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Ancora non si era spenta l'eco dell'annuncio
degli astronomi impegnati nell'analisi dei dati della Sloan Digital Survey riguardo ad una
riduzione delle probabilità del rischio-impatto (impact-new
del giorno 8.11.2001), che si è fatta sentire la voce degli addetti ai lavori, vale a
dire degli astronomi che hanno fatto dell'analisi del rischio-impatto e dello studio dei
NEA (Near Earth Asteroids = asteroidi vicini alla Terra) il loro principale campo di
indagine. Una critica di fondo alle conclusioni del team del dr. Ivezic viene avanzata
dal dr. David Morrison, esperto della NASA e figura di rilievo nello
studio del rischio-impatto:
"La Sloan Survey è un progetto entusiasmante, colmo di grandi promesse in
numerosi campi dell'astronomia e che senza dubbio ha già contribuito ad incrementare le
nostre conoscenze degli asteroidi della fascia principale, ma non ha effettuato nessuna
misurazione diretta di NEA e non ha elaborato nessuna stima autonoma e indipendente sulla
frequenza di impatto.
Di conseguenza è probabilmente prematuro concludere da queste osservazioni sugli
asteroidi della fascia principale che dovremmo rivedere le nostre stime della frequenza
d'impatto dei NEA o l'entità del rischio-impatto."
Clicca qui per
leggere l'intervento completo del dr. Morrison (in inglese).
Sicuramente meno diplomatico l'intervento di un anonimo corrispondente
apparso in CCNet (Cambridge Conference Network) il 12 novembre 2001.
Nascoste (ma neppure troppo) tra le pieghe di una gustosa parodia, vengono mosse pesanti
critiche alle conclusioni del team della SDSS.
Sostanzialmente si ripropongono le osservazioni del dr. Morrison, sottolineando l'assenza
di osservazione diretta degli oggetti ritenuti i primi responsabili del rischio-impatto,
vale a dire i NEA, ma si evidenzia anche come nell'elaborazione delle stime siano stati
trascurati gli oggetti cometari.
Si tratta di un simpatico (e tagliente) intervento, troppo lungo per essere riportato
direttamente in questa pagina, ma che vale la pena di leggere nella sua completezza.
Clicca qui per
leggere il testo completo (in inglese).
Ora non resta che attendere gli sviluppi futuri... |