Questo nome viene usato quando si osserva un certo fenomeno da una data distanza, utilizzando sostanzialmente due sistemi: uno passivo ed uno attivo. Al primo appartengono tutti gli strumenti destinati a registrare la radiazione rifflessa dall'oggetto (nel caso della Terra, la luce proveniente dal Sole), essi operano dal visibile fino all'infrarosso, mentre il secondo comprende tutti i sistemi che emettono direttamente la radiazione per "illuminare" il loro bersaglio, come i SAR (Synthetic Aperture Radar), ovvero "radar a sintesi d'apertura".
Definizione estratta dal n° 90 (novembre 1999) della rivista NUOVO ORIONE.