Indice dello stato termico di un corpo, ossia di ciò che si manifesta attraverso le sensazioni di caldo o di freddo.
Ciò che hanno in comune due corpi che, posti in contatto, non subiscono modificazioni fisiche (di volume, di forma, di stato di
aggregazione, eccetera).
Temperatura del mare
La radiazione solare è la principale fonte di riscaldamento dell'acqua del mare. Per la maggior
capacità termica dell'acqua rispetto a quella del suolo, la stessa quantità d'
energia termica, nel medesimo intervallo di tempo, produce un aumento
della temperatura dell'acqua della superficie pari a circa la metà di quello
delle regioni costiere limitrofe; tale quantità di calore si propaga nella massa d'acqua prevalentemente per convezione e viene trasferita in parte e lentamente all'atmosfera: mentre l'aria al di sopra delle aree continentali
subisce forti escursioni termiche, al di sopra degli oceani ha oscillazioni di temperatura parecchio inferiori. Le variazioni
termiche diurne dell'acqua oceanica superficiale sono molto lievi, dell'ordine di qualche decimo di grado, in condizione di mare calmo,
con minimi nelle prime ore del mattino e massimi nelle tarde ore pomeridiane; con mare agitato l'oscillazione diurna praticamente si
azzera. Più ampie sono le escursioni termiche annue, tra 6 e 10°C, con valori molto più elevati presso le zone costiere e inferiori
nella fascia circumequatoriale tra 15° nord e 15° sud di latitudine.
La temperatura superficiale degli oceani raggiunge i valori più elevati, superiori a 27°C, nell'emisfero boreale in corrispondenza
dell'equatore; leggermente inferiori sono i valori registrati nell'emisfero
australe. Tuttavia le temperature massime si trovano non in aperto oceano, ma in mari marginali (interni o grandi insenature), quali
il Mar Rosso (34°C), il Golfo Persico (35°C), il Golfo del Messico (32°C). Dalla fascia equatoriale la temperatura decresce verso i
poli proporzionalmente alla
latitudine, abbassandosi a circa -1,7°C nei mari subpolari. Con una salinità di 35 g/cm3, l'acqua del mare congela a -1,9°C;
il cambiamento di stato riduce l'effetto dell'abbassamento di temperatura e protegge la massa d'acqua da ulteriori raffreddamenti:
infatti, mentre si abbassa la temperatura dell'aria, la temperatura dell'acqua rimane costante al punto di congelamento e si ha solo
un ispessimento dello strato di ghiaccio.