E' un'esplosione stellare catastrofica che libera una tale quantità d'energia da
rendere la supernova più brillante di un'intera galassia (costituita in media da
100 miliardi di stelle).
Si tratta di una stella massiccia nelle fasi finali dell'evoluzione, che nell'esplosione
espelle i suoi strati piú esterni a velocità di migliaia di chilometri al secondo.
Ció contribuisce ad arricchire il mezzo interstellare con gli elementi chimici (tra cui
i metalli pesanti) sintetizzati sia nel corso della vita della stella che durante l'esplosione
stessa. I gas espulsi si disperdono a formare una nebulosa, detta resto di supernova, mentre il
nucleo subisce un "rinculo" che lo comprime sino a densità altissime. Ciò che rimane del nucleo,
in uno stato della materia assai diverso da quello ordinario, può essere una stella di neutroni
oppure un buco nero. Alcuni hanno da poco ipotizzato che potrebbe formarsi anche un terzo oggetto,
con densità intermedia a questi: una stella di quarks, ma questa rimane per ora solamente una
speculazione teorica.
Si distinguono due tipi principali di supernove detti SN di tipo I e SN di tipo II, i quali
vengono a loro volta suddivisi in alcune sottoclassi.
La definizione, a parte alcune integrazioni, è stata tratta dal glossario presente nel libro
"Avvistamenti e impatti di corpi celesti" scritto da:
Cesare Barbieri - Dipartimento di Astronomia, Università di Padova
Gianmario Molin - Dipartimento di Mineralogia e Petrologia, Università di Padova
Gabriele Cremonese - Osservatorio Astronomico di Padova
Anna Maria Fioretti - Centro Studi Geodinamica Alpina, CNR, Padova
Sonia Fornasier - Dipartimento di Astronomia, Università di Padova
Monica Lazzarin - Dipartimento di Astronomia, Università di Padova
Francesca Rampazzi - Centro Interdipartimentale di Studi e Attività Spaziali, Padova
Si ringraziano per la gentile concessione gli autori e l'editore (Regione del Veneto).