NEUTRINO

Una particolarità degna di nota è che essi permeano letteralmente ogni spazio dell'Universo, venendo prodotti in quantità colossali all'interno delle stelle ed essendo presenti nel nostro Universo sin dalle prime fasi dopo il Big Bang. Ogni secondo decine di miliardi di queste particelle attraversano il nostro corpo e, nonostante la massa del nostro pianeta esse lo attraversano senza interagire minimamente con la sua materia.
Per rivelare una rarissima interazione con un'altra particella i rivelatori devono contenere decine di migliaia di litri d'acqua purissima o liquidi speciali eccezionalmente trasparenti. Migliaia di fotomoltiplicatori rivelano i lampi di luce che si producono all'interno di queste cavità sepolte in caverne sotto migliaia di metri di roccia, in modo da ridurre al minimo l'interferenza dei raggi cosmici e delle altre particelle, ma solamente pochissimi eventi ogni anno sono acrivibili all'interazione di un neutrino con un atomo.
Esperimenti che cercano di misurare precisamente la massa di queste particelle e capire se esse si trasformino ininterrottamente l'una nell'altra (fenomeno di oscillazione della specie neutrinica) sono in corso nei Laboratori del Gran Sasso (in Italia), nell'esperimento nippo-americano Kamikande (in Giappone), nello Utha (in USA), in Canada.
Il primo flusso di neutrini prodotti dall'esplosione di una supernova venne rivelato nel febbraio 1987, quando la Terra venne raggiunta dall'onda di radiazioni e particelle emesse dall'esplosione della SN 1987A.

La definizione è stata trovata nel riquadro del glossario inserito nell'articolo "L'origine dei raggi cosmici ad alta energia" di Eun-Joo Ahn e Marco Cavaglia (edito su Nuovo Orione n° 112 - settembre 2001).
Si ringraziano gli autori e l'editore per la gentile concessione.


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