ECLISSE DI SOLE VISTA DA SEEWALCHEN, SALISBURGO.
Anche quest'anno Paola, Marco, Marzia, Fabrizio, Daniela ed io
abbiamo trascorso una settimana a Emberger Alm, in Carinzia, per il "campo estivo".
Questa volta, però, oltre che a fare delle osservazioni notturne,
c'era il grande desiderio di vedere l'ultima eclisse del "millennio", che sarebbe stata
totale nella vicina Salisburgo.
Già da domenica 8 agosto, giornata d'arrivo, abbiamo notato qualcosa
di diverso rispetto all'anno precedente: la gente che affollava l'albergo era quasi totalmente
costituita da italiani tutti giunti per l'evento che a giorni avrebbe interessato l'Austria.
Abbiamo avuto modo, così di conoscere e stringere amicizie con
astrofili venuti da molte parti d'Italia: erano sardi, romani, piemontesi, emiliani e veneti
e subito con tutti loro si è trascorso il tempo a conversare di astronomia e chiaramente
dell'eclissi di sole dell'11 agosto.
La mattina del 10 c'era molta tensione nell'aria; gruppi si erano
costituiti spontaneamente per discutere dove andare ad assistere e come riprendere l'eclisse
del giorno dopo.
Durante tutta la giornata abbiamo scaricato da Internet, con una
cadenza quasi oraria, le foto del satellite meteo che riprendeva l'Europa; tutti ci siamo
improvvisati meteorologi provetti e guardavamo con apprensione l'evolversi delle strutture
di nuvole che c'erano sopra l'Europa centrale.
C'era inoltre la paura di trovare traffico durante il tragitto che
ci avrebbe portato dall'albergo fino alla zona prescelta.
Alla sera la tensione tra tutti noi era palpabile: non si vedeva l'ora
che arrivasse l'indomani.
Alle 4 del mattino ci siamo ritrovati per fare una veloce colazione;
sembravamo degli zombies, viste le poche ore di sonno, e cercavamo di svegliarci ingurgitando
quantità "industriali" di caffè.
La cartina meteo delle 4 rilevava una formazione nuvolosa giusto sopra
tutta l'Austria, ma osservando le precedenti, davano l'idea che si sarebbe spostata verso
levante, per cui si è deciso di raggiungere ugualmente la località prescelta: Seewalchen sulla
riva di un lago, ad est di Salisburgo.
Alle 4.20, circa, Francesco ha telefonato dalla sua postazione nelle
vicinanze di Graz, per sapere quale erano le previsioni e cosa avremmo fatto.
Alle 5.20 il numeroso gruppo presente a Greifenburg si è riunito per
partire assieme; abbiamo così costituito un "serpentone" di una trentina di auto, che si
snodava per la lunghezza di qualche chilometro lungo la strada.
Dopo interminabili discussioni abbiamo deciso di alzarci alle 4 di mattina per poi partire
insieme alle 5.
Le poche ore di sonno, comunque, non sono state sfruttate a pieno; la maggior parte di noi
non è riuscito a dormire, anche perché verso mattina un violento temporale si è abbattuto
sulla zona dell'albergo svegliandoci tutti e provocandoci una forte angoscia.
Noi abbiamo deciso di andare verso Salisburgo, mentre il grosso del C.AS.T. si sarebbe
spostato a nord di Graz, sperando che almeno uno dei due gruppi avrebbe avuto la possibilità
di riprendere l'eclisse.
Il cielo alla partenza era coperto, ma dava l'impressione che a ovest si stesse aprendo, per
cui siamo partiti molto fiduciosi.
Seewalch: tutti pronti con gli strumenti. |
Nelle vicinanze di Salisburgo, però, ci aspettava un violento acquazzone
e l'umore di tutti è precipitato.
Arrivati in città il cielo era coperto per due terzi, ma presentava grossi squarci di sereno.
Giunti però al posto prescelto, il cielo purtroppo risultava totalmente
coperto.
Abbiamo parcheggiato le auto a ridosso di un vastissimo prato, nelle immediate vicinanze di un
ristorante.
Siamo arrivati alle 9.30, per cui mancavano circa 2 ore prima di avere
il primo contatto ma, viste le condizioni meteo, la speranza era sempre più fievole.
