NOTIZIARIO

ANNO X - NUMERO 31
2° SEMESTRE 2002


VITA DEL CIRCOLO

Ikeya-Zhang: 78 KB

Quest'autunno il Circolo Astrofili Talmassons compirà dieci anni, un traguardo importante, da quando nove persone dicisero di riunirsi insieme per parlare d'astronomia. Nell'ottobre del 1992 il circolo era solo un gruppo di nove persone non registrato ufficialmente, ma che iniziò a diffondere nell'area di Talmassons la cultura scientifica in ambito astronomico. Queste poche persone iniziarono a raccogliere nuovi soci e pubblico; nel 1993 tennero i primi appuntamenti pubblici, come la Notte delle Stelle Cadenti a Sant'Antonio, qualche conferenza (è un po' pretenzioso chiamarle così, ma in pratica erano proprio conferenze), iniziarono a pensare a un telescopio sociale e quindi comune a tutti gli iscritti al sodalizio.

Dei nove iniziali, a dieci anni dalla fondazione, sono rimasti solo quattro soci (S. Codutti, E. Cum, L. Guatto, F. Savani), dato che gli altri cinque hanno deciso di interrompere la militanza già nel 1994-1995. Ma il seme era stato ben piantato e altre persone ne hanno preso il posto e hanno contribuito allo sviluppo del CAST. Con la fine del 1993 e la primavera del 1994 si è iscritto gran parte del 2° Direttivo (R. Ligustri, P. Beltrame, io, C. Bertolissio, M. Cosmacini, G. Degano, G. Giusto, V. Savani, F. Scarpa, ecc.), soci che ancora oggi fanno parte del Direttivo, assieme a alcuni degli iscritti giunti negli anni seguenti, molti dei quali svolgono compiti vitali nell'associazione e/o sono bravissimi astrofili.

Ma il CAST non è solo questo, essendo un gruppo in perenne rinnovamento e ampliamento, con persone che vogliono dare il loro contibuto e, purtroppo come in ogni associazione, persone che vogliono prendersi una pausa o lasciare l'attività. Molti dei soci attivi adesso non si sono iscritti che negli ultimi 3-4 anni, se non dopo, quindi non conoscono probabilmente gli eventi accaduti nei primi anni. Eventi come la caduta della cometa Shoemaker-Levy 9, come le spettacolari Perseidi del 1994-1995-1996 e 1997, le bellissime comete Hale-Bopp e Hyakutake 2, le opposizioni di Giove, Saturno, Marte, la visione di Saturno "privo" di anelli nel 1995 e in altre due occasioni, l'eclisse di Sole del 1999 vista dall'Austria sono stati fenomeni mediatici, seguiti da noi, ma pure da una moltitudine di persone in Italia, in Europa, nel Mondo.

Ma pure la visita al planetario di Klagenfurth, i tanti Luna in Piazza tenuti in Friuli e Veneto orientale, le decine di lezioni nelle scuole e nei circoli culturali, le 15 conferenze e tanto altro ancora, a cominaire dalla costruzione del nostro osservatorio astronomico, pur se non d'interesse nazionale, hanno rappresentato per noi un confronto continuo con coloro che amano questa scienza vecchia coem il genere umano: l'astronomia. Un ringraziamento va a tutti, non solo ai soci fondatori, ma pure anche alle tante persone che ci hanno aiutato, incitato e seguito i questo decennio.

Per ricordare questo e per presentare le novità dell'autunno e inverno, il 22 novembre terremo a Talmassons, presso la sala polifunzionale, una serata aperta a tutti. Vi ringrazio fin d'ora se vorrete unirvi a noi.

Come già segnalato nella relazione del notiziario precedente, nella pagina sommario del notiziario ho aggiunto alcuni links con le principali pagine del sito, ricordando comunque che le pagina portanti (cioé la gallery delle immagini, quella dei testi, il dizionario dei termini, le news e le novità in edicola) devono essere sempre e comunque visitate.
Le novità di questo numero sono varie, ma debbo partire segnalando che da quest'estate una giovane italiana ci manda da Londra (dove vive e studia un master di giornalismo scientifico) i suoi articoli, pubblicati sul prestigioso Tuttoscienze del quotidiano torinese La Stampa.
Pertanto ringrazio Stefania Maurizi per i tre articoli già inseriti nel sito e per tutti quelli futuri che vorrà spedirci, tutti in doppia lingua (italiano e inglese). Leggendoli conoscerete uno spaccato del secolo scorso molto importante, con le interviste a Jocelyn Bell (la scopritrice delle pulsar), Carl Friedrich von Weizsaecker (novantenne e ultimo vivente dell'equipe del Premio Nobel Werner Heisenberg, quello del "Pricipio di indeterminazione" della meccanica quantistica), Joseph Rotblatt (Premio Nobel per la Pace e unico fisico che abbandonò il Progetto Manhattan per motivi di coscienza) che riceverò fra qualche settimana, oltre che all'articolo "300 Nobel, solo 10 donne" importante per capire quanta disparità di trattamento venga ancora riservata alle donne nella carriera scientifica.

