La teoria di Weinberg-Salam è forse il più importante risultato della ricerca teorica degli ultimi decenni. In essa la forza elettrica, agente tra particelle cariche, e la forza debole, responsabile del decadimento del neutrone, vengono unificate in un unico schema matematico, in cui appaiono come due aspetti di un'unica forza elettrodebole. Per tale teoria Steven Weinberg e Abdus Salam ricevettero il premio Nobel nel 1979, assieme a Sheldon Lee Glashow.
Definizione tratta dall'articolo "Il vuoto dei fisici" di Tullio Regge, edito su l'Astronomia n° 18 (settembre-ottobre 1982); ringrazio l'autore e l'editore per la gentile concessione.
Nota del webmaster: nella primavera 1983 al CERN di Ginevra i fisici Carlo Rubbia (italiano) e Simon van der Meer (olandese) annunciarono che le loro equipe aveva scoperto i "bosoni vettori intermedi" W+,- e Z0, le particelle portatrici della forza debole che furono predette dalla teoria citata sopra. Per questa scoperta fondamentale, ad essi fu assegnato il Premio Nobel per la Fisica.