12/01/2007 Al tramonto |
Immagine di Fabrizio ROMANELLO |
Ripresa dal Monte Tenchia |
Sezione Comete |
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Cometa McNaught / 2006 P1 | ||||
Nel sito del CAST sono presenti alcune delle comete scoperte da Robert McNaught, ad oggi ben 31, tra le quali la
McNaught-Hartley (1999 T1), la
McNaught (C/2005 E2) e l'ultima, quella presente in questa gallery,
la McNaught C/2006 P1. La C/2006 P1, scoperta il 7 agosto studiando delle fotografie del cielo scattate dal Siding Observatory del New South Wales in Australia, all'inizio appariva come una discreta cometina la quale pareva una tra le tante in cielo, come varie di quelle che fanno parte del centinaio di comete presenti nel nostro sito internet. I dati indicavano sì che sarebbe potuto diventare molto più luminosa, tra la fine del 2006 e l'inizio di gennaio del 2007, ma la previsione della luminosità di una cometa è sempre una pia speranza in quanto, nella maggior parte dei casi, esse non mantengono quasi mai la previsione di grande luminosità. Ovviamente, eccetto quei fortunati casi che poi restano nella memoria collettiva come le "comete del secolo", come la "Grande cometa del 1910", la la Mrkos del 1956, la Ikeya-Seki nel 1965, la Hale-Bopp del 1997. Nell'ultima settimana del dicembre 2006 e soprattutto nella prima del gennaio 2007, la C/2006 P1 / McNaught è divenuta veramente molto più luminosa, sino al punto di risultare visibile ad occhio nudo da un sito osservativo privo di inquinamento luminoso.
Nonostante essa fosse divenuta la cometa più luminosa dai tempi della Machholz(C/2004 Q2)
del gennaio 2006, essa si è ora avvicinata molto al Sole,
per cui ha ulteriormente incrementato la sua luminosità relativa (e assoluta), superando la barriera della magnitudine zero e diventando di magnitudine
negativa nei primi giorni del gennaio 2007, fatto molto raro. In concomitanza con il raggiungimento del perielio essa tocca la massima brillantezza, la quale dovrebbe essere raggiunta il 12 gennaio 2006, quando
giungerà a 25 milioni di chilometri dal nostro Sole. Ma una così piccola distanza perielica signica anche una grande vicinanza angolare al Sole,
motivo per ilo quale questi giorni saranno gli ultimi giorni nei quali la possiamo vedere al tramonto, dato che, avvicinandosi alla congiunzione
solare scomparirà nella luce della nostra stella. IL dato numerico notevole è che in questi giorni essa ha raggiunto una magnitudine stimata in
-3.0/-3.5, la maggiore da oltre trenta-quarantanni a questa parte! In questi giorni si può guardarla con un binocolo al tramonto. Tra il 12 e il 16 gennaio la cometa attraverserà il campo visivo del satellite Soho (ESA-NASA), le cui immagini possono venir osservate da tutti collegandosi col suo sito (o andando alla pagina linkata poc'anzi dove saranno inserite in questo sito internet). Gli astronomi seguiranno con attenzione la cometa perché, data la notevole vicinanza del suo passaggio vicino al Sole, ci sono forti probabilità che essa si spezzi in una moltitudine di frammenti. Secondo alcuni ricercatori c'è addirittura una probabilità del 90% che ciò accada. Vedremo nei prossimi due o tre giorni se quest'evenenza accadrà oppure no. Il satellite Soho è in orbita dal 1995 ed ha scoperto circa 1200 comete in avvicinamento al Sole, di molte delle quali ha osservato la loro disgregazione a causa della forte radiazione solare ricevuta dai ghiacci "sporchi" dai quali è composta per gran parte. Nel caso la McNaught sopravvivesse al perielio, la si potrà osservare di nuovo tra una decina di giorni all'alba.
In questa pagina vi mostro la prima immagine della C/2006 P1 ottenuta da un nostro socio, Fabrizio Romanello, mediante la somma
di dieci immagini trasmesse in diretta dalla webcam del MOnte Tenchia (in Carnia, in provincia di Udine, sopra l'abitato di Cercivento).
Romanello mi ha scritto: L'immagine ha una dimensione di 600 x 480 pixel, è a 16,8 milioni di colori; occupa 1,7 MB, qui compressi a 42 KB. Il campo ripreso è in direzione sud-ovest. | ||||
Telescopio riflettore: Newton da 350 mm di diametro; lunghezza focale: 1750 mm; f/5 | ||||
CCD: SBIG ST9E (KAF 261) | ||||
Tempo dell'integrazione: somma di 8 pose da 120 secondi | ||||
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