PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE
Werner Heisenberg formulò questo principio nel 1927, affermando l'esistenza di una indeterminazione ineliminabile nella
misura simultanea della posizione e del momento (quindi deila velocità) di una particella.
Si può intuire il perché di tale indeterminazione pensando di misurare la posizione di un elettrone. Per far ciò è
necessario "vedere" l'elettrone, cioè registrare la sua presenza con un urto, ad esempio con un altro elettrone. La
collisione permette di individuare con precisione la posizione, ma modifica in maniera notevole la velocità delle
particelle interagenti, tanto da rendere altamente indeterminato il loro momento.
Definizione tratta dall'articolo "Il vuoto dei fisici" di Tullio Regge, edito su l'Astronomia
n° 18 (settembre-ottobre 1982); ringrazio l'autore e l'editore per la gentile concessione.