In questo numero troverete altri due importanti articoli: quello sulla cometa Ikeya-Zhang scritto dal nostro presidente Rolando Ligustri e da Giannantonio Milani, pubblicato sulla rivista astronomica Coelum, e quello su "Scudi spaziali contro gli effetti nefasti della Polvere di Stelle" scritto dal socio Mario Basile, il quale lavora agli schermi che proteggeranno dalle meteore il Nodo 2 e il Nodo 3 della International Space Station. A tal riguardo è stata molto interessante anche la conferenza che egli ha tenuto in sede sul suo lavoro; mediante molte immagini ci ha mostrato come si lavora nel settore aerospaziale, con suggestive riprese degli stabilimenti dell'Alenia e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Sulla stampa locale, il settimanale regionale Il Friuli, il giornalista e nostro socio Alessandro Di Giusto ha scritto ben quattro pezzi di media lunghezza sull'inquinamento luminoso, argomento al quale noi del CAST siamo molto sensibili. Vi invito a leggere tutti gli articoli.

Ritornando a quanto scritto sul notiziario precedente, l'andamento per il 2002 delle visite al sito sta confermando le previsioni, nonostante che il mio lavoro e impegni inderogabili mi abbiano costretto a ripetute pause nell'aggiornamento o inserimento di nuove pagine nel sito web. La cifra di 210-220 mila visite e il numero di almeno 4 milioni di contatti sono realistiche. Ringrazio tutti voi che ci visitate.

Durante il secondo semestre abbiamo svolto ancora molta attività scientifica, e a tal riguardo visitate la gallery delle immagini, nonostante il pazzesco maltempo di luglio, agosto, settembre e ottobre che ha attanagliato non solo il Friuli-Venezia Giulia ma l'intero continente europeo.

La cometa più bella dell'anno, la Ikeya-Zhang, sta scomparendo dalla nostra portata, ma ci ha "regalato" una gallery d'immagini molto bella, alla quale ricordo viene dedicato un intero articolo in questo notiziario. Ora abbiamo solo deboli comete, ma non è detto che a breve si siano verificare sorprese.
La ripresa da parte dei soci dei grandi gruppi di macchie solari continua, arricchita da settembre dal bel materiale di Fulvio Mete, un astrofilo romano che sa il fatto suo! Ci sono già varie sue immagini e vi consiglio di guardarle, leggendo le note della pagina; non sempre necessitano grossi strumenti per raggiungere importanti risultati.
In attesa della grandissima opposizione di Marte che avverrà la prossima estate, la ripresa dei pianeti giganti (Giove e Saturno) inizierà fra un mese, quando saranno alti sull'orizzonte nella seconda parte della notte. Mercurio e Venere al tramonto ci hanno lasciati, pertanto in questo momento rimangono solamente i pianeti gassosi oltre Saturno.
Giuliano e Ezio stanno provando a impiegare il telescopio sociale col ccd per riprendere stelle variabili, ma per ora sono solamente esperimenti. Gli astrofotografi più esperti hanno realizzato poco materiale, dato il maltempo presente durante l'anno, ma quasi tutto di ottima qualità, spesso pubblicato sulle riviste nazionali del settore. Complimenti a Mauro, Francesco, Enrico, Marco C., Marco R. e agli altri, compresi alcuni soci nuovi.

Per ultimo lascio il mio settore, in quanto al poco lavoro fatto nei primi mesi per il solito maltempo, è stato discretamente incrementato quest'estate. Poche ma di buona qualità sono state le osservazioni di luglio e agosto, con degne di nota le bellissime meteore osservate nelle notti a cavallo del massimo delle Perseidi. Le Draconidi sono andate piuttosto male, con 1 sola ora osservativa!, mentre grandi speranza vengono riposte nelle Leonidi. Alle 4 T.U. del 19 novembre ci sarà il tanto atteso ultimo massimo per quasi un secolo, quindi l'attesa è spasmodica. Le previsioni dello ZHR per il nostro paese variano fra 500 e 3500 meteore/ora, quindi per me sarebbe il massimo mai osservato, dato che nel 1999 non osservai il picco perché il cielo era completamente coperto. Spero solamente che il cielo sia sereno come l'anno scorso e ci lasci lavorare serenamente. Se andrà tutto bene il lavoro sarà notevole, con una soddisfazione evidente. Per le Geminidi e le Quadrantidi si opererà nel solito modo, cercando di coprire quanto più possibile l'intervallo d'attività degli sciami. Spero, infine, che a febbraio 2003 possa osservare lo sciame non confermato delle "cappa Bootidi", quest'anno completamente saltato per un'incredibile serie di notti nuvolose... La tracciatura e la statistica di questo nuovo sciame sono di primaria importanza.

Salutandovi tutti, auguro a voi e agli ulteriori soci iscrittisi negli ultimi mesi tante nuove osservazioni e v'invio un "mandi" dal nostro Friuli.

Il Segretario e Webmaster del Circolo
Lucio Furlanetto

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Pagina caricata in Rete: 11 ottobre 2002.