BREVE STORIA DEL C.AS.T.

Il C.AS.T. - Circolo Astrofili Talmassons è un’associazione, apartitica e senza fini di lucro, formata da un folto gruppo di persone di ogni età ed estrazione sociale amanti della scienza dell’astronomia. Attualmente conta circa un centinaio di soci.
Nasce nel 1992 da un gruppo di nove appassionati che vuole dar vita ad un circolo di astrofili nella Bassa Friulana.
Inizia la grande avventura con la divulgazione di questa scienza in alcune scuole elementari di paesi limitrofi (Flambro, Flumignano, Castions di Strada) con la concomitanza fortunata di alcune eclissi lunari, aiutati, per quanto riguarda il materiale didattico, dall’Amministrazione del Comune di Talmassons.
Infatti lo scopo principale del C.AS.T. è diffondere lo studio e la cultura dell’astronomia, dato il suo valore formativo, essendo anche stimolo alla riflessione sul valore della vita e della conoscenza scientifica.

All’inizio del 1993 si avvia l’ufficializzazione del circolo; viene redatto lo statuto ed impostato un programma che si arricchisce, anno dopo anno, di nuove iniziative. Presso la sede, inizialmente la sala del circolo Bini di Flambro, ed in seguito un locale messo a disposizione da un privato a Talmassons, i soci più esperti affrontano gli argomenti legati alla materia tenendo lezioni per i soci alle prime armi.
Le prime conferenze per il pubblico, tenute dai soci, sono sempre accompagnate da fotografie, disegni e diapositive e quelle tenute per gli scolari sono ulteriormente differenziate per argomento e per classi d'età.

Successivamente ne vengono organizzate altre, chiamando pure famosi esperti in campo astronomico come relatori. Tra questi ricordiamo Steno Ferluga (titolare della cattedra di cosmologia all’Università degli Studi di Trieste e ex presidente del C.I.C.A.P.), Korado Korlevic (direttore del Public Observatory di Visnjan in Croazia, autore di articoli e relatore di fama ormai continentale nel campo dei corpi minori del Sistema Solare), Gabriele Cremonese (astronomo dell'Università di Padova e co-scopritore della coda di sodio neutro della cometa Hale-Bopp), Marco Fulle (ricercatore cometario all’Università di Trieste, il quale ha tenuto un meeting di approfondimento sulle tecniche osservative nell’ambito degli astrofili Alpe-Adria), Gabriele Vanin (Presidente dell'U.A.I.), Giannantonio Milani (responsabile della sezione comete dell'U.A.I.), Pietro Palladino (ingegnere e docente di illuminotecnica al Politecnico di Milano), Silvio Bruni (ingegnere che ha lavorato per quarant'anni alla Philips Lighting), Margherita Hack (docente di astronomia all'Università di Trieste ed ex Direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste) e Mauro Messerotti (ricercatore dell'Università di Trieste).

Alcuni soci del C.AS.T. durante i saluti di fine anno (natale 1996).

Un particolare, che francamente non era previsto inizialmente, è quello della rapida espansione del circolo. Dal 1994 si sono iscritti soci da una ventina di comuni diversi e, con queste aggiunte, si è ampliato il novero di competenze e specializzazioni sia scientifiche, che didattiche, che organizzative. Ed anche il nostro intervento viene richiesto da zone sempre più distanti dalla "casa madre". Abbiamo effettuato lezioni nelle scuole di Talmassons (4 volte), Nimis, Gonars, Latisana, Udine (5 volte), Mortegliano (2 volte), Rivignano, Bertiolo (2 volte), Palmanova e Majano , oltre che attività con circoli culturali o associazioni a Codroipo, Lignano, Aiello del Friuli, Trivignano Udinese, Coseano, Bertiolo, Teor, Latisana, Ronchis, Caorle (Ve), Palmanova, Bicinicco, Paluzza, Tarcento, Buttrio e Varmo.

