Immagine 1: la foto ufficiale dell'equipaggio della missione Apollo 11; da sinistra a destra: Neil Armstrong, Michael Collins (in piedi) e Edwin (Buzz) Aldrin. Copyright © 1969 della NASA |
Trent'anni fa l'uomo conquistava il suolo del nostro satellite; vediamo come si svolsero gli eventi: é il 16 Luglio 1969 quando la N.A.S.A. (l'ente spaziale USA) fece partire la missione "Apollo 11" verso la Luna, dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida.
Il razzo vettore era un "Saturno 5" a tre stadi, alto (con la capsula Apollo) centoundici metri e con undici giganteschi motori di spinta; l'equipaggio era composto da tre uomini: Neil Armstrong (comandante della missione), Edwin (Buzz) Aldrin (pilota del LEM) e Michael Collins (pilota del modulo di comando). Tutto funzionò perfettamente e, dopo un viaggio di tre giorni, il 20 Luglio 1969 (Domenica alle 22:23) il "LEM", chiamato Eagle (Aquila), si appoggiò sul suolo lunare nel "Mare della Tranquillità".
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Immagine 5: l'animated gif mostra la zona dello sbarco dell'Apollo 11 e la nomenclatura dei crateri circostanti per una sua migliore individuazione al telescopio. Copyright © 1969 della NASA |
Il primo a scendere sulla Luna fu Armstrong (alle 4:57 ora italiana del 21 Luglio 1969), ed appena scese pronunciò la famosa frase: "Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un passo gigantesco per l'umanità". Poco dopo discese dal "LEM" anche Aldrin, mentre Collins restò in orbita attorno alla Luna con il modulo di comando "Columbia". I due astronauti eseguirono foto, prelevarono campioni lunari e lasciarono sulla Luna 77 Kg di strumenti scientifici: per la rilevazione dell'attività sismica, la temperatura, il magnetismo; venne anche installato un riflettore laser per le misurazioni della distanza Terra-Luna.
La permanenza dei primi astronauti sulla Luna fu di 21 ore e 36 minuti; infine risalirono col "LEM" fino al modulo "Columbia" ed il 24 Luglio avvenne il loro recupero nell'Oceano Pacifico, da parte del personale della portaerei U.S.A. "Hornet".
Fu una notte storica ed interminabile, la nuova frontiera dell'uomo verso lo spazio: dalle scoperte scientifiche fatte dal "progetto Apollo" (seguirono altre sei missioni "Apollo" sulla Luna) sono nati i microprocessori per i computer, i forni a microonde, il teflon, le ceramiche termiche per i motori delle auto e degli aerei, le fibre ottiche per le comunicazioni telefoniche e tanti altri oggetti ormai diventati di uso comune.
Immagine 6: i siti dello sbarco delle missioni Apollo 11-17, oltre che delle Luna e Surveyor. (L'autore della mappa è sconosciuto) |
La N.A.S.A. ha effettuò altre sei missioni lunari, l'ultima delle quali (l'Apollo XVII) nel 1972, non facendone altre tre solo a causa degli altissimi costi: il "progetto Apollo", solo fino al 1969, costò circa 211.000 miliardi di lire di oggi (NdR: circa 110 miliardi di euro), coinvolgendo 300.000 persone. Bisogna ricordare che non tutte le missioni furoso coronate da successo, in quanto la missione Apollo XIII venne abortita, a causa dell'esplosione del serbatoio di ossigeno del modulo di comando, andando persi sia la principale capacità di manovra che le scorte d'energia del modulo. A causa di ciò, si creò una situazione ad altissimo rischio, la quale venne risolta felicemente solo dalla grandissima capacità inventiva (finalizzata alla risoluzione dei problemi) da parte degli astronauti, dei progettisti e del numeroso personale a terra coinvolto nel salvataggio.
Anche il nostro Circolo ha voluto celebrare questa storica data, effettuando a Talmassons, nella serata del 20 Luglio, la manifestazione a carattere nazionale: "L'Italia sulla Luna" organizzata insieme all'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) e Legambiente, con l'osservazione della Luna mediante diversi telescopi messi a disposizione dai soci del C.AS.T. e riscuotendo, dal notevole pubblico intervenuto alla manifestazione, un ottimo successo. Per ricordare il 30° anniversario del mitico sbarco sulla Luna, abbiamo visto pure un raro filmato in cd-rom, il quale ripercorre l'intera missione Apollo, con immagini altrimenti inedite.
Immagini 1, 2, 5: copyright © della NASA-National Aeronautics and Space Administration
Immagine 3: copyright © 2004 di Ulrich Lotzmann. L'immagine a sinistra è stata fotografata con un telescopio newtonianao
da 8 pollici con 1200 mm fi lunghezza focale. L'immagine a destra ritrae la zona della Base della Tranquillità fotografata con un
telescopio rifrattore da 87 pollici di diametro e una lunghezza focale effettiva da 12 metri (ottenuta mediante l'interposizione di
una lente di Barlow 4x), una webcam Philipps TuoCam; singolo frame elaborato col filtro unsharp masking
Immagini 4: copyright © 2006 dell'ESA-European Space Agency (missione SMART-1)
L'animazione del sito di discesa dell'Apollo 11 è stata fatta da Ken Glover.
Immagine 6: copyright © ? (autore sconosciuto)
Il sito ufficiale della NASA che celebra le missioni Apollo è http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/ap11ann/introduction.htm.
Per non lo sapesse, i membri della missione non erano solamente i tre citati nell'articolo qui sopra, ma anche altre persone di supporto
che non hanno ricevuto il minimo riconoscimento planetario, ma che hanno comunque svolto i loro incarichi con abnegazione e dedizione al
lavoro. Chi volesse saperne di più visiti la pagina: http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/a11.crew.html.
Per chi fosse interessato a rileggere la storia di quei giorni, il sito della Boeing
http://www.boeing.com/defense-space/space/apollo11/links.html
riporta parecchi links che contengono immagini e dettagli della missione.
Di interesse è anche
http://www.nasaexplores.com/extras/apollo11/ con ulteriori richiami a quei momenti.