Espletate le formalitā di sbarco e ritirati i bagagli, nel tardo pomeriggio del 24 giugno 2001 usciamo dall'aeroporto di Cape Town (Cittā del Capo) la capitale governativa del paese. Il volo di linea della South African Airways č stato perfetto, pertanto sulla mia faccia si apre un sorriso soddisfatto. All'arrivo si vede chiaramente che il tempo era variabile, con la presenza di nubi basse e parecchia foschia in quota; in cittā avrebbe cominciato a piovere. Come notate il mio bagaglio a mano non č nutrito, consistendo di macchina fotografica e zainetto con documenti, biglietti per i successivi voli e generi di vestiario di ricambio (non si sa' mai...) Mi accompagnava anche l'onnipresente e inseparabile valigetta in alluminio prestatami dal socio Francesco Scarpa, dentro la quale c'erano le ottiche fotografiche, le pellicole (comprese le due impressionate durante l'eclisse totale di sole), tutti gli accessori necessari e altro ancora. Ma sull'autobus erano giā state caricate l'altra sacca, quella con la montatura del telescopio, i motori di rotazione, l'accumulatore da 12 volt e tutto quanto mi era servito (che pesava oltre 35 kg) e la valigia con gli abiti (altri venti kg). Con una simile zavorra, non vi dico la faccia che hanno fatto a Londra, al ritorno, all'aeroporto quando abbiamo cambiato aereo..., anche se poi non mi hanno piantato grane.

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