Nel giugno 1996 è stata inaugurato la nuova sede sociale, sita nei locali delle ex scuole elementari di Flumignano, sempre nel comune di Talmassons, in occasione del meeting Alpe-Adria 1996.
Naturalmente, oltre a tutto ciò, c’è anche il lavoro di ricerca, di osservazione dei vari fenomeni celesti e l’uscita nelle piazze dei paesi della Bassa Friulana, con una sequenza di serate pubbliche dedicate all’approccio di questa scienza per tutti coloro che sono curiosi di provarlo, mediante l’osservazione telescopica con i mezzi dei soci.

E la piazza iniziale non poteva che essere quella della cittadina d’origine : infatti a Talmassons, nell’agosto del 1993, c’è stato il battesimo sul campo del C.AS.T., per quanto riguarda le serate pubbliche d’osservazione, in occasione delle "Lacrime di San Lorenzo". Con l’annuncio sulla stampa e con lo stand alla Festinpiazza 1993, in cui si sono mostrati foto-poster e diapositive, il risultato finale è stato molto buono per un gruppo appena nato. Inoltre almeno 380 persone si sono assiepate, in località San Antonio, per ammirare lo spettacolo delle meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi (le Lacrime di San Lorenzo).

Per molti di essi era la prima volta che osservavano il cielo con uno strumento ottico che non fosse un semplice binocolo e, nonostante la pioggia di meteore fosse stata meno fitta delle aspettative, si sono entusiasmati osservando gli altri corpi celesti, tra i quali la galassia di Andromeda, l’ammasso globulare M 13 nella costellazione di Ercole e gli anelli del pianeta Saturno. E’ stata veramente una notte stupenda per tutti noi.

Successivamente il circolo ha fatto il suo ingresso nell’associazione Alpe - Adria, della quale fanno parte i gruppi di astrofili friulani, della Croazia e della Slovenia. Periodicamente ci si ritrovava tutti insieme nella sede di uno dei circoli per discutere dei risultati osservativi ottenuti, delle manifestazioni svolte e delle migliorie apportate alle strumentazioni, in modo che possano servire anche agli altri.

Dal 1996 i meeting Alpe-Adria sono diventati annuali e il 23 giugno 1996 si è svolto a Talmassons (per la seconda volta), prolungandosi per l’intera giornata. Al mattino vengono lette le relazioni sull’attività svolta dai vari gruppi nell’arco dell’anno. Nel pomeriggio si sviluppano i temi astronomici più interessanti, puntando più al rapporto umano tra i vari astrofili e al portare esperienze e conoscenze ai partecipanti meno esperti. Lo scopo finale è quello di aumentare la partecipazione complessiva e la qualità del lavoro scientifico svolto da ogni astrofilo.

Con il tempo le serate osservative pubbliche del C.AS.T. sono aumentate, quasi sempre programmate in coincidenza con i fenomeni astronomici previsti dagli almanacchi, ed il seguito di appassionati si è ampliato. Da queste iniziative il passo alla promozione di un vero e proprio giro delle piazze della provincia, denominato "Tour Luna in piazza 1994" in concomitanza con il primo quarto di Luna, è stato breve.
Nel 1995 il tour è iniziato a Teor a marzo, toccando successivamente Codroipo, Bertiolo, Trivignano Udinese, Lonca di Codroipo, Pozzecco (con uno stand nella festa paesana), Talmassons, Latisana, Palmanova, Mortegliano e Gonars. Purtroppo il pessimo tempo ha costretto all’annullamento di ulteriori date, altrimenti si sarebbe potuto dire che il giro sarebbe diventato un vero e proprio tour de force.

Il ciclo del 1996 è iniziato il 29 marzo a Codroipo (supportato da tre passaggi radiofonici alla Rai, di cui uno alle 12.30 con titolo d’apertura e servizio di quasi tre minuti, un servizio televisivo a Rai Regione e Tele Friuli, passaggi su tutti i quotidiani regionali, alcune radio regionali e alcune riviste locali !). E’ proseguito il 24 maggio a Trivignano Udinese all’interno dei festeggiamenti della "Sagre dai Cais" (350 partecipanti), il 9 giugno a Cisterna di Coseano (per le scuole), il 21 giugno ad Aiello del Friuli (annullato per le nuvole), il 19 luglio a Ronchis (150 partecipanti).
Il 26 luglio a Lignano ci sono state 700-800 persone che hanno ammirato i pianeti al maxi schermo.
Il 10 agosto a Lonca di Codroipo si è svolta una manifestazione astronomica assieme al dottor Steno Ferluga ed al musicista Battiston (con 200 partecipanti). Dopo la mezzanotte del 10 agosto a Talmassons c’è stata la tradizionale notte delle Lacrime di San Lorenzo, cioè le Perseidi, molto suggestiva con quasi una settantina di meteore osservate, mentre il 18 ottobre è stata effettuata un’altra serata osservativa a Ronchis.

