Gaia, satellite europeo
a difesa del Pianeta

Non è una novità che alcuni asteroidi passino veramente vicino alla Terra (a distanze di poco superiori a quella della Luna) e vengano individuati solo all'ultimo momento o, addirittura, quando si stanno già allontanando (vedi il caso di 2002 EM7).
Il problema è che esiste una zona cieca nella rilevazione da terra.
Ci è completamente inaccessibile, cioè, tutta quella parte di cielo rivolta verso il Sole. La luce diffusa dall'atmosfera, inoltre, non solo impedisce ogni rilevazione, ma rende impraticabile anche l'ipotesi di mascherare il Sole realizzando una sorta di eclisse artificiale.
L'osservazione di oggetti pericolosamente in rotta verso la Terra è dunque possibile solo rivolgendosi verso il cielo crepuscolare o notturno.
Per ovviare a questo grave problema l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta studiando il possibile impiego di un satellite dedicato: Gaia.

F. Mignard dell'Osservatorio della Costa Azzurra, l'autore dello studio, ha concluso che il satellite potrebbe proficuamente essere impiegato nella rilevazione degli Aten, una particolare classe di asteroidi potenzialmente pericolosi dato che nel loro orbitare attraversano la strada al nostro pianeta. La particolarità dell'orbita di questi oggetti (al presente ne sono noti circa 550) è che per la maggior parte del suo sviluppo si colloca all'interno di quella della Terra e questo rende la loro rilevazione più soggetta ai guai cui si accennava in precedenza.

Indicativamente il lancio di Gaia dovrebbe avvenire intorno al 2010.
L'ESA si aspetta molto dalla missione: non solo una rilevazione accurata delle posizioni di questi asteroidi, ma anche una prima stima della loro composizione. Tutti dati di fondamentale importanza per impostare una possibile linea di difesa nel caso di un allarme-impatto.

Fonte: ESA News

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