Le supernovae costituiscono lo stadio finale di stelle massive. Una stella si mantiene in
equilibrio grazie al fatto che la pressione verso l'esterno, generata dall'energia sviluppata
nella fusione di alcuni elementi chimici, bilancia la forza di gravità, che tende a comprimere
l'astro. Quando il combustibile per la fusione è esaurito, la stella collassa sotto il suo
stesso peso. Questo causa un incremento esplosivo della temperatura (stadio di supernova),
che comporta l'espulsione degli strati più esterni del materiale della stella originaria.
Rimane la regione centrale, che, a seconda della massa iniziale della stella, può diventare
una stella di neutroni (o
pulsar) oppure, se c'è la massa
sufficiente, un buco nero.
Una stella di neutroni ha le dimensioni
di una decina di chilometri e una massa di almeno 1,4 volte quella del Sole. Un cucchiaio da tè
di questo materiale peserebbe quanche miliardo di tonnellate! La gravità è così forte da
fondere insieme elettroni e protoni, trasformandoli in neutroni.
Le stelle di neutroni hanno un forte
campo magnetico: la rotazione della stella causa la generazione di un campo elettrico corotante
che accelera le particelle e causa l'emissione di radiazione elettromagnetica.
In genere, l'asse di rotazione non ha la stessa direzione del campo magnetico, per cui l'emissione
di radiazione avviene come in un faro. Quando la Terra passa nel "cono di luce", registra la
radiazione, che risulterà essere quindi pulsante (da cui il nome pulsar, che è l'abbreviazione di
pulsating star). La pulsar più
famosa è quella situata all'interno della Nebulosa Granchio, nella costellazione del Toro, risultato
di una supernova esplosa nel 1054.
Se la massa iniziale è sufficiente, la gravità può indurre un collasso così potente da generare
un oggetto capace di trattenere persino così potente da generare un oggetto capace di trattenere
persino la luce: un buco nero. In questo caso, l'astro morto può essere osservato indirettamente,
grazie agli effetti che la sua presenza genera nell'ambiente circostante.
Definizione tratta dall'articolo "La fascia dimenticata" di Luigi Foschini, pubblicato su Nuovo Orione n° 114 - novembre 2001. Ringraziamo l'autore e l'editore per la gentile concessione.