Una menzione particolare sulla nostra attività dobbiamo riservarla alle comete : nel 1996 la Hyakutake 2 ci ha riservato uno spettacolo a dir poco stupendo. La notte del 23-24 marzo 1996 rimarrà nei nostri pensieri per molti decenni ! Il risultato fotografico poi è stato molto positivo, permettendoci di realizzare una sequenza di diapositive e fotografie veramente bella, dagli inizi della sua osservazione a metà febbraio fino a pochi giorni prima del passaggio al perielio del 1 maggio 1996. La fotografia del 24 marzo 1996 è stata anche citata sulla rivista astronomica più importante del paese, l’Astronomia.

Per quanto riguarda le gite sociali, dopo il grande successo di quella ad Asiago del 1994, nel 1996 è stata effettuata il 25 aprile a Klagenfurt (in Austria) dove è stato visitato il locale planetario ed un castello della zona (vedi La Vita Cattolica del 18 maggio).

Tra il 11 e il 18 agosto è stato effettuato il campo estivo astronomico in montagna, riservato però ai soli soci più esperti, durante il quale ci sono state alcune visite all’Osservatorio di Cima Ekar, con interessanti scambi di opinioni con gli astronomi professionisti, in particolare con Gabriele Cremonese.
Durante le manifestazioni pubbliche abbiamo cercato di far conoscere meglio, sia attraverso i nostri strumenti che parlandone, il nostro satellite naturale, la Luna, studiata ed osservata da millenni, ma che cela ancora molti misteri.

Oltre al corpo più luminoso della notte, si sono osservati altri astri : l’immenso Giove, che ha portato per mesi nel 1994 le cicatrici del tremendo impatto della cometa Shoemaker-Levy 9 (come ampiamente documentato dai soci della sezione pianeti), Marte e Venere, tutti ben visibili.
Si è osservato Saturno, specialmente con la sua splendida configurazione del 1995-1996 priva di anelli, dato che il nostro piano visuale ha intersecato il piano dei suoi anelli.

Ma anche la Luna (ricordiamo il L.T.P. scoperto da Giusto), Marte, Mercurio, Venere e Urano sono stati osservati e fotografati, come pure varie comete, tra le quali Shoemaker-Levy 9, Hyakutake 2, Hale-Bopp, Hartley, Tempel-Tuttle, Taylor, Harrington-Abell, Linear, Meuner-Dupoy, Jager, Williams, Tempel 2. Prima si formasse il circolo si sono osservate anche Kohoutek, West, Halley, Liller.
Molto tempo osservativo è stato dedicato agli oggetti del cielo profondo, dalle galassie (come M 31 in Andromeda, M33 nel Triangolo, M 51, M 63, M 81, M 87, M 82) agli ammassi aperti (soprattutto Pleiadi, Iadi, Presepae, Acca e Chi Persei), dagli ammassi globulari (M 13, M 15, M4, M 92, ecc.) alle stelle doppie (visuali, ovviamente, come beta Lyrae), agli sciami meteorici (primi fra tutti quelli delle Perseidi e delle Leonidi, ma anche Orionidi, Tauridi, Geminidi, Liridi, Gamma Draconidi, Alfa Aurigidi, ecc.).

