Le due cartine qui sopra sono state prese dalla Guida Michelin online, che ringrazio per le immagini; mostrano dove si trovi Castel Gandolfo e le vie principali di questo bel paese affacciato sul lago di Albano, un vulcano estintosi moltissimo tempo fa. Ricordo che il palazzo è la sede estiva del Santo Padre e, come residenza temporanea del Papa di solito non lo si può visitare senza invito. Il nome vero dello Stato della Città del Vaticano è in latino, Status Civitatis Vaticanæ , la cui sigla è SCV, che d'ora in avanti userò per abbreviare il titolo della pagine.

La comitiva dei partecipanti al viaggio in Tunisia era finalmente sbarcata all'aeroporto di Fiumicino e subito ci si è dovuti salutare perché vari dei partecipanti dovevano imbarcarsi su altri aerei o prendere treni che li avrebbero riportati a casa. Io, invece, avevo tutta la mattina e il pomeriggio da occupare, in quanto il volo per Ronchi dei Legionari (Go) sarebbe partito solo alle 21. Che cosa avrei potuto fare?
Visitare Roma era uno dei desideri che avevo e la prima tappa sarebbe stata sicuramente San Pietro, che non avevo mai visto. Ma l'imprevisto ci mise lo zampino e padre Giuseppe Koch mi disse candidamente: "Perché non vieni a Castel Gandolfo, così visiti la Specola Vaticana?" Bè, come il signor Data di Star Treck che ha avuto un'incertezza durata ben 386 millesimi di secondo prima di rifiutare la proposta della regina dei Borg in "Star Trek - Primo Contatto", io ho avuto mezzo, forse un secondo d'incertezza nell'accettare la proposta: "Certo che avrei avuto piacere!!!" Caspita, era uno dei miei sogni poter visitare quell'osservatorio e ricevere l'offerta dal Direttore Amministrativo della Specola e dal suo predecessore padre Sabino Maffeo era un onore, nel vero senso della parola.

Il viaggio lo feci su un'auto della Citta del Vaticano (!) e l'ingresso fu normale, cioé nessuno mi chiese nulla, dato che ero con i due padri. Sapendo che trafila bisogna fare per entrare, seppi subito d'esser stato veramente fortunato e l'imprevisto si trasformò in uno dei giorni più belli della mia vita, che con alcune immagini cercherò di mostrarvi, ringraziando fin da adesso coloro che lo resero possibile. Grazie padri Kock e Maffeo.

Il percorso che vi presenterò nelle prossime pagine segue l'andamento puramente cronologico della visita al Palazzo Pontificio, non sarà completo perché alcune fotografie non saranno presentate, quindi non preoccupatevi se adesso mi vedrete dentro, poi sul tetto, poi nel cortile... Le scale sono tante e solo chi ci vive riesce a districarsi bene. Qui sopra, una volta entrati nella parte residenziale, si accede a uno studio con armadi zeppi di libri di ogni genere, capeggiati da un bel telescopio di due secoli fa che fa bella mostra in quella stanza.