L'oggetto C/2012 S1 (ISON), di magnitudine CCD 18,8, fu scoperto il 21,06 settembre 2012 TU dai due astrofili russi Vitali Nevski (Vitebsk, Bielorussia) e Artyom Novichonok (Kondopoga, Russia) dell'osservatorio amatoriale International Scientific Optical Network (ISON). L'ISON è una rete di telescopi della quale fa parte anche il Santel da 40 cm di diametro (a f/3) che permise la scoperta. Esso si trova presso Kislovodsk in Russia, un paese situato a nord del Caucaso e poco lontano dal confine con la Georgia. I due astrofili russi immediatamente segnalarono la scoperta all'MPC, la quale fu confermata il 22 settembre e il 24 settembre 2012 fu diramata la circolare Cbet nr. 3238, ove si specificó la natura cometaria dell'oggetto, in quanto si evidenziava una chioma diffusa tutt'intorno al nucleo.
La cometa potrebbe essere un nuovo arrivo che giunge dalla Nube di Oort, il che potrebbe significare che è il suo primo incontro con il Sole o comunque uno dei primi. Non avendo avuto precedenti contatti storici con questa cometa, non si sa quale sia la sua struttura di polveri e ghiacci, per cui non si sa se sia mai stata sottoposta agli stress termici e gravitazionali di un incontro ravvicinato con la nostra stella. Questo lascia tutti gli astrofisici e astrofili col fiato sospeso: essa riuscirà a sopportare l'incontro ravvicinato col Sole nel prossimo novembre? Essa riemergerà ancora integra dopo il perielio? A queste domande non si sa ancora dare risposta, per cui non si sa quanto essa sarà luminosa, anche se nei primi tre mesi d'osservazioni essa prosegue il suo avvcinamento e il costante aumento di luminosità farebbe pensare a una magnitudine molto elevata verso la l'autunno 2013.
La cometa si trova ancora a oltre 5,5 unità astronomiche dal Sole, approssimativamente all'altezza dell'orbita di Giove, quindi ancora molto lontana dalla nostra stella, e la sua magnitudine approssimativamente è la sedicesima. Questa cometa dovrebbe transitare al perielio il 28 novembre 2013, passando a soli 0,012 UA (1,8 milioni di km) dalla superficie solare. Essa è quindi una delle comete sungrazer, ma facendo così temere che possa letteralmente disintegrarsi a causa del passaggio ravvicinato alla cromosfera solare, come è accaduto varie volte negli ultimi anni. Se essa sopravviverà al passaggio ravvicinato con il Sole, il 26 dicembre 2013 transiterà alla minima distanza dalla Terra, a circa 60 milioni di km.
Rolando Ligustri fotografò buovamente la cometa la notte del 2 febbraio 2013. Stavolta utilizzò il telescopio IT21 da 45 cm in remoto dal Nuovo Messico (Stati Uniti d'America). La cometa è ancora molto luminosa, vista la sua grande distanza dal Sole, e la sua chioma è piccola, tondeggiante, ma ben evidente. In questa ripresa digitale si nota la piccola galassia a spirale LEDA 90774. Nell'espansione di 3'x3' in basso a destra, per mostrare meglio la cometa Ligustri ha cancellato la stella ad essa adiacente.
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