Da quando la cometa 17P/Holmes si è improvvisamente resa visibile ad occhio nudo, nel pomeriggio (ora italiana) del 24 ottobre 2007, ad oggi essa è stata una presenza costante nelle notti dell'emisfero boreale. Il suo inaspettato e brusco aumento di luminosità, passata dalla magnitudine +16,8 alla +2,5, l'aveva resa visibile persino dal centro di molte città. Il fatto aveva dato una chiara indicazione di quanto fosse cresciuta la sua brillantezza e il suo repentino aumento, avvenuto in poche ore, aveva dichiarato che il fatto era un evento decisamente non comune, anche se la nostra stampa l'ha ignorato per quasi tre settimane.
Questa straordinaria trasformazione, che ci ha permesso d'ammirare la Holmes ad occhio nudo, era dovuta probabilmente alla fratturazione di una parte della scura crosta superficiale del nucleo (largo 3,6 km). Quest'evento, accompagnato dall'immediata sublimazione dei ghiacci d'acqua in vapore acqueo, la quale ha fatto letteralmente "esplodere" quella piccola porzione della crosta, ha portato con se nello spazio interplanetario ghiaccio, polvere e gas. Il "fantasma" (perché chiamato scherzosamente "ghost" dagli anglosassoni) visibile anche nelle riprese di Rolando Ligustri e tanti altri ne sarebbe una delle prove.

Da allora l'oggetto si è sempre osservato nella costellazione del Perseo ma, nell'arco di queste ultime quattro settimane si è spostato da ovest a est di Mirfak (alfa Persei, di magnitudine +1,8). Il percorso apparente tracciato in cielo è facilmente visibile in un'altra pagina del sito. Ma, come ogni "bella cosa" nuova in cielo, anche la cometa, facilmente rintracciabile alcune settimane fa verso nordest, ora ha una chioma così vasta da diventare quasi "evanescente" ad occhio nudo. Essa resta sempre un oggetto molto luminoso in magnitudine integrata, cioé sommando la luminosità di tutta la sua chioma e del nucleo, ma ha una bassa luminosità superficiale, quindi ad occhio nudo è distinguibile con molta difficoltà, se si osserva da un cielo molto buio (quindi senza Luna e inquinamento luminoso). Ancora qualche giorno e probabilmente non sarà più visibile ad occhio nudo, a meno che alla fine di dicembre non si ripeta l'outburst dell'ottobre scorso, come accadde due mesi dopo il primo outburst nel 1892. Quindi è un oggetto da continuare a seguire con molta attenzione anche nelle prossime settimane.

L'immagine qui a sinistra è stata presa sempre dal socio Francesco Scarpa, e ritrae la cometa 17P / Holmes in un campo più vasto, in modo che l'elaborazione dell'immagine mostri alcune propaggini della coda della cometa, che potete notare in basso nell'immagine a destra, dalla forma decisamente inconsueta. Se cliccherete sopra l'immagine essa si aprirà a 882x974 pixel.

Per cercare le effemeridi della cometa si visiti la pagina http://cfa-www.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0017P.html.
Per vederne l'orbita si visiti la pagina http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=17p;orb=1;cov=0;log=0#orb.

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