Un Quasar (o Qso, Quasi Stellar Object) è un oggetto dall'apparenza "stellare", che sembra una
normale stella. Se indagato maggiormente, tuttavia, mostra un redshift estremamente alto, con le
righe dello spettro talmente tanto spostate verso il rosso da non essere talvolta nemmeno
riconosciute, inizialmente, per quello che sono. Questo è dovuto al fatto che l'oggetto è così
lontano, che la luce emessa inizialmente nel visibile, ora si osserva nella parte rossa dello
spettro o, addirittura in quella infrarossa, a causa dell'effetto di contrazione relativistica
al quale vengono sottoposti i fotoni dell'emissione luminosa.
Le immagini più profonde attualmente disponibili, permettono d'osservare una debole struttura
circondante molti quasars, evincendo da ciò la loro natura di galassie situate a distanze
cosmologiche (ed in alcuni casi ai limiti dell'universo osservabile con gli attuali mezzi).
Il quasar vero e proprio sarebbe, allora, il nucleo molto brillante di una galassia particolarmente
attiva. Ma, dato che non si osserva nessun oggetto di questo tipo nelle nostre vicinanze, si
pensa che la fase attiva, che porta alla formazione dei quasars, abbia avuto luogo agli inizi
della vita delle galassie e che oggi essi si siano "spenti".
Il primo quasar ad essere riconosciuto fu 3C273, cioé il 273° oggetto del 3° catalogo di Cambridge, situato prospetticamente nella costellazione della Vergine. Esso è pure il più luminoso ed il più vicino. Nelle immagini a fortissima risoluzione si osserva come una galassia ellittica attiva, dal nucleo della quale viene sparato un lunghissimo getto di materia a velocità relativistica diviso in vari noduli brillanti.
Nel glossario del planetario Guide ho trovato:
I quasar, o QSO (dall'inglese "Quasi-Stellar Objects", cioè oggetti quasi-stellari), appaiono,
come dice il nome, praticamente come delle stelle. Tuttavia, una osservazione più approfondita
rivela che essi sono lontanissimi (gli oggetti osservabili più lontani del cielo). Per essere
così luminosi e contemporaneamente così lontani, essi devono produrre una enorme quantità di
energia. Si tratta di oggetti anche molto piccoli, e la teoria corrente che può spiegare come un
oggetto così piccolo possa produrre tanta energia è quella che ipotizza un buco nero al centro
di una galassia. Il buco nero risucchia gas e stelle circostanti, che formano un immenso disco
di accrescimento, il quale genera una enorme quantità di energia sotto forma di calore (radiazione
infrarossa), luce, raggi X e raggi gamma, mentre la materia precipita nel buco nero.
Alcuni di questi oggetti variano in brillanza e furono erroneamente classificati come stelle
variabili, come la BL Lac.
Altre informazioni le potrete trovare nel sito di Astrolink.