura inferiore a questa si dicono in stato di vapore. Un gas non è condensabile, cioè non puù essere portato allo stato liquido comprimendolo a temperatura costante. Al contrario, un vapore diventa liquido quando è sufficientemente compresso a temperatura costante. Sia nel linguaggio comune che in quello tecnico, quando non è necessario distinguere fra gli stati di gas e di vapore, si usa gas come sinonimo di aeriforme.
I gas rappresentano lo stato della materia in cui le forze interatomiche e intermolecolari tra le singole particelle di una sostanza sono così piccole che non c'è più un'effettiva coesione tra di esse. Gli atomi o le molecole del gas sono liberi di muoversi assumendo ciascuno una certa velocità: le particelle atomiche o molecolari del gas quindi interagiscono urtandosi continuamente l'un l'altra. Per questo un gas non ha un volume definito, ma tende ad occupare tutto lo spazio a sua disposizione ed assume la forma del contenitore che lo contiene, riempiendolo. Un altro vincolo che può limitare il volume di un gas è un campo gravitazionale, come nel caso dell'atmosfera terrestre.
Nel linguaggio corrente si dice che una data sostanza "è un gas" quando la sua temperatura di ebollizione è molto al di sotto della temperatura ambiente, cioè quando si trova normalmente
allo stato di gas sulla Terra.
Per esempio è normale dire che "il metano è un gas mentre il ferro non lo è", sebbene il metano possa benissimo trovarsi allo stato liquido (raffreddato al di sotto di -161°C, ovvero 112K)
e il ferro allo stato gassoso (riscaldato oltre i 2750°C, ovvero 3023K).
Per la definizione si ringrazia Wikipedia, alla quale si rimanda per un'esposizione maggiormente dettagliata.