Yaakov Borisovič Zel'dovič (1914-1987) fu un importante astrofisico sovietico, che si occupò inizialmente di fisica nucleare e in seguito, a partire dagli anni Cinquanta del ventesimo secolo, di cosmologia e fisica delle particelle elementari, divenendo un pioniere dell'investigazione teorica delle interazioni di particelle che si verificarono nel big bang, e dei calcoli della quantità di elio che esse dovrebbero aver prodotto (elio primordiale). Ogni teoria cosmologia attuale deve poter determinare l'esatta quantità di elio stabilita con questi studi, in pratica la quantità attuale misurata sperimentalmente meno l'elio prodotto nella fusione nucleare dell'idrogeno nelle stelle.
Zel'dovič nacque il 18 marzo 1914 a Minsk e studiò all'Università di Leningrado (oggi di nuovo San Pietroburgo), laureandosi nel 1931 (a soli 17 anni!) e trasferendosi poi all'Istituto di Chimica-Fisica (dell'Accademia delle Scienze Sovietica) di Mosca. Negli anni Trenta e Quaranta lavorò a progetti di ricerca sul comportamento di esplosivi convenzionali, dato che non ci si deve dimenticare che questo era un settore vitale per la sicurezza d'una potenza militare come quella sovietica, e che la Seconda Guerra Mondiale scoppiò il 1 settembre 1939 (ma i rapporti con vari paesi europei erano tesi già da alcuni anni). Con la scoperta della fissione nucleare nel 1938, Zel'dovič studiò anche questo settore e nel 1939 e 1940 pubblicò calcoli sulla reazione a catena implicata nella fissione dell'uranio (insieme a Yulvij Chariton, il "padre" della bomba atomica sovietica). Il suo contributo allo sforzo bellico gli valse il premio Stalin, un riconoscimento a suo tempo molto ambito, ma, a causa della sua profonda conoscenza del programma militare sovietico, non potè mai espatriare oltre la cortina di ferro, sorte ingrata toccata a tanti scienziati del blocco sovietico (come ad esempio a Sacharov). In seguito lavorò al progetto sovietico della bomba all'idrogeno, che l'URSS testò per primo.
Dopo la guerra Zel'dovič lavorò ancora sotto gli auspici dell'Accademia delle Scienze, divenendone membro corrispondente nel 1946 e membro effettivo nel 1958, poi per l'Istituto per le Ricerche Cosmiche, che a quel tempo faceva parte dell'Istituto di Ricerche Spaziali di Mosca. Divenne il più importante astrofisico sovietico e maestro per intere generazioni di scienziati. Fra i suoi importantissimi contributo di astrofisica e cosmologia si ricorda che fu tra i primi a suggerire che quasar e radiogalassie potessero trarre l'enorme energia che emettevano da dei buchi neri massicci al loro interno, che predisse l'esistenza di buchi neri sorgenti di raggi X in sistemi binari, che insieme a Aleksej Starobinskij dimostrò che i buchi neri rotanti irraggiano energia in conseguenza di effetti quantistici (anche se in un primo tempo non accettò la tesi che pure i buchi neri non ruotanti emettono la radiazione di Hawking).
Ipotizzata negli anni quaranta da George Gamow, la radiazione di fondo a microonde fu prevista quantitativamente nel 1964 da Zel'dovič poco prima della sua scoperta sperimentale da parte di Penzias e Wilson, ispirando molti articoli sull'argomento da parte di scienziati sovietici, paradossalmente del tutto ignorati in occidente per la quasi impossibilità degli articoli di passare attraverso la cortina di ferro creatasi durante la Guerra Fredda. Addirittura un articolo proponeva d'impiegare per la sua scoperta la grande antenna a microonde dei Bell Telephone Laboratories, proprio lo strumento che i due americani stavano cercando di "ripulire" da questo fastidioso "rumore di fondo"!!! E ai due americani, che facero la scoperta per puro caso senza nemmeno capire cos'avessero scoperto, fu assegnato il Premio Nobel per la Fisica 1978.
Nel 1972, insieme a Rašid Sunjaev, Zel'dovič predisse anche un'influenza degli ammassi di galassie sulla radiazione di fondo a microonde, utilizzabile quindi per indagarla e studiare così l'universo primordiale. Quest'influenza, chiamata in loro onore "effetto Sunjaev-Zel'dovič, fu scoperta solamente una ventina d'anni dopo e attualmente la si comincia ad impiegare per misurare il valore della "costante di Hubble".
Come commento personale aggiungo che ho il privilegio di possedere una copia del testo "Cosmologia e Universo" (in 2 volumi) scritto da Zel'dovič e Novicov, oltre a un altro testo.