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Rolando LIGUSTRI
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Sezione
Supernovae
Elliptical galaxy M61: 25 KB; click on the image to enlarge Supernova in M61 galaxy: 38 KB; click on the image to enlarge
Supernova 2006ov in M 61/NGC 4303 (SBbc)
Supernova di tipo: II
Magnitudine massima: 14,8 (con filtro C)
Scopritore: Koichi Itagaki (Japan)
Data scoperta: 24,86 novembre 2006
Ascensione retta: 12h 21m 55s,3; declinazione: +04° 29' 17"
Galassia catalogata anche come UGC7420 / PGC 40001 / MCG1-32-22 / IRAS 12194+0444 / VCC 508

Nell'immagine si vede la supernova 2006ov esplosa nella galassia spirale M 61 / NGC 4303 situata nella costellazione della Vergine (VIR-Virgo). La galassie viene descritta dal Dreyer come: vB, vL, vsbM*, biN; = M61 (very bright, very large, vsbM star, binuclear; = M61) e la si osserva da un angolo di vista quasi polare. Infatti si notano due bracci a spirale che s'avvolgono attorno al nucleo e, sempre nel piano equatoriale, le nubi di materia oscura (polveri e gas), oltre che le brillanti regioni HII (d'idrogeno ionizzato, quindi senza l'unico elettrone) e le (azzurre) regioni di formazione stellare. Essa ha un nucleo di piccola dimensione, ma di grande brillanza superficiale. Per maggiori informazioni si clicchi il link che rimanda alla pagina della galassia.

La galassia è abbastanza vicina alla coppia M 65-M 66, però si trova nella Vergine, a 17 gradi e mezzo a sud-ovest delle altre due. Essendo un oggetto Messier non è difficile trovarla, dato che si vede anche con strumenti modesti o con un ottimo binocolo; usando invece telescopi di grande apertura s'apprezzano appieno tutti i dettagli sommariamente descritti in precedenza.

Su uno dei bracci della spirale il giapponese Koichi Itagaki, in un'immagine presa alle 20:38 del 26 novembre 2006, scoprì un supernova (poi risultata di Tipo II) avente al momento della scoperta una magnitudine di 14,8 (con filtro C). La galassia era da poco emersa dalla congiunzione solare e in essa questa è addirittura la quinta supernova scoperta in circa un secolo.
Le precedenti supernovae furono:
1926A fu scoperta il 9 maggio 1926 all'AR di 12h 19,3m e alla declinazione di +04° 45' (epoca B1950), di magnitudine 14,0.
1961I fu scoperta il 3 giugno 1961 all'AR di 12h 19,3m e alla declinazione di +04° 45' (epoca B1950), di magnitudine 13,0.
1964F fu scoperta nel giugno 1964 all'AR di 12h 19,3m e alla declinazione di +04° 45' (epoca B1950), di magnitudine 14,0.
1999gn fu scoperta in un'immagine del 17,22 giugno 1999 (IAUC 7335) dall'astrofilo italiano Alessandro Dimai dell'associazione astrofili di Cortina il quale stava compiendo ricerche per il progetto CROSS alla ricerca proprio di supernovae dall'Osservatorio di Col Drusciè. Allora la stella aveva una magnitudine di 16,0, mentre il giorno seguente dall'osservatorio KAIT fu confermata e misurata una magnitudine di circa 15,5, perché si trovava ancora nella fase di salita della luminosità. La posizione della supernova era AR 12h 21m 57s,02 e declinazione +04°27' 45",6 (J2000,0), all'incirca 32" a est e 40" a sud del nucleo della galassia M 61. K. Ayani e H. Yamaoka determinarono che era di tipo II prendendo uno spettro wide-band (nell'intervallo 400-800 nm, con risoluzione di 0,6 nm), ottenuto col Bisei Astronomical Observatory (BAO) da 1,01 metri di diametro. La supernova esibiva un continuo blu con un esteso profilo H-alpha di tipo P-Cyg e un profilo H-beta in assorbimento. La velocità di espansione della supernova fu derivata essere di 5.300 km/s [vsnet-alert 3842]. La supernova raggiunse la quattordicesima magnitudine alla fine del dicembre 1999, con il seguente andamento: magnitudine 14,9 il 20 dicembre 1999, magnitudine 13,4 il 25 dicembre 1999 e magnitudine 16,0 il 1 gennaio 2000.

In internet è disponibile anche un'immagine italiana ad alta definizione.

Supernova 2006ov in M61 galaxy: 205 KB; click on the image to enlarge at 1689 x 1386 pixels

L'immagine qui sopra della SN2006ov fu presa da Luca Di Fabrizio col Telescopio Nazionale Galileo, situato alle Isole Canarie (Spagna), alle ore 01:16 TU/UT del 1 di dicembre del 2006. Utilizzò la camera ccd DOLORES, con pose di 80" (Blu), 40" (Visuale) e 40" (Infrarosso). Nel momento dell'esposizione il seeing era di 1,12 arcsec nella banda I. Ringrazio cortesemente l'autore dell'immagine e l'INAF per la gentile concessione.

L'immagine in alto a sinistra è da 380x312 pixel, a 256 toni di grigio, ed occupa 231,5 KB di memoria, qui compressi a 25 KB.
L'immagine in alto a destra è da 468x312 pixel, a 256 toni di grigio, ed occupa 765 KB di memoria, qui compressi a 38 KB. Cliccandola l'aprirete a 765x510 pixel.

Telescopio: Epsilon 250 mm di diametro; lunghezza focale: 850 mm
CCD: ST8Xe ABG
Tempo di integrazione: somma di 3 pose da 120 secondi in binning 2x2

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Pagina caricata in rete: 12 settembre 2007; ultimo aggiornamento (2º): 27 agosto 2011