logo 06/11/2007
Dalle 20:44 T.U.
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Comete
Comet 17P / Holmes: 99 KB; click on the image to enlarge
Cometa 17P / Holmes
La cometa Holmes è visibile ad occhio nudo!

Nuova inquadratura dell'astro del momento, sempre più incredibile con la sua gigantesca chioma che continua ad espandersi! La sera del 6 novembre 2007 l'infaticabile Rolando Ligustri lo ha nuovamente inquadrato, mostrandoci la cometa 17P / Holmes a piccolo campo mediante la strumentazione dell'osservatorio astronomico di Talmassons. Ormai la sua chioma è così vasta che non viene più inquadrata tutta in un'unica posa...
La chioma non appare fortemente verdastra e con le azzurre code di ioni della cometa, in quanto non è stata ripresa con una digicam. La differenza dei colori, se un'immagine viene presa con una digicam commerciale o con un sistema telescopio+ccd al quale sono interposti filtri come i nostri, ne cambia vistosamente il colore finale. Qui sembra di un colore verdastro-grigiastro. Nella parte interna più luminosa si vede il brillante falso nucleo, la parte più densa della chioma che ha all'interno il vero nucleo cometario, con nei pressi (appena in basso a destra) la parte più densa della chioma. La chioma esterna appare invece di diversa densità, con la zona anteriore ancora abbastanza opaca (alle stelle di campo), mentre la parte posteriore (sotto e a destra) è più "trasparente". Ha perso la forma sferica per assumere una forma a goccia larga. Le strutture interne della chioma, chiamate scherzosamente il "fantasma (ghost)", e probabilmente generate da frammenti della Holmes staccatisi per l'outburst del 23 ottobre 2007, evidenziati nei giorni scorsi da riprese in alta definizione, qui non si vedono.
Un ultimo commento: il campo inquadrato è di 28'x20' d'arco, quindi la chioma prospetticamente è vasta quasi quanto la Luna piena. Ma, dato che la cometa dista ben 1,62 UA dal nostro pianeta, oltre una volta e mezza il Sole, ed appare prospetticamente grande quanto esso, significa che la dimensione reale della chioma è maggiore di quella della nostra stella: in questi giorni è l'oggetto più grande del Sistema Solare! E' evidente però che la sua massa è solo una minuscola frazione, quasi insignificante al confronto, di quella della nostra stella.

A tal riguardo riporto una nota del 31 ottobre 2007 di Rolando Ligustri su cosa sta accadendo alla cometa.
"Sulle mailing lists internazionali si è sviluppato un lungo e serrato dibattito su quale fosse e dove fosse la coda di ioni di questa cometa. Solo ultimamente, grazie ad immagini a largo campo, si è potuto vedere che la-le code ci sono, ma molto più lontane e molto più deboli del guscio luminoso che tutti noi osserviamo. Nell'immagine che vi allego, fatta sempre dai due austriaci Jager & Rehemann (con un telescopio da 12,5" a f/3,3 e impiegando un filtro blu), si nota bene che ci sono più code di ioni che si dipartono dall'estesa chioma di gas. L'immagine copre oltre 2 gradi in declinazione e 1,5 circa in Ascensione Retta. L'ho dovuta girare perchè anche loro, come molti che in questi giorni mi mandano decine d'immagini, non l'avevano orientata in maniera canonica: Nord in alto e Est a sinistra.

Invece per il "fantasma", come lo chiamano, che si vede nella parte centrale del nucleo [vi ricordo la mia foto del 1 novembre 2007 (somma di 30 pose da 30 secondi con una risoluzione di 0,8"/pixel)], oggi hanno buttato lì una ipotesi interessante (a mio parere): in pratica quello che si vede sono un numero di piccole "cometine" figlie dei pezzi persi dalla cometa principale, che hanno vita propria e quindi coda propria rispetto alla "mamma".

