logo 11/07/2010
08:41:35 (18:41:35 TU)
Immagine di
Carlo DELLAROLE
Ripresa dall'isola di Hao
(Isole Tuamotu, Oceania)
Sezione
Eclissi
2010 total sun eclipse: 15/199 KB; click on the image to enlarge at 4027x2610 pixels
I GRANI DI BAILY DELL'ECLISSI DI SOLE

L'11 luglio 2010 l'amico astrofilo Carlo Dellarole si trovava nell'atollo di Hao (o Haorangi), appartenente al gruppo delle isole Tuamotu nella Polinesia francese, 920 km a est di Tahiti, nella parte centrale dell'arcipelago. Hao è il quarto atollo più vasto della Polinesia dopo Rangiroa, Fakarava e Makemo. Le coordinate del sito dell'osservazione erano: Latitudine 18° 08’ 18° 08’ 00" Sud; Longitudine 140° 53’ 00" Ovest
L'atollo di Hao si estende su una lunghezza di 55 km e una larghezza di 14 km, con una superficie totale di 47 km² e una altitudine massima di 3 metri sul livello del mare. La laguna, che si estende su una superficie di 720 km², à una delle più vaste della Polinesia, ma ha un solo passaggio navigabile che la connette con l'oceano Pacifico, a Kaki, sull'estremità settentrionale dell'atollo. Il capoluogo è il villaggio di Otepa.
Secondo le informazioni storiche, il primo europeo che giunse a Hao fu Pedro Fernàndez de Quirós nel 1606; egli battezzò l'atollo Conversion de San Pablo. Fu seguito da José Andía y Varela nel 1774. L'esploratore francese Louis Antoine de Bougainville ne prese possesso il 23 marzo 1768. A causa della sua forma, lo chiamò Isola dell'Arpa. In alcune mappe figura anche come Bow Island (Isola dell'Arco). Hao fu il primo atollo delle Isole Tuamotu che l'esploratore russo Fabian Gottlieb von Bellingshausen visitò nel 1820 a bordo delle navi Vostok e Mirni.
Il campo d'aviazione militare di Hao, ora noto come aeroporto di Hao, è stato trasferito alle autorità civili nel 2000. Questo aeroporto (codice IATA: HAO, codice ICAO: NTTO) serve molte delle più piccole isole orientali delle Tuamotu, le cui piste d'atterraggio sono troppo corte per i jet da e per Tahiti. Hao forma il comune di Hao (centro principale: Otepa), che comprende anche Ahunui (disabitata), Nengo Nengo, Manuhangi (disabitata) e Paraoa (disabitata). Al censimento del 2002, la popolazione totale dell'atollo era di 1613 abitanti.
Informazioni cortesemente fornite da Wikipedia.

In questa pagina vi presento l'immagine che Dellarole scattò alcuni secondi prima del secondo contatto, cioè quando comincia la totalità. In essa si osservano quattro luminosissimi grani di Baily (i due sopra ancora uniti), dal nome dell'astronomo inglese che li osservò e descrisse per primo nel 1836. Essi appaiono perchè il bordo del disco lunare è irregolare, essendo costellato di monti, vallate e crateri: quando disco solare e lunare coincidono, per qualche secondo il Sole filtra ancora attraverso le vallate, le quali appaiono a chi osserva dal nostro pianeta come vere e proprie "perle di luce". A seconda del punto d'osservazione della superficie terrestre dal quale si fotografa, essi si manifestano in posizioni diverse sul disco lunare. Durante le precedenti eclissi essi si videro così Egitto 2006 (fotografia di Marco Cosmacini), Zambia 2001 e Zambia 2001 (fotografie di Lucio Furlanetto).
Allo sparire dell'ultimissimo lembo solare si osserva l'anello di diamante, un anello infuocato attorno alla Luna formato dalla parte interna della corona solare. Infine, dopo qualche secondo, anche l'anello di diamante sparisce e l'eclisse è totale.

Per conoscere la tempistica del fenomeno, guardate la figura TSE2010globe1a.jpg (cortesia Fred Espenak/GSFC/NASA). La pagina completa presente nel sito della NASA è http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2010/TSE2010.html.

L'immagine è di 1000x648 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 3,7 MB di memoria, qui compressi a 15 KB. Cliccando l'immagine aprirete quella in alta definizione da 4027x2610 pixel, la quale ha una dimensione di 60,1 MB, qui compressi a 199 KB. L'originale è disponibile in archivio.

Telescopio rifrattore: Pentax 75 SDHF
Montatura per l'insegumento: Takahashi Teegul Skypatrol II
Digicam: Canon EOS 400D
Sofware di creazione: Digital Photo Professional
Rappresentazione colore: sRGB
Profondità: 24 bit; unità di risoluzione: 1
Sensibilità equivalente: 200 ISO
Tempo d'integrazione: 1/332 secondi
Compensazione esposizione: +0 passaggio
Programma esposizione: priorità tempi
Bilanciamento bianco: automatico
Risoluzione: 350x350 pixel
Immagine pubblicata su Spaceweather.com il 12/07/2010

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Copyright © 2010 di Lucio Furlanetto (testo) e Carlo Dellarole (immagine)
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Pagina caricata in rete: 11 luglio 2010; ultimo aggiornamento (3º): 14 luglio 2010