In un'apparente schizofrenia, che in realtà è segno dei continui riequilibri operati dal sistema climatico,
il Polo Sud sta vivendo il più freddo esordio di ottobre degli ultimi cinque anni, con valori che, per il periodo, sono ai minimi assoluti.
Dopo un mese di settembre che andrà in archivio tra quelli più caldi della storia (vedi
"Al Polo Sud un settembre da record") alla base americana Amundsen-Scott il 1º ottobre il termometro è sceso a -68,1 °C. Era dal 2001
che non faceva così freddo al Polo Sud geografico; in quell'anno, le minime di inizio mese ebbero questo andamento:
1 ottobre -63,1 °C
2 ottobre -69,8 °C
3 ottobre -70,0 °C
Un altro precedente, dove però il dato del primo giorno è inferiore a quello del 2005, si rinviene nel 1999:
1 ottobre -68,5 °C
2 ottobre -69,3 °C
3 ottobre -68,1 °C
Il record assoluto dell'1 ottobre rimonta al 1983, quando si scese a -71,1 °C.
Il 2 ottobre però, la base ha fatto segnare un primato, con la minima che si è portata a -70,4 °C, battendo il precedente -70,1 °C del 1980.
Va detto che ottobre è il mese finale dell'inverno, in cui la temperatura media guadagna 8,1 °C rispetto
a settembre, passando da -59,4 °C a -51,3 °C (periodo 1957-2005 per settembre; 1957-2004 per ottobre); tale incremento tuttavia, si
determina soprattutto nella terza decade, come mostra la seguente scomposizione delle medie, basata sul periodo 1957-'97:
01-10 ottobre -54,4 °C
11-20 ottobre -52,0 °C
21-31 ottobre -47,6 °C
L'ultima decade preannuncia la stagione di transizione (la primavera antartica), che porta una decisa
svolta nel campo termico del plateau; tra ottobre e novembre infatti, la crescita delle temperature medie è notevole, non solo al
Polo Sud:
Amundsen-Scott +12,9 °C
Vostok +14,3 °C
Le differenze tra le due basi sono dovute sia alla posizione latitudinale, che comporta un diverso calendario nell'apparizione del sole sopra l'orizzonte, sia alla più spiccata continentalità di Vostok.
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