E' grazie alla N.A.S.A., l'ente spaziale americano, che per la prima volta nella storia delle esplorazioni spaziali, una sonda è stata lanciata da Cape Canaveral, il 7 febbraio 1999, all'inseguimento di una cometa.
Denominata "Stardust", la sonda è stata programmata per raccogliere materiale dalla superficie della cometa Wild 2, la quale verrà intercettata nel gennaio del 2004.
Ma solo dopo due anni, poco prima del momento nel quale la navicella si troverà nel punto della sua orbita più prossimo al nostro pianeta, essa invierà i campioni raccolti in una capsula dotata di paracadute; il modulo di rientro atterrerà sulla Terra nel deserto dello Utah, dove degli scienziati preposti alla missione preleveranno il materiale raccolto, studiandolo ed analizzandolo.
Lo scopo principale dell'analisi sarà quello di misurare con estrema precisione la distribuzione isotopica degli elementi che compongono il materiale del nucleo cometario della Wild 2, in modo da confrontare con una precisione mai raggiunta i vari modelli che li descrivono. Quest'analisi permetterà anche di confrontare la distribuzione isotopica del materiale della Wild 2 con le distribuzioni dei materiali rilasciati dalle ultime comete transitate nel Sistema solare interno, in particolare con le misure effettuate sulle comete Hale-Bopp e Hyakutake 2, le meglio analizzate sinora.
© Copyright 1998 by N.A.S.A. |
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Immagine raffigurante la sonda N.E.A.R.. © Copyright 1998 by N.A.S.A. |
Speriamo che il "nuovo millennio" porti fortuna a queste due importanti missioni asteroidali.