Alle 10 un violento rovescio di pioggia si è abbattuto sulla nostra postazione ed un forte
senso di sgomento ha percorso tutto il gruppo.
Dopo un'altra mezz'ora, invece, il cielo si è aperto ed i più arditi hanno incominciato a montare gli strumenti, sempre con un occhio attento alle nuvole e pronti a coprirli con sacchi impermeabili.
Alle 11 e 20, circa, è iniziato il primo contatto; le nuvole andavano e
venivano, ma si sempre in un'apertura.
L'eclisse avanzava di minuto in minuto, ma il tempo continuava a fare le bizze, così abbiamo
deciso di contattare gli amici presenti a nord di Graz ed altri che erano a Monaco.
I primi ci hanno comunicato che anche da loro il tempo non era stabile ed i secondi erano, addirittura, sotto la pioggia, per cui abbiamo deciso, stoicamente, di rimanere dov'eravamo e ognuno di noi ha incominciato a pregare perché venisse il sereno.
Trenta minuti prima della fase di totalità un'enorme nuvola si è
frapposta tra noi e il Sole, ma per fortuna è passata in fretta.
Venti minuti prima la temperatura si era già abbassata; dieci minuti prima una luce irreale
ci illuminava, una leggera brezza si era levata e stormi di uccelli volavano disordinatamente
come se non sapessero cosa fare per quell'improvviso buio che stava arrivando.
Negli ultimi minuti il calo di luce è stato impressionante e nel momento
della totalità la luce si è ridotta come se fossimo ad un crepuscolo molto avanzato.
Un fenomeno straordinario stava avvenendo nel Cielo: il Sole era scomparso, totalmente oscurato
dalla Luna, ma questo spettacolo, dalla nostra postazione, era rovinato per il passaggio
di una nuvola che non ci ha permesso di osservare la corona solare in tutto il suo fulgore,
ma solo nelle sue parti più interne.
Seewalch: tutti col naso all'insù durante la totalità. |
Comunque l'emozione di tutti era grandissima !
Stavamo assistendo ad uno spettacolo unico e bellissimo: vedere il sole oscurato, le stelle,
il cielo buio ed un tramonto su tutti i 360° intorno a noi.
E' qualcosa che bisogna provare, non si riesce pienamente a descrivere.
Quei due minuti e venti secondi sono volati in un attimo; tutti erano
presi a fotografare ed ad osservare il fenomeno.
Alla fine, quando si è visto uno spicchio di Sole riapparire, un boato di fischi, urla e
battiti di mani si è sollevato da tutti noi.
Abbiamo continuato a seguire il fenomeno fino alle 15 circa.
Ci sentivamo totalmente spossati, la tensione accumulata fin dal
giorno precedente era sparita e rimanevamo come svuotati e con la testa "leggera".
Tutti eravamo contenti di avere visto questo stupendo fenomeno, ma ci era rimasto l'amaro in
bocca per non essere riusciti ad ammirarlo totalmente a causa delle nuvole, che ci avevano
disturbati.
Ritornati in albergo ci siamo dedicati subito a rivedere i filmati della
giornata, riprovando di nuovo una grande emozione.
Verso le 20.00 è rientrato un gruppo che, rispetto a noi, si era fermato un paio di chilometri
più avanti e loro erano riusciti a vedere l'eclissi in tutta la sua bellezza!!!
Lo sconforto per avere mancato per così poco un così bello spettacolo è aumentato ancora di
più, ma dopo aver "annegato" il dispiacere brindando con dell'ottimo prosecco, offerto da un
socio di Treviso, abbiamo incominciato subito a discutere con gli altri amici di come si
sarebbe potuto organizzare una spedizione nel sud dell'Africa, per poter vedere l'eclisse
del 2001 che durerà ben 5 minuti.
In poco tempo abbiamo tracciato a grandi linee il programma e ci siamo
scambiati gli indirizzi per tenerci in contatto per poter organizzare il viaggio.
L'eclisse di quest'anno ci ha lasciato l'amaro in bocca, ma siamo ritornati dall'Austria con
la forte determinazione di riuscire a vedere l'eclisse del 2001, costi quello che costi.