Nell'immagine di Venere realizzata dal socio Mauro Zorzenon di Strassoldo di Cervignano del Friuli (Ud), vediamo il nostro pianeta gemello durante
la sua congiunzione inferiore della primavera del 2001. Sembrerà strano, ma pure Mercurio e Venere (come si nota dall'immagine sopra) presentano le fasi
come la Luna !
Molte persone mi hanno scritto per chiedere chiarimento su tali fenomeni e, spessissimo, si sono meravigliati del fatto che in altre pagine del sito si
parlasse delle fasi dei due pianeti interni al nostro, del fatto che la Luna si "veda anche di giorno" (!?!), del fatto che le distanze reciproche tra i
vari pianeti cambino di parecchio durante le loro rivoluzioni attorno al Sole, ecc. Alcune domande lasciano francamente perplessi, ma ciò dimostra,
senz'ombra di dubbio, che realizzare siti dove si presentano i più disparati fenomeni astronomici sia necessario, come sia imperativo spiegare chiaramente
i fenomeni e mostrare prove inequivocabili della loro effettiva esistenza. Parrà incredibile ma, dall'esperienza maturata nelle conferenze o dalla lettura
dei mails giuntimi in questi anni, moltissime persone hanno visto immagini di oggetti astronomici esotici lontanissimi (quasar, ammassi di galassie, lenti
gravitazionali, ecc.), mentre non hanno mai visto Mercurio e Venere al telescopio, non sanno riconoscere Marte tra le stelle, oppure non notano le fasi
della Luna durante il giorno. Capirete, con ciò, il motivo che mi spinge a presentare in questo sito immagini, magari non spettacolari e -spesso- non
belle, ma che presentano un contenuto didattico.
In riferimento all'immagine sopra presentata, dato che si modifica continuamente la posizione del pianeta lungo la sua orbita di rivoluzione attorno al
Sole, la geometria tra il pianeta, la Terra e il Sole, varia con continuità e cambia la conseguente posizione relativa in cielo. Questo movimento cambia
pure l'inclinazione dell'angolo d'illuminazione del Sole (sulla superficie delle nuvole nel caso di Venere), mostrandoci le fasi del pianeta.
E' abbastanza facile riprendere Venere alla sua massima elongazione (orientale o occidentale), ma è estremamente difficile prendere immagini del pianeta
alle sue congiunzioni solari (inferiore o superiore). In questo specifico caso, Mauro è riuscito a prendere delle immagini digitali della sottile falce
venusiana impiegando la nuova videocamera digitale.
Nonostante il pianeta si trovasse a soli 8° di distanza angolare dal Sole e fosse mezzogiorno, la sua bravura gli ha permesso (dopo alcuni giorni di
prove) di ottenere un breve filmato dell'area di cielo comprensiva di Venere. La successiva sovrapposizione dei venti migliori frames (temporalmente
compresi in 20 secondi) dell'area inquadrata, hanno permesso di ottenere un'immagine abbastanza contrastata e di mostrarci lo spettacolo della sottile
falce venusiana alla congiunzione inferiore col Sole. Sono sono stati compositati con Astrostack e non è stata effettuata alcuna elaborazione.
Zorzenon mi ha scritto: "La maggior difficoltà è stata quella di centrare Venere nel piccolo campo del sensore e, soprattutto, eliminare i riflessi
dovuti alla grande vicinanza del Sole. Per quest'ultimo problema ho impiegato un lungo paraluce rivestito all'esterno con carta alluminio (per riflettere
il calore e minimizzare la turbolenza)."
Chi volesse approfondire la terminologia impiegata e volesse conoscere meglio le fasi dei pianeti, può leggere l'articolo del socio Giovanni Giusto,
dove si parla di: I pianeti, come cercarli.
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