10/03/2003 | Immagine di Paolo BELTRAME |
Ripresa da Mortegliano (Ud) |
Sezione Luna |
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LUNA DI SEI GIORNI (SX) E SEI GIORNI E MEZZO (DX) | ||||
MOSAICO DI 10 IMMAGINI | ||||
Il nostro vicepresidente Paolo Beltrame ha realizzato una nuova immagine d'una fase lunare, componendo un mosaico di ben dieci singole inquadrature; qui
ci presenta il satellite della Terra poco prima del primo quarto. La Luna di 6 giorni fa bella mostra di sè, presentandoci il terminatore quasi
a metà disco e dando forse la migliore immagine dei suoi mari nell'emisfero settentrionale e dei tantissimi crateri presenti nell'emisfero meridionale. Partendo dal Polo Nord e andando verso il Polo Sud, le principali formazioni sono, con l'avvertenza che ove non indicato diversamente i nomi si riferiscono a crateri: W. C. Bond vicino al polo nord, Aristoteles e Eudoxus (i due crateri ben visibili a nord del Mare Serenitatis), mentre sul bordo ovest dello stesso mare si vedono al terminatore Monti Caucasus e i Monti Apennini con Cape Fresnel separati da una lingua di lava basaltica che esce dal Mare Serenitatis. Un po' in ombra, ancora a ovest di queste formazioni ci sono: Aristillus e Autolyeus, mentre Archimedes è in ombra e quindi non visibile. Si deve attendere il 7° giorno lunare per poterlo vedere bene.
Scendendo sino all'equatore, a sud-ovest del Mare Serenitatis vediamo
Mare Vaporum, una formazione un po' difficile da notare subito, che sarebbe
preferibile guardare con la Luna di 7 o 8 giorni. Scendendo ancora notiamo Sinus Medi,
un altro piccolo mare, mentre più a sud cominciano ad esserci solamente crateri, dato che i grandi mari meridionali sono a ovest, in questa immagine
nascosti dall'ombra della notte lunare. I crateri più importanti che vediamo qui sopra (posizionati nell'emisfero meridionale) sono: Hipparcus,
Albategnius, Parrot, mentre ancora nascosti dalla notte lunare (e leggermente più a occidente di questi tre) ci sono Ptolemaeus,
Alphonsus e Arzachel. Scendendo lungo il terminatore notiamo Krusenstern assieme a altri due crateri più piccoli che lo circondano,
Lacaille, Blanchinus, Werner e Aliacensis allineati da NW a SE. Come curiosità posso dire che proprio sul terminatore, poco prima del Polo Sud, si vede un'ansa scura, che in realtà è il cratere Clavius ancora in ombra. Chi è un amante del cinema di fantascienza saprà sicuramente che in questo cratere "è posizionata" la base lunare che si vede nel capolavoro assoluto della fantascienza: 2001-Odissea nello spazio del sommo maestro Stanley Kubrik; avrete già capito che sia il film che il regista sono i miei preferiti. La scena invece dove si vede il monolite lasciato da un'antica civiltà aliena, che viene attivato dalla luce solare, si svolge nel cratere di Tycho. Questo indica che doveva accadere durante il settimo giorno del mese lunare, in quanto come vedete nell'immagine sopra "oggi" esso è ancora in ombra. A chi interessasse la notizia...
Paolo mi ha scritto: "Questo weekend mi sono beccato una mezza influenza, così, a parte le decine di ore sotto le coperte, ho potuto passare un pò di
tempo a elaborare immagini, facendo questo mosaico della Luna di sei giorni, di lunedì 10 marzo per capirci. Il mosaico è di 10 immagini, ognuna è una
media di 100 frames con il Newton da 20 cm al fuoco diretto; ho usato la webcam Toucam pro, con un seeing medio-mosso. Nei prossimi giorni vi mando un
paio di dettagli fatti con la Barlow." Immagine è di 201 x 350 pixel, a 256 toni di grigio, occupa 3,4 MB di memoria, qui compressi a 138 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1021 x 1778 pixel. Il nord è in alto e l'est a destra. | ||||
Telescopio Riflettore: NEWTON 200 mm di diametro; ripresa al fuoco diretto 1000 mm (f/5) | ||||
Webcam: Philips Toucam Pro | ||||
Tempo d'integrazione: 10 immagini mediate su 100 frames ciascuna | ||||
Frequenza di ripresa: 15 frames/secondo; durata singolo frame: 66 ms | ||||
Seeing: medio-mosso | ||||
13/02/2008 19:05 T.U. |
Immagine di Eleonora GALLICANI |
Ripresa da Pieve di Cusignano (Pr) |
Sezione Luna |
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LUNA DI SEI GIORNI | ||||
SINGOLA RIPRESA FATTA MEDIANTE DIGICAM | ||||
L'immagine di Eleonora Gallicani ve la presento per mostrare la differenza che si ottiene tra un singolo scatto con una comune reflex digicam
equipaggiata con uno zoom economico da 300mm e una composizione di singole riprese ottenute mediante la registrazione d'un filmato da webcam (come
nelle immagini di apertura prese da Paolo Beltrame). Come notate, la differenza tra le due immagini finali è notevole a causa della metodica impiegata,
composizione di frames quella della webcam e immagine singola quella della digicam. La turbolenza atmosferica agita continuamente gli strati d'aria
dell'atmosfera, per cui una fotografia della durata di 1/200 secondo come quella di Eleonora non può congelare la turbolenza, anche se la riduce, ma
soprattutto non può aumentare il contrasto e la definizione come invece si può fare sovrapponendo 100-200 frames ottenuti mediante i filmati con le
webcam modificate per l'astronomia. L'immagine ha un'estensione di 601 x 601 pixel; è a 16,8 milioni di colori per una dimensione di 2,7 MB, qui compressi a 24 KB. E' una porzione alla stessa risoluzione dell'originale di 3888 x 2591 pixel. | ||||
Digicam: Canon EOS 400D | ||||
Software di creazione: Adobe Phoshop CS Windows | ||||
Rappresentazione colore: sRGB | ||||
Profondità: 24 bit | ||||
Conteggio fotogrammi: 1 | ||||
Distanza focale: 271 mm (f/10) | ||||
Sensibilità equivalente: 400 ISO | ||||
Tempo d'esposizione: 1/200 secondo | ||||
Modalità di regolazione: media | ||||
Programma di esposizione: Manuale | ||||
Compensazione di esposizione: 0 passaggio | ||||
Risoluzione: originaria 72 x 72 dpi | ||||
Luna (immagini) |
Luna (articolo) |
Fotografia, ccd e ricerca |
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