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Sulle Tracce di Galileo a Padova
(2 novembre 2000)

(I numeri tra parentesi si riferiscono a note scientifiche poste in fondo al comunicato)

L'Unione Astrofili Italiani (UAI), come fa ormai da diversi anni (ricordiamo, fra l'altro, le manifestazioni La Notte della Cometa, il 5 aprile 1997, per la Hale-Bopp, La Notte della Luna Rossa, il 16 settembre 1997, per l'eclisse totale di Luna, La Notte delle stelle cadenti, il 12 agosto 1998, per l'osservazione delle Perseidi, L'Italia guarda la Luna, il 20 luglio 1999, per celebrare il trentennale dello sbarco sulla Luna, La danza dei pianeti il 6 febbraio 2000, per la congiunzione Luna-Marte-Giove-Saturno), organizza un'altra grande manifestazione pubblica nazionale di osservazione del cielo.

Quest'anno, complice il tanto atteso ritorno dei pianeti Giove e Saturno in ottime condizioni di visibilità, l'appuntamento è fissato per sabato 4 novembre ed è intitolato "Sulle tracce di Galileo".

Le Delegazioni e le associazioni aderenti all'UAI faranno osservare a migliaia di persone in tutta la penisola gli stessi corpi celesti che furono per primi oggetto dell'indagine telescopica del grande scienziato: innanzitutto la Luna, che quella sera sarà al primo quarto e quindi in ottime condizioni di visibilità.
Poi il magnifico Giove, con le sue Lune scoperte da Galileo e dedicate alla casa dei Medici, Saturno, Venere, le Pleiadi (1*), le Iadi (2*), con la vicina stella Aldebaran (3*), e M 42, tutti oggetto dell'indagine galileiana.

Nel Veneto, luogo materiale delle osservazioni galileiane, le associazioni venete, con il patrocinio del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Padova e dell'Osservatorio di Padova, organizzeranno un unico, grande appuntamento, a partire dalle ore 19, portando in piazza una cinquantina di telescopi a Prato della Valle a Padova, a 500 m da dove Galileo effettuò le sue storiche scoperte (in Borgo dei Vignali, ora via Galilei), invitando la cittadinanza a osservare queste meraviglie celesti e cogliendo anche l'occasione per richiamare l'attenzione sull'applicazione della legge regionale 22 sull'inquinamento luminoso (e invitando quindi la municipalità allo spegnimento perlomeno parziale delle luci).

Gabriele Vanin

Nota del webmaster: anche la nostra associazione ha organizzato due postazioni. La prima si trova a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Ud), nel piazzale antistante la residenza estiva dell'ultimo Doge della Serenissima, mentre la seconda è nel giardino antistante il Museo della Contatidinanza del Castello di Udine, in pieno centro ma sulla collina. L'orario d'inizio è fissato per le ore 20.30.

Per ulteriori notizie sulle tecniche di osservazione dei pianeti vi segnaliamo il sito della sezione pianeti della UAI (Unione Astrofili Italiani): http://www.uai.it/sez_pia/index.htm.

NOTE SCIENTIFICHE

1*) Le Pleiadi (vedi mappa) sono un esempio di quei gruppi di stelle denominati "ammassi aperti".
Sono note anche con la sigla M45, dal catalogo dell'astronomo francese Messier. La loro distanza è di poco inferiore ai 400 anni luce. Il gruppo comprende circa 400 stelle, ma ad occhio nudo se ne vedono di solito 7. A nove stelle dell'ammasso è stato attribuito un nome proprio: Alcione, Asterope, Celeno, Elettra, Maia, Merope, Taigete, Atlante e Pleione.
I nomi hanno origine dalla mitologia greca, ma alcuni di essi furono aggiunti in epoca moderna, nel XVI secolo, dopo le prime osservazioni telescopiche che consentirono per la prima volta di scorgere anche le stelle non visibili ad occhio nudo.

2*) Le Iadi sono un altro ammasso aperto, distante circa 150 anni luce.

3*) Aldebaran si trova ad un vertice della "V" formata dalle Iadi, ma non ne fa parte, essendo in realtà assai più vicina, circa 65 anni luce. Si tratta di una stella gigante rossa, almeno 100 volte più luminosa del Sole.


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