Come accennato poc'anzi, un ulteriore motivo di soddisfazione è stata la menzione dell'immagine della cometa Hyakutake, ripresa da Giuliano Degano nel marzo 1996, da parte della rivista l'Astronomia. Dopo le singole pubblicazioni d'immagini da parte dei soci prima della loro iscrizione nel C.AS.T., questa è stata una "gloria" che ci è bastata per quasi sei mesi. In seguito però, la pubblicazione su quasi tutte le riviste astronomiche nazionali, ha invogliato i soci a cercare sempre di più la perfezione nei loro lavori. Ad oggi ci sono state pubblicate immagini da l'Astronomia, Nuovo Orione, Il Cielo e Coelum (l'ultima nata). Complessivamente dovrebbero assommare a circa un centinaio d'immagini ! E vari soci hanno avuto l'onore: il Presidente Rolando Ligustri, Paolo Beltrame, Marco Cosmacini e Marzia Muradore, Mauro Zorzenon. Ma il lavoro anche di Francesco Scarpa, Giuliano Degano, Giovanni Giusto (già ricordato scopritore nel 1996 di un fenomeno LTP), Mauro Narduzzi, Stefano Codutti e gli altri non tarderà a essere messo in luce. Molte immagini vengono pubblicate anche ad un socio di fuori regione, Fabrizio Marchi, ma egli è, oltre che Presidente del Circolo Astrofili Trevigiani, redattore della rivistra astronomica Coelum.

Unico cruccio è la non avvenuta pubblicazione sulla rivista Astronomia U.A.I., sopperita dall'inserimento nella pagina web del sito astronomico della stessa U.A.I. - Unione Astrofili Italiani.

Dell'U.A.I., dalla primavera del 1997, siamo anche ufficialmente i responsabili territoriali per la Bassa Friulana e il nostro attuale presidente, Rolando Ligustri, cura per loro la pagina web delle comete. (NdR: anche Marco Cosmacini cura una pagina dell'U.A.I.: quella Deep Sky)
Insieme all'U.A.I. abbiamo organizzato la "Notte della Cometa", nell'aprile 1997, tenendo ben 11 manifestazioni con soggetto la cometa Hale-Bopp. Un risultato eccezionale, secondo in Italia solamente alle 15 manifestazione del Circolo Astrofili Catanese (decisamente più vecchio e grande del nostro).
Comunque le 7 manifestazioni in contemporanea, tenute la notte del 5 aprile 1997 in due regioni diverse (Friuli-Venezia Giulia e Veneto), sono senz'altro un record. A tal proposito si veda nel sito le apposite pagine.

In seguito la collaborazione con l'U.A.I. su scala nazionale si è concretizzata organizzando a Talmassons, per la Bassa Friulana, la "Notte della Luna Rossa" il 16 settembre 1997, in concomitanza con l'eclisse lunare totale. Anche quella serata è stata molto positiva, denotando sempre di più il grande interesse per l'astronomia. Di seguito si sono tenute: "L'Italia guarda la Luna" (il 28 novembre 1998) e "L'Italia sulla Luna" (il 20 luglio 1999 in occasione del 30° anniversario del primo sbarco sulla Luna dell'Apollo 11).

Ma forse il "prestigio" maggiore, l'abbiamo ottenuto organizzando assieme al Comune di Talmassons ed al Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, il convegno di Villa Manin del 15 novembre 1997.
In quella prestigiosa sede alcuni dei relatori sopra citati, e si veda a tal proposito l'apposita pagina nel sito, hanno esposto i perché è stata promulgata la legge regionale del Veneto n° 22/1997 e perché si debba progettare le illuminazioni pubbliche in una nuova maniera, maggiormente consona alle moderne esigenze di minore invasività monumentale e paesaggistica, maggiore razionalizzazione delle risorse pubbliche e private. Senza rinunciare alla adeguata illuminazione, sancita pure dalle leggi, e possibilmente curando maggiormente l'aspetto ecologico.
I dati menzionati, ed i risultati raggiunti in talune parti del nostro pianeta, fanno ben sperare.
Per la buona riuscita dell'evento, al quale hanno partecipato decine di professionisti progettisti, amministratori e tecnici comunali, oltre che responsabili dell'impiantistica di grandi aziende, è stata fondamentale la collaborazione con la signorina Moira Michelutti, coordinatrice del P.I.C., al quale va il nostro ringraziamento, assieme all'Amministrazione di Talmassons.

