Particella subatomica priva di carica elettrica, di massa molto piccola o quasi nulla a seconda
della specie. Risulta tra i prodotti di disintegrazione dei neutroni liberi, viene prodotto
da reazioni di fusione nucleare (come quelle che avvengono nelle stelle) e si muove a velocità
quasi pari a quella della luce nel vuoto (c).
Appartiene alla famiglia dei leptoni ed è diviso in tre specie:
neutrino elettronico (il meno massivo) associato all'elettrone
neutrino muonico associato al muone
neutrino tauonico (il più massivo) associato al tauone.
Una particolarità degna di nota è che essi permeano letteralmente ogni spazio dell'Universo,
venendo prodotti in quantità colossali all'interno delle stelle ed essendo presenti nel nostro
Universo sin dalle prime fasi dopo il Big Bang. Ogni secondo decine di miliardi di queste
particelle attraversano il nostro corpo e, nonostante la massa del nostro pianeta esse lo
attraversano senza interagire minimamente con la sua materia.
Per rivelare una rarissima interazione con un'altra particella i rivelatori devono
contenere decine di migliaia di litri d'acqua purissima o liquidi speciali eccezionalmente
trasparenti. Migliaia di fotomoltiplicatori rivelano i lampi di luce che si producono
all'interno di queste cavità sepolte in caverne sotto migliaia di metri di roccia, in modo da
ridurre al minimo l'interferenza dei raggi cosmici e delle altre particelle, ma solamente pochissimi
eventi ogni anno sono acrivibili all'interazione di un neutrino con un atomo.
Esperimenti che cercano di misurare precisamente la massa di queste particelle e capire se esse
si trasformino ininterrottamente l'una nell'altra (fenomeno di oscillazione della specie
neutrinica) sono in corso nei Laboratori del Gran Sasso (in Italia), nell'esperimento
nippo-americano Kamikande (in Giappone), nello Utha (in USA), in Canada.
Il primo flusso di neutrini prodotti dall'esplosione di una supernova venne rivelato nel febbraio
1987, quando la Terra venne raggiunta dall'onda di radiazioni e particelle emesse dall'esplosione
della SN 1987A.
La definizione è stata trovata nel riquadro del glossario inserito nell'articolo "L'origine
dei raggi cosmici ad alta energia" di Eun-Joo Ahn e Marco Cavaglia (edito su Nuovo
Orione n° 112 - settembre 2001).
Si ringraziano gli autori e l'editore per la gentile concessione.