E' la scia di gas e polveri che si liberano dal nucleo
di una cometa al suo passaggio nei pressi
del Sole.
Ha sempre direzione opposta al Sole
e può svilupparsi per milioni di km (NdR: si sono misurate coda lunghe 500 milioni di km).
Solitamente si identificano due tipi di code cometarie: una rettilinea costituita da ioni
(coda di tipo 1) e l'altra, di forma arcuata,
costituita dalle polveri (coda di tipo 2).
NdR: c'è anche un terzo tipo di coda, detta
anticoda o coda di tipo 3, la quale si manifesta in casi geometrici particolari e solitamente
punta in direzione solare.
Dallo studio della cometa
Hale-Bopp si è scoperto che questi astri producono anche una o più code di sodio, visibili
solo mediante l'impiego di appositi filtri. La scoperta della prima coda di sodio è opera anche
di un'italiano, il dr. Gabriele Cremonese dell'Università di Padova. Tale annuncio venne fatto
nella Circolare IAUC 6631.
Definizione tratta dall'articolo "Centauri: killer in lista d'attesa?" di Claudio Elidoro, pubblicato su Nuovo Orione n° 117 - febbraio 2002. Ringraziamo l'autore e l'editore per la gentile concessione.
Un'altra definizione la trovate nel sito di Astrolink.