Un'altra data, importante soprattutto per chi vi sta scrivendo, ha segnato il 1997: il 4 giugno è stato attivato il nostro sito internet, dal quale state leggendo queste righe. Dal settembre seguente il materiale iconografico è decisamente interessante e, mano a mano che i mesi passano l'importanza del sito aumenta. Dal 15 gennaio 1999 abbiamo cambiato il provider, ora è nel Lazio, per grossi problemi col precedente. Da aprile 1999 esso è stato completamente rifatto, migliorando la grafica e ristrutturando le directory dei files.
Spero possa piacervi sempre di più, considerando che attualmente consta complessivamente di oltre 1.700 files ed occupa oltre 33 MByte; è diviso in tre blocchi: castfvg.it, tripod.de e geocities.

Analizzando nei particolari il ciclo 1997 dei Luna in Piazza, esso è iniziato più tardi del solito perchè tutte le serate dei primi quattro mesi del 1997 sono state dedicate alla cometa Hale-Bopp e agli altri fenomeni astronomici.
La prima serata nelle piazze è saltata a causa del maltempo, mentre è splendidamente andata in porto la seconda a Lignano Sabbiadoro (Ud). In quell’occasione almeno un migliaio di persone hanno potuto ammirare nell’oculare dei nove telescopi forniti dal nostro circolo; il decimo è stato impiegato assieme alla telecamera c.c.d. per acquisire le immagini da proiettare sul maxi schermo.
Novità di quest’anno, oltre a tutte le migliorie intervenute nella strumentazione e negli accessori degli strumenti, è stato l’utilizzo di un potente computer per mostrare le immagini d'archivio, con la possibilità di elaborare le stesse e mostrare quindi un numero maggiore di dettagli di quelli visibili in un primo momento. L’esperimento, assieme alla presentazione in anteprima del sito internet del C.AS.T., è decisamente piaciuto al pubblico.

Dopo la lezione con le diapositive del 6 agosto, svoltasi all'aperto nel centro storico della città, la seconda serata dei Luna in Piazza si è svolta a Caorle (Ve), nel giardino delle scuole. Qui si è utilizzata l’esperienza maturata a Lignano per gestire una manifestazione di grosse dimensioni, che ha avuto nella Luna il principale "mattatore" e in Giove e Saturno i suoi degni eredi "temporali". Durante la serata al maxi schermo si è visto Giove con tre bande e la grande macchia rossa, fatto notevole se realizzato con ottima attrezzatura, ma sempre con un proiettore di tipo commerciale e non astronomico ! Durante la serata si sono proiettate oltre 200 diapositive sullo schermo gigante e si sono osservate anche parecchie meteore. L’area antistante lo schermo era stipata di almeno duecento persone; è stata un’esperienza fantastica.

La terza serata della stagione si è svolta il 16 agosto a Castions di Strada, con un’ospite d’eccezione : la dottoressa Margherita Hack (ex direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste), la quale ha tenuto una lezione di un’ora prima delle nostre osservazioni. Oltre ai telescopi utilizzati, si è anche svolta sotto un tendone e impiegando computer, cd-rom e un proiettore d’immagini, una seconda lezione didattica sulle fotografie astronomiche d’archivio. E’ stato mostrato il Sistema Solare, con tutti i pianeti, i loro satelliti, molte comete, asteroidi e altro, oltre a moltissime immagini della missione Pathfinder, in quei giorni al culmine della propria attività.

Un buon successo hanno avuto anche nel '97 le Perseidi, con la serata del 12 agosto a Talmassons dedicata alle Lacrime di San Lorenzo (oltre che alla Luna, Giove, Saturno e altro). Nonostante la Luna (bella da vedere, ma micidiale per le deboli meteore) disturbasse non poco le oservazioni, il bottino della serata è stato buono : oltre 150 meteore osservate durante la notte, ma per i fini statistici ne sono state catalogate 137.
Durante agosto si è svolta un’altra serata osservativa, tenuta dal Presidente Ligustri con Giusto, ma dedicata ad gruppo di persone privato.

La sera del 16 settembre si è tenuta la Notte della Luna Rossa, in concomitanza con l'eclisse totale di Luna; ai presenti si è data la possibilità d'ammirare pure Giove, Saturno e moltissimi oggetti deboli visibili durante la fase di totalità dell'eclisse (molto scura).
Il 19 settembre si è svolto il primo Luna in Piazza a San Giorgio di Nogaro, presso la chiesetta di Porto Nogaro. Oltre all'osservazione con i telescopi dei soci, Giovanni ha commentato più di 200 diapositive per il folto pubblico e Lucio ha illustrato al computer la banca dati d'immagini astronomiche (effettuando elaborazioni d'immagini e commentandole teoricamente).

