In geologia è il processo di fusione e di assorbimento da parte di un magma di masse rocciose circostanti.
Il processo è di carattere termico e chimico: le rocce circostanti vengono infatti fuse ed entrano a far parte
della soluzione stessa del magma. Il fenomeno è essenzialmente endotermico e il magma cede calore senza però
raffreddarsi notevolmente in quanto la sottrazione di calore dovuta alla soluzione della roccia viene compensata
dal calore prodotto per segregazione di cristalli.
I fenomeni di assimilazione sono più frequenti per i magmi basaltici, che hanno temperature più elevate rispetto
ai magmi granitici.
Per assimilazione di rocce ignee a composizione granitica o di rocce sedimentarie arenacee, un magma basaltico può dare origine a rocce mesosiliciche come dioriti e andesiti. Nel caso di assimilazione di rocce alluminifere, come argilla e argilloscisti, il magma basaltico assorbe, generalmente, solo i componenti quarzosi e feldspatici; se l'assimilazione giunge a incorporare anche i componenti alluminiferi, nella roccia risultante saranno presenti minerali ad alto tenore di alluminio, come plagioclasi anortitici o minerali generalmente assenti nelle rocce ignee (per esempio cordierite).
Per assimilazione di rocce calcaree, dal magma si separeranno i silicati di calcio, oltre che di ferro e magnesio (per esempio pirosseni diopsidici), con conseguente impoverimento in silice; ne deriveranno rocce afeldspatoidi.
Nel caso di magma granitico il processo di assimilazione procede in modo diverso: infatti, poiché esso ha una temperatura inferiore a quella di fusione di rocce a composizione diversa, l'assimilazione non procederà per rifusione delle altre rocce, ma per scambio di sostanze (metasomatismo di contatto) che sarà attivo dove il magma è più ricco di sostanze volatili che favoriscono lo scambio di elementi e ioni. Dal punto di vista chimico il magma può cambiare notevolmente la sua composizione (in tal caso viene chiamato magma sintetico).