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20:45 T.U.
Immagine di
Marco CANDOTTI
Ripresa da
Trivignano Udinese (Ud)
Sezione
Astronautica
Iridium 31 Satellite: 64 KB; click on the image to enlarge
TRANSITO DEL SATELLITE IRIDIUM 31 (USA)

Durante le nostre manifestazioni astronomiche spesso la gente che interveniva scambiava il lampo prodotto dalla riflessione dei raggi solari sul corpo di un satellite della famiglia degli Iridium per quello originatosi da una meteora proveniente dallo spazio e che attraversa l'atmosfera. Visto che questo accade sovente, anche perchè questa famiglia di satelliti per la telefonia satellitare annovera 77 componenti che ruotano contemporaneamente attorno al nostro pianeta, approfitto dell'immagine scattata da Marco Candotti per mostravi la differenza tra un Iridium flare con quello prodotto da una meteora.

Bisogna subito spiegare che il primo è un lampo originato dalla riflessione dei fotoni solari che incidono su una superficie metallica, il corpo del satelliti e i suoi pannelli solari, mentre il lampo prodotto da una meteora (conosciuta anche come "stella cadente") è generato dai fotoni prodotti dalla diseccitazione elettronica degli atomi dell'atmosfera, eccitati dal passaggio d'un meteoride (che diventa meteora quando appare alla nostra vista). In pratica i fotoni prodotti sono dovuti agli elettroni eccitati che ritonarno allo stato quantico fondamentale, i quali hanno un'energia pari alla diffrenza tra le energie iniziale (eccitata) e finale (di quiete o di riposo) dell'atomo. Quì non è la meteora che si illumina, ma sono gli elettroni degli atomi dell'atmosfera che che si diseccitano emettendo luce; questo genera spesso confuzione.
Appurato che gli iridium flare sono dovuti a una riflessione della luce, la loro "curva di luce" è simmetrica rispetto al massimo dell'emissione luminosa, cioè la salita e la discesa dal massimo del lampo è simmetrica. Questo invece non accade quasi mai per un meteora, il cui lampo (flare) è di solito più lungo all'inizio, sale al massimo e scende molto rapidamente.
Anche la durata dei due fenomeni è molto diversa. Nel caso dell'iridium flare esso appare come un "puntino luminoso" in cielo che resta visibile anche mezzo minuto prima di toccare il massimo, per poi ridiscendere e scomparire dopo altrettanto tempo. Nel caso d'una meteora, invece, l'intero fenomeno è cortissimo, durando di solito da mezzo a un secondo e mezzo, con rarissimi casi nei quali dura sino a sei-sette secondi, di solito quando un fireball (cioé un superbolide meteorico) molto lento attraversa una consistente porzione di cielo, quasi da un orizzonte all'altro. In questo caso la meteora si vede anche per 5-7 secondi, ma il flare è breve, di mezzo o un secondo, rarissimamente di due. Il flare di un iridium, se transita vicino e quindi presso la verticale dell'osservatore, potrebbe restare visibile anche per 5-10 secondi.
Un'ultima cosa: una meteora attraversa l'atmosfera e "s'illumina" a un'altezza da 130-120 km (inizio) sino a 100-70 km (fine), mentre un'iridium flare avviene sempre al di fuori dell'atmosfera, visto che l'orbita del satellite, che è di tipo polare e dura 100 minuti, è ovviamente esterna ad essa (a 780 km di quota).

Per maggiori informazioni andate su immagini degli iridium e su http://en.wikipedia.org/wiki/Iridium_(satellite).
Si legga anche la pagina su Pianeta cellulare.

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Digicam: Panasonic DMC-LZ6
Software creazione colore: Versione 1.0
Rappresentazione colore: sRGB
Conteggio fotogrammi: 1
Profondità: 24 bit
Distanza focale: 11mm (f/3,2)
Sensibilità equivalente: 100 ISO
Tempo d'integrazione: 28 secondi
Modalità di regolazione: Motivo
Programma d'esposizione: normale
Compensazione di esposizione: 0 passaggio
Risoluzione dell'immagine: 72x72 dpi

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Pagina caricata in rete: 7 luglio 2008; ultimo aggiornamento: 7 luglio 2008