Molte irregolarità nel moto terrestre sono dovute alla sua orbita ellittica
(Seconda legge di Keplero) ed agli effetti delle forze mareali.
Per dare una certa regolarità alla misura del tempo, viene utilizzato il concetto di
tempo medio.
Questo tipo di tempo usa la posizione di un Sole "fittizio" che si muove lungo
l'
eclittica con velocità angolare continua ed uniforme, insensibile alle irregolarità
del moto terrestre ed i cui passaggi ad un perigeo ed apogeo immaginari, coincidono con quelli del Sole reale.
Il passaggio ai due equinozi non è però coincidente. Si utilizza quindi un
Sole medio ipotetico, che descrive l'orbita sull'equatore celeste ed i cui
passaggi per i punti equinoziali corrispondano con quelli del Sole reale.
A seconda del periodo dell'anno e della relativa posizione della Terra lungo l'orbita, ogni
giorno, il divario tra questo Sole medio ed il Sole reale aumenterà o diminuirà
progressivamente, il Sole medio sarà cioé in anticipo o in ritardo rispetto al
Sole vero, raggiungendo una differenza massima, in positivo o in negativo, di 16 minuti.
La curva del grafico dell'Equazione del tempo (ET), reperibile negli
almanacchi astronomici, fornisce il valore della differenza tra il tempo solare vero ed il tempo
solare medio, differenza data dall'eccecentricità dell'orbita terrestre.
Ringraziamo per la definizione il signor Mario Farina (Copyright © 1996 Mario Farina).