La sera del 26 agosto 2006 si scatenò un forte temporale estivo, abbastanza tipico da noi, e vaste zone della regione Friuli-Venezia Giulia ne furono interessate. Il socio Daniele Da Rio scattò alcune riprese con la posa B, riuscendo a catturare vari fulmini. Quello presentato in questa pagina mostra una complessa ramificazione tra il fulmine principale e i rami secondari che dipartono da esso. L'emissione luminosa è un segno della sua "potenza", per cui la parte più luminosa è quella che ha probabilmente il canale ionico di maggiore sezione e trasporta la maggiore corrente elettrica. Il perché il fulmine abbia un simile comportamento non è ancora del tutto chiaro, ma si sà che si "apre la strada" nell'aria mediante percorsi a zig-zag, a seconda di dove incontra meno resistenza elettrica (ricordiamoci che l'aria secca è un isolante).

Vista la complessità di questo fulmine vi ho ritagliato dall'originale (di 3072 x 2048 pixel da 483 KB) la parte della fotografia che lo mostra a piena risoluzione. La potete vedere qui sotto.

Cliccando l'immagine l'aprirete a piena risoluzione, cioé a 1292 x 1292 pixel.

L'immagine è di 900 x 600 pixel, a 16,8 milioni di colori, con una dimensione di 5,5 MB, qui compressa a 42 KB. Cliccandola l'aprirete a 1200 x 800 pixel.