In base al contenuto di silice (SiO2) le rocce eruttive si distinguono in:
acide se la SiO2 supea il 65%,
neutre se la SiO2 è compresa fra il 65% e il 52%,
basiche se la SiO2 è inferiore al 52%.
I minerali presenti si dicono:
sialici o silicoalluminati se di colore biancastro e privi di ferro e magnesio (feldspati, quarzo, ecc.);
femici o ferro-magnesiaci se di colore scuro, verde cupo, nero (pirosseni, anfiboli, biotite, olivina, ecc.)
Le rocce eruttive si dividono in "effusive o vulcaniche" e "intrusive o abissali" a seconda che la consolidazione sia avvenuta in superficie o in profondità. In base alla decrescente acidità le rocce intrusive si classificano nelle seguenti famiglie: graniti, sieniti, dioriti, gabbri, peridotiti.
Le rocce effusive si suddividono invece in paleovulcaniche (porfidi quarziferi, porfidi non quarziferi, porfiriti, diabasi, melafiri, kimberliti) e in eovulcaniche (lipariti, trachiti, andesiti, basalti, picriti).
L'associazione di minerali non è casuale, ma viene regolata dalle leggi fisico-chimiche: nelle rocce acide prevalgono i minerali sialici sui fenici, in quelle basiche avviene il contrario.