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Carlo DELLAROLE
Ripresa dal Mount Rushmore
National Memorial (USA)
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MOUNT RUSHMORE NATIONAL MEMORIAL (USA)

Una delle località più conosciute degli Stati Uniti d'America è il Monte Rushmore, una montagna che si trova nello stato del South Dakota (Sud Dakota). Su di esso uno storico locale, Doane Robinson concepì nel 1923 l'idea di scolpire a grandezza gigantesca i volti di quattro dei presidenti americani che sino ad allora avevano inciso maggiormente nella storia del paese: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.
Le sculture interessano il lato a sud-est della montagna e l'idea originale di Robinson era quella di attirare visitatori nelle Black Hills (Colline Nere) del Sud Dakota, le colline sacre delle tribù indiane Sioux. Questa è una zona dove le vicende tra indiani e bianchi hanno riempito migliaia di pagine di libri di storia e di articoli di giornali (da noi si sono pubblicate varie storie del fumetto western Tex ambientate in questa terra), ma che in quel periodo non erano certo alla ribalta. L'iniziativa di Robinson, per quanto originale, ebbe l'appoggio di numerose personalità, primi fra tutti il senatore Peter Norbeck e il membro del Congresso William Williamson. La legge del Congresso che autorizzò l'opera decise che si sarebbe realizzata nell'Harney National Forest Preserve (oggi conosciuto come Black Hills National Forest).

Doane Robinson contattò lo scultore Gutzon Borglum, il quale ispezionò le Black Hills nel 1924 per vedere se fosse possibile realizzare la gigantesca scultura nel granito della montagna. Quando Borglum e i suoi aiutanti ispezionarono l'area della vetta, si accorsero che la zona prescelta non era adatta allo scopo e dichiararono che si doveva cercare un nuovo sito, pena l'abbandono del progetto: il nuovo sito fu individuato nel Monte Rushmore. Una delle motivazioni per le quali si scelse il Monte Rushmore fu che si trovava a sud-est, quindi godeva di "buona luce" per gran parte del giorno, che era la cima più alta di quella località e che la sua composizione in granito poteva assicurare la conservazione dell'opera per migliaia d'anni, forse addirittura per diecimila anni. Una volta scelta l'area dell'opera, lo scultore sottopose a Borglum i soggetti da scolpire, cioé George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.

Borglum realizzò un modello in plastico dal quale si presero le misure per stabilire i punti delle figure sulla montagna. Il 4 ottobre 1927 partirono i lavori, utilizzando dinamite per staccare le parti più grandi del granito e incidere le figure grezze dei presidenti, togliendo da 3 a 6 pollici di pietra. Una volta rimosso lo strato grezzo, lo strato successivo fu tolto con un procedimento chiamato "honeycombing". La superficie fu lavorata per lisciarla mediante successivo scalpellio.

Il lavoro sul Monte Rushmore cominciò con George Washington, mentre in seguito si operò alla sua destra creando Thomas Jefferson. Ma circa due anni dopo l'inizio di Jefferson il granito di fratturò e si dovette desistere nella prosecuzione, ricominciando la figura stavolta a sinistra di Washington. Nel 1933 il Memorial passò sotto la giurisdizione del National Park Service. Julian Spotts, ingegnere del National Park Service, diede vari contributi al mighlioramento del lavoro, sia in termini artistici sia per quanto riguarda le tecniche di lavoro (si utilizzarono i compressori ad aria). Durante gli anni seguenti si tennero varie celebrazioni su questa montagna, come la realizzazione d'una gigantesca bandiera di 39x70 piedi cucita dalle donne di Rapid City, per coprire il volto di Washington in occasione della sua presentazione al pubblico per l'anniversario dell'indipendenza del 4 luglio 1934. A quella del 1936, per la presentazione di Jefferson, era presente nientemeno che l'allora presidente Franklin D. Roosevelt.
Abraham Lincoln fu "inaugurato" il 17 settembre 1937, in occasione del 150º anniversario della Costituzione, mentre il 2 luglio 1939 fu scoperta la figura di Theodore Roosevelt, con una illuminazione notturna installata nel memorial e una gran dispego di fuochi pirotecnici. I lavori continuarono sulla montagna per altri due anni, portando a termine dettagli e rilavorando le finiture a mano. Nel marzo 1941 morì Borglum, in seguito a un'embolia. Suo figlio, Lincoln, prese in mano il progetto per i successivi sette mesi, fintanto che fu portato a completamento.

Per approfondimenti leggete le pagine del sito ufficiale dell'opera, dalle quali ho tratto una sintesi per realizzare questa breve nota. Il sito si trova all'url: http://www.nps.gov/moru/index.htm

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Pagina caricata in rete: 22 marzo 2006; ultimo aggiornamento (1º): 9 agosto 2011