Sorte ancora migliore è toccata alla cometa Hale-Bopp, la quale si è rivelata come una delle comete più luminose di ogni tempo e si è resa visibile per oltre sei mesi ad occhio nudo (nel nostro emisfero, perchè nell’emisfero australe essa rimarrà visibile almeno fino a agosto). Il lavoro della sezione preposta si è concentrato sulla Hale-Bopp, che è, stato senz’ombra di dubbio l’evento principale della prima metà del 1997.

Sembrava eccezionale evidenziare (fin dall’inizio di agosto del 1996) ben sette-otto getti di gas che venivano espulsi dal nucleo della cometa. Invece il lavoro è proseguito per tutta la seconda parte del 1996 e la prima metà del 1997 ha portato immagini fotografiche, c.c.d. e con i filtri interferenziali veramente stupende !
Nella prima metà del 1997 si è svolta la parte più importante della ricerca su questa cometa, con osservazioni svolte dai monti Matajur, Jonaz, Pratt e altri (addirittura in Croazia). I risultati sono stati ottimi: sono state riprese diapositive e immagini c.c.d. comparabili come qualità con quelle dei principali gruppi osservativi italiani e addirittura alcune immagini sono state inserite nel sito Encke del Jet Propulsion Laboratory della N.A.S.A. (di Paolo Beltrame e di Marco Cosmacini) ed altre nel cd-rom della rivista Il Cielo (di Marco Cosmacini).

Il presidente Ligustri ha invece lavorato con il c.c.d e i filtri interferenziali centrati nella banda dell’H2O+, effettuando misure quantitative sulla sua emissione. A quanto ci risulti, solamente Hermann Mikuz, il bravissimo professionista sloveno ora pure dipendente dell'Osservatorio Astronomico di Lubiana, ha seguito la cometa con tale tecnica oltre ad un altro astrofilo europeo. La differenza qualitativa tra il suo ed il nostro lavoro è ancora abissale, ma intanto abbiamo iniziato ad utilizzare una metodologia che nel futuro adopereremo sempre di più, in aggiunta ai nuovi filtri U, B, V, R, I comprati nel 1999. Tutto ciò ha dato ai membri del circolo grandissima soddisfazione e la voglia di continuare su questa strada aumenta sempre più, anche se i sacrifici, di ogni tipo, saranno sempre maggiori e compatibilmente con le nostre piccole risorse finanziarie.

Il 1998 è iniziato con il ciclo di lezioni interne, a completamento delle serate effettuate alla fine del 1997. I soci più "esperti" hanno illustrato i loro settori di specializzazione o di ricerca, mediante l'ultilizzazione di diapositive, fotografie, grafici e tabelle. Mediante il computer portatile del presidente Ligustri si sono anche effettuate simulazioni delle procedure. L'iniziativa verrà ripetuta alla fine di quasi tutti gli anni, nel momento in cui il cielo è spesso nuvoloso (come a novembre).

Astronomicamente si è aperto con l'occultazione della stella Aldebaran operata dalla Luna, la cui immagine la trovate nella sezione lunare, seguito dallo studio dei radianti meteorici primaverili e dalla ripresa di vari fenomeni astronomici della prima metà dell'anno (nebulose, ammassi, comete e supernovae insieme all'atlante di galassie).

Le conferenze sono iniziate con la serata della professoressa Margherita Hack, tenuta a Caorle (Ve) il 17 aprile. Grande affluenza di pubblico (almeno 200 - 250 persone) e grande interesse ha suscitato la serata con l'ex direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste; alla fine ci sono stati oltre 90 minuti di domande, incentrate sui risultati della moderna astronomia fatta dai satelliti e dai nuovi super telescopi terrestri.
Un'altra conferenza della professoressa Hack si è tenuta a Talmassons il 17 luglio con ancora, se possibile, maggiore successo: hanno partecipato oltre quattrocentocinquanta persone, stipate sia dentro che fuori il polifunzionale. Il resoconto della serata è stato videoregistrato, mentre un estratto della stessa viene proposto nella sezione delle conferenze.
Una serata ibrida (conferenza più osservazione ai telescopi) si è tenuta il 2 agosto sul lago dei Tre Comuni (a Trasaghis), con la conferenza del dottor Mauro Messerotti dell'università di Trieste e la successiva visione della luna, delle stelle e delle galassie.

