logo 3KB 02/09/2007
08:59-09:39 T.U.
Immagini di
Sara TESSITORI
Riprese da
Moggio Udinese (Ud)
Turismo
The Great World War blockhouse: 188 KB; click on the image to enlarge The Great World War blockhouse: 262 KB; click on the image to enlarge
FORTINI DELLA GRANDE GUERRRA

Le due immagini di Sara Tessitori di Moggio Udinese (Ud), ci mostrano i ruderi di uno dei fortini della Grande Guerra così accanitamente combattuta nella nostra terra dal 1915 al 1918.

Come l'autrice delle immagini mi ha scritto, "nella prima fotografia è ritratto un vecchio ricovero militare risalente alla guerra 1915/18, situato a 1865 mt s.l.m. Da qui si può ammirare un panorama che toglie il fiato, stare a questa altezza è stato come toccare veramente il cielo con un dito. Quella mattina era nuvoloso e, con qualche raggio di sole, devo dire che si stava comunque bene. Le nuvole in cielo sembravano un mare calmo ed è stata una sensazione stupenda arrivare sino a quell'altezza, respirare un'aria pura a pieni polmoni..."
"Nella seconda fotografia è ritratto un ricovero militare denominato "Sot Cretis", si trova a 1730 mt circa s.l.m., interamente costruito sotto la creta della montagna. Per arrivarci si prosegue per lo stesso sentiero preso per giungere al primo ricovero militare. Questo però non lo si può vedere a occhio nudo (dalla vallata) ed è facile anche capire il motivo (NdR: ricordiamoci che era stato costruito per fini bellici). Ma mi chiedo: ma quei poveri militari quanta fatica devono aver fatto per trasportare tutto il materiale per la costruzione del ricovero? E quanti di loro hanno fatto ritorno a casa? Se non si percorrono quei sentieri, credetemi, non si ha nemmeno un barlume di idea di quanta fatica abbiano fatto quei martiri della libertà. Non sono i comuni sentieri di montagna dove a destra e sinistra ci può essere solo bosco o torrente; no, a sinistra ci sono crete pericolose (da far paura solo a guardarle), mentre a destra c'è lo strapiombo! Sinceramente percorrendo quel sentiero ho avuto un bel pò di paura..."

Ringrazio Sara per queste toccandi parole, che ricordano le migliaia di vittime cadute su queste montagne, anche se per la Storia esse sono "ben poca cosa" rispetto alla colossale ecatombe che furono il Carso, con le inutili stragi per una manciata di cime perse e riconquistate nel corso del periodo 1915-1917, e per tutte le battaglie dopo Caporetto. Un'annotazione: se guardate la cartina di Talmassons e delle sue frazioni, leggete attentamente i nomi delle vie: sono un escursus molto ampio di personaggi, località e battaglia della Grande Guerra.
Il "panorama che toglie il fiato", come l'ha definito Sara, lo potete vedere nella prossima pagina.

Le due immagini hanno una dimensione di 600 x 460 pixel; sono a 16,8 milioni di colori ed occupano 9,6 MB, qui compressi a 188 e 262 KB rispettivamente. Cliccando le immagini le ingrandirete a 1500 x 1125 pixel. I due originali sono da 2048 x 1536 pixel, 18 MB compressi a 647 e 464 KB rispettivamente.

Digicam: Nikon ES600
Software di creazione: ACD System Digital Imaging
Rappresentazione colore: sRGB
Profondità: 24 bit
Conteggio fotogrammi: 1
Distanza focale: 6 mm (f/4,9) entrambe
Tempo d'esposizione: 1/232 secondo (Sx) e 1/312 secondo (Dx)
Sensibilità equivalente: 50 ISO
Modalità di regolazione: motivo
Programma di esposizione: manuale
Compensazione di esposizione: 0 passaggio
Risoluzione: originaria 300x300 dpi

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Copyright © 2008 di Lucio Furlanetto (testo) e 2007 di Sara Tessitori (immagini)
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Pagina inserita in rete: 20 gennaio 2008; ultimo aggiornamento (1°): 20 gennaio 2008