20/06/2001 12 T.U. |
Immagini di Franco PEGOLO |
Riprese dal Monumento ai Pionieri (SA) |
Sezione Turismo | |
IL MONUMENTO AI PIONIERI (SOUTH AFRICA/SUDAFRICA) | ||||
Raggiunto il parco del Monumento ai Pionieri nel primo pomeriggio del 20 giugno 2001, abbiamo percorso la lunga scalinata e ci siamo entrati. In esso sono conservate tracce della vita dei primi coloni che giunsero in Sudafrica da molti paesi europei, principalmente Olanda, Germania e Gran Bretagna; le centinaia di reperti sono esposti in teche o bacheche, mentre decine di cartine fanno vedere i loro spostamenti durante le varie fasi di colonizzazione. Molte fotografie e filmati ricostruiscono i fatti avvenuti e ci si può fare un'ampia panoramica della loro cultura, tradizioni, lingua e costumi. Ben lontano dal voler essere un'inno all'espansione coloniale degli occidentali, il posto vuole invece essere un "luogo della memoria collettiva", un museo un po' atipico dove si ricordano i fatti, senza particolare enfasi. Immagine 1 (in alto a sinistra) - Scalinata d'accesso al Monumento ai pionieri; a destra, con la giacca bianca e i pantaloni azzurri, c'è l'amico Giuseppe, mentre a sinistra è riconoscibile con il golf blu e i pantaloni chiari Marzio Lauto, il titolare dell'agenzia di viaggi Timon a la Via di Grado (Go) che ha organizzato il viaggio su mia richiesta (Fotografia di Franco Pegolo) Immagine 2 (in alto a destra) - Altra inquadratura del Monumento ai pionieri presa dal parco sottostante (Fotografia di Franco Pegolo) Immagine 3 - Franco Pegolo posa alla sommità della scalinata del Monumento ai pionieri; se non ricordo male la fotografia gliel'ha scattata Lucio Furlanetto, cioé io (Fotografia di Franco Pegolo) Immagine 4 - L'Apartheid è stato uno dei maggiori problemi del Sudafrica, creando innumerevoli disgrazie e lutti per decenni. Mi ha fatto un immenso piacere vedere che i ragazzi delle classi in visita al monumento erano miste, non nel senso che fossero composte da ragazzi o ragazze, ma che fossero composte indifferentemente da "bianchi e neri": prima del 1990 questo fatto sarebbe stato impossibile. La lotta durata decenni e fatta da tantissime persone, anche bianche progressiste, ha permesso lo storico accordo per l'abolizione dell'apartheid fra l'allora presidente sudafricano Frank W. De Clerk e il simbolo della lotta contro la discriminazione: Nelson Mandela, rimasto in prigione per 38 anni e suo successore alla presidenza del Sudafrica dopo le prime elezioni universali tenutesi nel paese. Il fatto fu di una tale portata che valse loro il Premio Nobel 1993 per la Pace (Fotografia di Franco Pegolo) Le immagini hanno una dimensione di 600 x 450 pixel, sono a 16,8 milioni di colori e occupano una dimensione di 6,1 MB, qui compressi a 158, 159, 149 e 177 KB rispettivamente. Cliccando le immagini le aprirete a 1200 x 900 pixel. | ||||
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