I Luna in piazza dell'anno sono iniziati il 9 maggio, con una serata a Talmassons, proseguendo a luglio con Lignano Sabbiadoro (con la serata tecnologicamente più completa) e Muzzana del Turgnano, Tarcento ad agosto; le altre sono state annullate per il maltempo. Un evento eccezionale per tutti noi ha caratterizzato invece la serata dedicata alle stelle cadenti del 12 agosto: il luminosissimo bolide che ha attraversato il nostro cielo è stato visto da mezza Italia ma solamente in Friuli è transitato allo zenith, permettendoci di effettuare una stima molto precisa delle sue caratteristiche visuali. Il rapporto inviato all'UAI lo trovate nella sezione dei bolidi. Questo fenomeno, senz'altro di minore interesse astronomico rispetto all'esplosione di una supernova o al transito di una cometa luminosa, ha però lasciato a bocca aperta tutti, noi compresi (compresi i soci più anziani che osservano il cielo da un trentennio !). Magari si potesse riosservare anche negli anni seguenti; due altri molto luminosi sono stati osservati la notte del 18 novembre, ma la loro luminosità è stata parecchio inferiore (anche se fuori dal comune).
L'ultima serata pubblica dell'anno si è tenuta a Villa Manin di Passariano il 28 novembre, con "l'Italia guarda la Luna", organizzata assieme all'Unione Astronomica Italiana e a Legambiente. Sul prato della villa dell'ultimo doge veneziano abbiamo mostrato ad un nutrito pubblico, inconsueto per una serata così fredda, la Luna e gli astri autunnali, sempre difficili da mostrare proprio per il tempo inclemente e freddo che contraddistingue il periodo.

Gli incontri didattici si sono tenuti a Paluzza e Palmanova (con 150 persone), anche se in ogni Luna in Piazza abbiamo esposto brevi disanime sui vari fenomeni che il pubblico desiderava approfondire, dopo la visione delle diapositive o durante le serate col computer.

Degno di nota è il fatto che, durante la serata del 12-13 agosto, abbiamo partecipato alla trasmissione radiofonica di Rai Stereo Notte dedicata all'evento, fatto ripetutosi la notte del 28 novembre. Durante l'anno il numero degli articoli dei quotidiani e della stampa, come pure i servizi su Rai Regione e le radio locali, dedicatici è notevolmente salito, sintomatico dell'aumento d'interesse riguardo l'astronomia. Ma, ci si conceda un piccolo peccato di presunzione, forse anche dovuto al nostro lavoro ed ai primi risultati che sono stati raggiunti, al fatto che ci siamo inseriti nel novero delle associazioni che "incidono" culturalmente sul pubblico. I mille visitatori nell'anno, del nostro sito internet, dimostrano che siamo entrati stabilmente nel panorama culturale della regione (e forse non solo regionale).

L'obiettivo dell’osservatorio a Talmassons ora non è più solamente nostro, dato che l’intera comunità ne partecipa moralmente. L’Amministrazione Comunale ci ha aiutato in tutti i sensi, agevolando e velocizzando l’iter quando più possibile. Dopo la variazione di destinazione d'uso dell'area interessata, ci rimaneva (solamente) da consegnare il progetto dell'Osservatorio. Ma la burocrazia imperversa e, nonostante tutto, ci sono occorsi ben cinque anni per completare la pratica amministrativa, le perizie (geologiche, sanitarie, amministrative).
Solamente all'inizio della primavera del 2000 l'impresa è riuscita a posare la "prima pietra". I lavori sono andati avanti abbastanza speditamente, ma i ritardi nella consegna del nuovo telescopio e quelli nella realizzazione della cupola (che non dimentichiamo è di 4 m di diametro), oltre la cronica mancanza di fondi per un'associazione non-profit, hanno inevitabilmente fatto slittare, mese dopo mese, il termine dell'inaugurazione, facendoci andare in crisi il presidente !

