25/05/2003 ore 03:10 T.U. |
Immagine di Paolo BELTRAME | Ripresa da Mortegliano (Ud) | Sezione Luna | |
LUNA DI VENTIQUATTRO GIORNI | ||||
MOSAICO D'IMMAGINI | ||||
Nuova immagine d'una fase: componendo un mosaico d'immagini parziali Paolo Beltrame ha ottenuto la fase della Luna di 24 giorni.
Il disco selenico da' una splendida panoramica dei mari, monti e crateri presenti nella sua parte occidentale. Partendo dal Polo Nord e andando verso sud, le principali formazioni che si distinguono bene sono, con l'avvertenza che ove non indicato diversamente i nomi si riferiscono a crateri: J. Herschel, Pythagoras e Cleostratus a nord. A latitudine più bassa e sino all'Oceanus Procellarum troviamo il Sinus Roris (situato fra Sinus Iridum e il bordo lunare), con molti crateri di dimensione medio-piccola fra i quali cito Rumker situato dentro di esso, Lavoisier, Ulugh Beigh, Briggs, Otto Struve, Seleucus, Kraft, Vasco da Gama, Cardanus, Olbers, Cavalerius, Hevelius: queste formazioni sono sul bordo occidentale, tutte difficilmente visibili perché schiacciate prospetticamente. Se usate una carta lunare forse le potrete riconoscere.
Scendendo dall'equatore, sempre a ovest dell'Oceanus Procellarum notiamo a ridosso
degli ultimi crateri citati: Riccioli e l'ancora più grande Grimaldi, visibili
come macchie scure circondate da montagne di colore bianco. Più a sud si trovano i Monti
Autumni e i Monti D'Alembert (su bordo lunare), con un po' più internamente i piccoli
Mare Veris e Mare Aestatis. Risalendo verdo nord ci sarebbbe il grandissimo cratere Clavius, ma esso è appena entrato in ombra; alla sua sinistra nell'immagine si vedono bene tre crateri allineati in direzione nord-sud: il grande Longomontanus e i medi Montanari e Wilheim, con affiancato il piccolo Lagalla. Salendo ancora si possono guardare sopra Mare Humorum il grande Gassendi; alla sua sinistra ci sono i crateri descritti sopra e alla sua destra i piccoli Vitello a sud, Mercator che delimita Epiremiarum, Campanus, König, Hippalus proprio sul bordo del mare come Loewy, Agatharchides più a nord, Bulialdus poco a est con Lubiniezky e il minuscolo Darney.
Salendo ancora, nella zona equatoriale notiamo un cratere molto grande, Copernicus, posto
esattamente al terminatore, alla cui sinistra (cioé a occidente) ce n'é uno con una raggiera
bianca molto ampia Kepler. La raggiera di materiale bianco indica che il violento impatto
asteroidale che l'ha formato ha scavato in profondità, con parecchio materiale espulso con simmetria
circolare, facendo ritenere che l'oggetto impattante sia precipitato quasi verticalmente. Immagine è di 268 x 350 pixel, a 256 toni di grigio, occupa 4,3 MB di memoria, qui compressi a 74 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1311 x 1714 pixel. Il nord è in alto e l'est a destra. | ||||
Telescopio Riflettore : NEWTON 200 mm di diametro ; ripresa al fuoco diretto 1000 mm (f/5) | ||||
Webcam : Philips Toucam Pro | ||||
Tempo d'integrazione : 6 immagini mediate su 100 frames ciascuna | ||||
Frequenza di ripresa : 15 frames/secondo, durata singolo frame : 66 ms | ||||
Seeing : medio-mosso | ||||
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