Per finire: nelle ultime immagini di Jager & Rehemann si vede che la parte più debole è essenzialmente di colore blu, per cui tutti gli astrofotografi dotati anche di fotocamera digitale, possono ottenere dei bei risultati: basta avere un ottimo cielo, focali corte e tanta esposizione (NdR: tempo di esposizione).

Mandi Rolando

Rolando Ligustri mi ha inviato una nuova animated gif della cometa, nella quale sono state composte le immagini prese nei giorni 24, 25, 26, 27, 28, 29 e 31 ottobre e 1, 2 e 3 novembre 2007. Sono riprese fatte tutte con una risoluzione di 1,6"/pixel e impiegando il filtro rosso (Cousins). Dato che il file è piuttosto pesante da scaricare (quasi 1,5 MB), consiglio di farlo solo a chi dispone di linee internet ADSL, o almeno ISDN. L'animazione merita d'essere guardata, ma comporre con buona definizione tante immagini fa diventare i files piuttosto grandi in termini di KB da scaricare. Chi desidera vederla scarichi il file cometa 17P/Holmes, dimensione 700 x 700 pixel, 256 toni di grigio, con un campo inquadrato di 16'x16' d'arco e una dimensione compressa di 1.498 KB. Si vedono vari dettagli della chioma, apprezzando l'enorme aumento di dimensione, e l'inizio della "trasparenza" della nube in espansione (per questioni prospettiche si nota che il bordo si vede più denso della parte interna che sopravanza il falso nucleo).

Comet Holmes orbit diagram: 32 KB          

La posizione della cometa nel Sistema Solare riferita alle ore 08:35 TU del 5 novembre 2007 (cortesia Jet Propulsion Laboratory / NASA).

Si nota che l'oggetto dista 2,482 UA dal Sole (dalle 2,444 UA del 26 ottobre 2007) e 1,621 UA dalla Terra (dalle 1,633 UA), corrispondenti a circa 372 e 243 milioni di km rispettivamente.

L'oggetto, nel momento nel quale si scrive, si trova nella costellazione del Perseo (PER-Perseus), a circa 2,5° della stella Mirfak (alfa Persei, di magnitudine +1,8), con un angolo di posizione di 71°. E' perciò facilmente rintracciabile dall'Italia guardando appena dopo il tramonto (ore 17 TU) verso nord-nordest ad un'altezza di circa 20° sull'orizzonte. Essa è però circumpolare per l'Italia, per cui la si può osservare per tutta la notte.
Per avere un'idea di dove trovarla si guardi una pagina del 28/10/2007 con la fotografia realizzata da Marco Candotti, dove la cometa è cerchiata in fucsia. Ci si ricordi però che nel frattempo essa si è spostata verso l'alto di un grado e un po' verso la stella Mirfak.

Per cercare le effemeridi della cometa si visiti la pagina http://cfa-www.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0017P.html.
Per vederne l'orbita si visiti la pagina http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=17p;orb=1;cov=0;log=0#orb.

L'immagine ha una dimensione di 646x600 pixel ed è a 16,8 milioni di colori; occupa 4,3 MB, qui compressi a 99 KB. Il campo inquadrato è di 28'x20' d'arco e la risoluzione è di 1,6"/pixel. Cliccando l'immagine l'aprirete a 900x836 pixel.

Telescopio riflettore: Newton da 350 mm di diametro; lunghezza focale 1750 mm; f/5
CCD: Sbig ST10XME (sensore Kodak KAF-3200ME)
Tempo d'integrazione luminanza: somma di 10 pose da 20 secondi
Tempo d'integrazione crominanza B: somma di 3 pose da 180 secondi
Tempo d'integrazione crominanze V: somma di 3 pose da 60 secondi
Tempo d'integrazione crominanze R: somma di 6 pose da 30 secondi
Filtri impiegati: B (Johnson), V (Johnson), R (Cousins)

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Copyright © 2007 di Lucio Furlanetto (testo) e Rolando Ligustri (immagine)
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Pagina caricata in rete: 12 novembre 2007; ultimo aggiornamento (1°): 13 novembre 2007