Nuova rivista astronomica
di Margherita Hack e Corrado Lamberti

20 ottobre 2002

Corrado Lamberti ci ha fatto pervenire il seguente comunicato stampa.

Cari amici,
mando questa lettera circolare a tutti voi che aveste la gentilezza di scrivermi per dimostrarmi affetto e stima in occasione delle mie dimissioni da l'Astronomia. Spero proprio di non dimenticare nessuno (ho cambiato il computer e ho avuto qualche problema con la posta elettronica).

Devo ribadirvi anzitutto che i vostri messaggi di allora mi rincuorarono moltissimo, in un momento che per me fu difficile, come potete immaginare. Ma devo altresì dirvi che i vostri messaggi che circolarono a centinaia in Internet, le raccolte di firme, le proteste inviate alla redazione ebbero anche un altro effetto: più di un editore si fece avanti per chiedermi se avevo intenzione di continuare a lavorare nel campo della divulgazione e di proseguire l'esperienza di l'Astronomia.

La storia è lunga, ma la faccio breve. E' sorta una nuova casa editrice, l'AstroPress di Roma, e con essa stiamo lavorando da qualche mese alla fondazione di una nuova rivista di divulgazione astronomica il cui primo numero uscirà in edicola molto presto, nell'ultima settimana di ottobre. Sarà diretta dalla prof. Hack, oltre che da chi vi scrive. Sarà la continuazione di un discorso che si è brevemente interrotto questa estate e che continuava da 23 anni.

Vorremmo proseguire sulla linea editoriale della vecchia rivista: divulgazione rigorosa, articoli di rassegna scritti da specialisti, articoli per astrofili, apertura agli aspetti culturali della nostra scienza, notizie mensili approfondite, ecc. Ma soprattutto a me piacerebbe che ci fosse un legame più stretto e più diretto con i lettori, come quello che a giugno ho scoperto che esisteva, forte ma timido, quasi timoroso di rivelarsi. Vi pregherei di sentirla come una vostra creatura la nuova rivista (e in larga misura lo è, perché l'avete fatta nascere proprio con la vostra "sollevazione" di giugno): scriveteci le vostre impressioni e le vostre critiche affinché si possa fare un prodotto editoriale che sia degno della tradizione astronomica italiana, che raccolga il meglio del mondo professionale e non-professionale. Proponeteci i vostri contributi se pensate di avere qualcosa di valido da pubblicare: li valuteremo con piacere.

Astronomi italiani e stranieri hanno già dato la loro adesione e presto leggerete i loro contributi; quasi tutti i collaboratori della vecchia testata sono al lavoro con la nuova. Stiamo allestendo un sito Web che doveva già essere in funzione, ma ci sono stati alcuni disguidi tecnici che ne stanno ritardando l'inaugurazione. Spero sarà attivo entro pochi giorni (www.lestelle-astronomia.it) e lo faremo crescere insieme poco per volta, nella speranza che sia utile e che sia un canale privilegiato di comunicazione. Torno di nuovo su questo punto, che è molto importante.

Spesso si lavora a una rivista chiedendosi se il lettore apprezzerà quello che si sta facendo e come lo si sta facendo: si lavora al buio. Vero è che in genere, se non ci sono molte lettere, vuol dire che l?impostazione incontra il generale favore (generalmente il lettore scrive per protestare); però ogni tanto fa bene anche sentire una parola di incoraggiamento. E poi il contatto umano è importante (almeno per me). E fa bene anche la critica: quel tal articolo era troppo difficile; quest'altro era troppo semplice; quel concetto non era spiegato a sufficienza; perché non si parla di quel tal argomento?... Nei limiti del possibile si cercherà di rispondere a tutti; se non ce la faremo, voi sarete indulgenti, immaginando che non sarà per cattiva volontà (altrimenti, perché vi solleciterei?); è che ci vuole il suo tempo per evadere la posta. Questa estate ho ricevuto messaggi da centinaia (proprio così) di lettori che mostravano di apprezzare i contenuti della rivista, l?impostazione generale, ecc., che magari seguivano il giornale dal primo numero e non si erano mai fatti vivi in 23 anni con la redazione. La loro prima missiva era nel momento in cui la rivista, o meglio un certo tipo di rivista, stava per venir meno. Sentiamoci più spesso, invece. La nuova dev'essere la rivista di tutti noi, deve crescere come noi tutti insieme vogliamo che cresca.

A Roma, il 30 ottobre, alle 16h, presenteremo ufficialmente Le Stelle (questo il nome della creatura, semplice e rigorosamente italiano, con un sopra-titolo e un sotto-titolo che lascio a voi scoprire nel sito Web), ospiti niente di meno che dell'Accademia dei Lincei (Palazzina dell?Auditorio, via della Lungara 230): la benevolenza e la fiducia che ci accorda la prestigiosa Istituzione ci riempie d'orgoglio. Nell?occasione, io penso che parlerò della nuova rivista e la prof. Margherita Hack terrà una conferenza dal titolo "L'astronomia nel terzo millennio: scoperte, problemi, sviluppi". La manifestazione è aperta al pubblico (tra l'altro, potrebbe essere l'occasione per i collezionisti di farsi autografare dalla prof. Hack il primo numero...). I posti però sono limitati: è prevista la partecipazione di Accademici, giornalisti, politici, ecc.. Chi si vuol prenotare lo faccia tramite la pagina Web, oppure inviando un messaggio alla redazione: redazione@lestelle-astronomia.it AstroPress, via della Bufalotta 374, Roma. Tel. 06-8720331 (chiedere di Giovanna Molinari).

I primi numeri conterranno un omaggio che non vi voglio anticipare, ma credo e spero che verrà molto apprezzato (se conosco abbastanza i vostri palati delicati...).

Lanciare una nuova rivista, soprattutto di questi tempi, è difficile e costoso. Noi confidiamo molto sul passa-parola dei nostri futuri lettori. Posso contare su di voi? Parlatene con chi pensate sia interessato, segnalatela alla biblioteca della vostra scuola, del vostro paese, del vostro Istituto. Per sopravvivere una rivista ha bisogno di lettori. Se non ne avremo a sufficienza vorrà dire che la nostra impostazione, che si basa sul rigore, sull?approfondimento, sul sottile piacere dello sforzo intellettuale per capire le cose e sull'appagante soddisfazione dell'aver capito, è irrimediabilmente demodé. Sarebbe molto triste, un segno dei tempi, e ne prenderemo atto. D'altra parte, se vogliamo che esista in Italia una rivista così, acquistiamola e poi prendiamoci un ruolo attivo nel criticarla per migliorarla.

Grazie per quello che farete. E ancora grazie per quello che avete fatto a giugno.

Corrado Lamberti


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