Se si pone un prisma triangolare al fuoco ottico d'un telescopio si può suddividere la luce di una stella nei suoi componenti cromatici.
Il risultato non sarà ugualmente brillante su tutta la gamma dei colori. Alcuni colori appariranno di maggiore, altri di minore intensità.
Questi colori corrispondono ai diversi elementi che vengono riscaldati sulla superficie e nell'atmosfera della stella, per cui la presenza,
l'assenza e l'intensità di certi colori (o "righe", cosiddette poichè si presentano come delle righe nello spettro) rivelano quali
elementi, e in che quantità, sono presenti in quella stella.
Si può anche ricavare quanto velocemente quella stella si sta avvicinando o si sta allontanando dalla Terra, oppure determinare se la
stella è una binaria stretta, o anche (grossolanamente) quanto velocemente ruota attorno al proprio asse, e qual'è la sua temperatura.
Gli astronomi dapprima classificano lo spettro di una stella come tipo spettrale; nel caso del programma Guide 8.0 per le stelle del catalogo SAO, questa è l'unica informazione sul loro spettro. Per le stelle del "Bright Star Catalog", il tipo spettrale è in genere accompagnato dalla classe di luminosità della stella, e talvolta anche da una lista degli elementi chimici che appaiono nello spettro, più altre informazioni aggiuntive.
Vi sarà probabilmente capitato talvolta di vedere l'immagine d'un raggio di luce bianca che passa attraverso un prisma triangolare e la luce in uscita suddivisa nei vari colori dal rosso al blu, come ad esempio come nella figura riportata sulla copertina disco "The dark side of the moon" dei Pink Floyd del 1973: si tratta della parte visibile dello spettro.
Lo spettro della radiazione elettromagnetica dalla banda radio a quella gamma; cortesia Science@NASA.
Nel sito potete vedere vari spettri di stelle; la gallery si trova al link spettri stellari.