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LA MITOLOGIA DELLE COSTELLAZIONI

AURIGA - COCCHIERE (AUR)


E' una delle più antiche costellazioni, e presso i greci assunse il nome odierno; anche nel Medioevo è simboleggiato un uomo che tiene con la mano destra (la stella theta) una frusta. Sul braccio sinistro reca una capra (segnata dalla stella alfa) e sotto di questa appaiono tre caprette (le stelle epsilon, eta e zeta).

Forse questa costellazione fu associata alla vita nei campi ed al ritorno della primavera, ma c'è chi sostiene che i greci la chiamavano Erichton, dal nome del re di Atene che si ritiene inventore del carro; d'altra parte, la capra è spesso identificata con Amaltea, la nutrice di Giove.

Nell'Almagesto (di Tolomeo) si ritrova il cocchiere e così pure presso gli Arabi, per i quali era "l'uomo che tiene le briglie". Incidentalmente, ricordiamo che a est del pentagono, come s'é detto sopra, c'è la frusta delineata da dieci stelle le quali ricevettero tutte la lettera psi, seguita dai numeri da uno a dieci.

Quasi tutte queste stelle hanno i numeri corrispondenti di Flamsteed, tranne psi 9, sul bordo con la Lince; inoltre psi 10 corrisponde alla stella 16 Lincis, pure posta sul confine tra le due costellazioni ed oggi rimasta definitivamente nella Lince.

 

Bruno Cester
Pubblicato sulla rivista l'Astronomia
Si ringrazia l'autore e l'editore per la gentile concessione.


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Pagina caricata in rete: 15 dicembre 2000; ultimo aggiornamento (2°): 21 giugno 2006