Disporre di un osservatorio servirà pure a stimolare nuove iniziative che gli strumenti privati dei soci, da soli, non possono permettere. Servirà pure ad ampliare l’attività divulgativa, permettendo l’osservazione, ai curiosi dell’astronomia, anche nei mesi invernali, quando la manifestazione Luna in piazza non è proponibile.
Inoltre diverrebbe un punto di ritrovo importante per tutti coloro che desiderano, nel tempo libero, dedicarsi ad una nuova attività. La Bassa Friulana è l’unica parte della regione, non montana, che è scoperta in fatto di osservatori astronomici. Infatti quelli attivi sono siti a Remanzacco, Farra d’Isonzo, Roveredo in Piano, Montereale Valcellina (e Trieste per l’Università).

La fine del 1997 ci ha consegnato anche la decisione del Direttivo dell'Associazione di provvedere a sostituire il Newton da 300 mm. con un altro telescopio riflettore da 350 mm., più moderno. Il salto di qualità atteso, non dovuto solamente alla maggiore apertura, sarà molto grande.
Oltre a ciò la strumentazione personale e privata di molti soci veramente imponente, in quanto dispongono di telescopi da 30 cm. di diametro, con tre sensori C.C.D., oltre ai Dobson da 50 e 20 cm di diametro, a vari riflettori da 25 e 20 cm, rifrattori da 156 e 102 mm di diametro, ed a tutti gli altri strumenti e accessori che sarebbe troppo lungo da elencare.

I singoli soci, utilizzano anche altri siti, maggiormente accessibili durante la settimana: il principale è quello di S. Antonio a Talmassons, da dove si effettuano la maggior parte delle osservazioni. Ma si osservano gli astri anche da Titiano di Latisana (molto buono), da Brazzacco (buono) e altri ancora.
Inoltre, quando desideriamo immagini eccezionali durante i noviluni particolarmente sereni, ci si reca sul monte Matajur (sul piazzale antistante il rifugio a 1360 m. s.l.m.) oppure sul Monte Ionaz (a circa 1000 m. s.l.m.). Questo però non ferma la continua ricerca di nuovi siti osservativi o il contattare nuovi simpatizzanti, residenti anche in zone montane, che possano magari supportare i campi astronomici organizzati in estate o ampliare il raggio d’azione del C.AS.T.

Ogni socio dedica all’astronomia tutto il tempo libero che può, spesso viene coinvolta l’intera famiglia e addirittura persino i figli piccoli danno il loro contributo. L’impegno materiale e finanziario ha permesso inizialmente l’acquisto e il potenziamento di un telescopio Newton da 300 mm di diametro a f/6, sostituito nel 2000 da un 350 mm.
C’è stato un notevole lavoro di miglioramento e perfezionamento dello strumento da parte dei soci più abili nella meccanica e nell’ottica, che portato la macchina a buone prestazioni, almeno teoriche, dato che senza sede fissa non è ancora stato installato. All’inizio del 1996 è stato inoltre acquistato anche un telescopio rifrattore acromatico da 150 mm. di diametro, che ha già dato buona prova di se ed è stata comprata in Gran Bretagna una telecamera C.C.D. della Astrovid per proiettare su maxi schermo gli astri inquadrati al telescopio.

Notevole è pure il parco computer (soprattutto con la macchina multimediale del segretario impegata in ogni conferenza o grossa manifestazione) ed il materiale didattico disponibile, comprendente oltre 600 diapositive, oltre un migliaio di diapositive, programmi astronomici e di elaborazione grafica, decine di CD-Rom astronomici, astronautici e didattico - scientifici in generale e vari photo-cd con le migliori diapositive del circolo ivi digitalizzate.


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Il Direttivo del C.AS.T. 2002-2004
Il decennale del CAST di Stefano Codutti
Il Direttivo del C.AS.T. 2005-2007
Il quindicesimo anniversario del CAST di Stefano Codutti
Il Direttivo del C.AS.T. 2008-2010
Il Direttivo del C.AS.T. 2008-2010 (dopo il 13 ottobre 2010)
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Ultimo aggiornamento: 10 settembre 2017