La storia della trentunesima cometa scoperta dall'astrauliano Robert McNaught ve l'ho tratteggiata in sintesi nella prima pagina di questa gallery. Qui vi presento una nuova immagine della C/2006 P1 presa da un nostro socio, questa volta il presidente Rolando Ligustri. Egli ha ottenuto un'immagine delle striature (striae/streamers) della coda di polveri della cometa McNaught, cosa che francamente nella pratica non ritenevo fattibile dal nostro Friuli, ormai saturo d'inquinamento luminoso. Ligustri ha piazzato la sua attrezzatura ad Avostanis, in Carnia, ed ha preso cinque pose di diversa lunghezza per ottenere il massimo segnale delle diverse componenti della coda. Nell'inquadratura vediamo la porzione del cielo dove in quel momento si trovava la coda cometa, venerdì 19 gennaio 2007 alle 17:30 TU, con la chioma dell'astro posta decine di gradi sotto l'orizzonte!!! Se pensavamo che le belle immagini di Marco Cosmacini, Mauro Zorzenon e degli altri fossero "uniche", bé... questa cometa continua a stupirci, anzi a strabiliarci, visto che cosa mostra agli osservatori dell'emisfero meridionale, ora favoriti per fotografarla.

La coltre nuvolosa o di nebbia che ha ricoperto la pianura friulana quasi consecutivamente per tre settimane, eccetto che nelle sere del 12, 13 e 19 gennaio 2007, speriamo sia alla fine, permettendoci d'osservare di nuovo panoramiche del cielo occidentale al tramonto come questa.
Rispetto alle inquadrature già presentate, questa di Rolando Ligustri è quasi unica nel nostro sito, in quanto solo nel caso della cometa Hale-Bopp nell'aprile 1997 si era visto bene un fenomeno analogo nella parte finale della sua coda. C'erano stati altri casi di comete che avevamo mostrato streamers (striature) nella coda, ma non così evidenti.
Il fondo cielo così chiaro del nostro cielo ha impedito a Rolando di realizzare una foto "stupenda" anche sotto l'aspetto estetico, come invece fu possibile a vari astrofotografi, tra i quali l'americani del Colorado Danielr Laszlo. L'immagine di Ligustri è comunque bella, unica per noi del CAST, ma è un vero peccato che da noi non ci siano più i cieli bui di 15-20 anni fa, quando la notte senza Luna era veramente scura e la Via Lattea risaltava nella sua splendida bellezza da un punto cardinale a quello opposto.

Qui presento una prima elaborazione ricevuta da Ligustri la sera del 19 gennaio, dove ci presentava un campo minore di quello che si vede nella fotografia a inizio pagina. Nella didascalia alcuni dati non sono corretti; non se ne tenga conto.
A Rolando Ligustri va comunque un grande plauso per aver creduto possibile tale ripresa. Ci si ricordi che non solo la fotografia è tecnicamente molto difficile da realizzare, in quanto la chioma non è a bassissima altezza sull'orizzonte ma è addirittura decine di gradi sotto l'orizzonte! Quello che vediamo non sono le propaggini esterne della chioma, ma parte più estrema e più debole (come luminosità) della sua curva coda di polveri, la quale dall'emisfero meridionale si vede veramente lunga in estensione, addirittura pari a un'ottantina di gradi!!! Per noi dell'emisfero settentrionale è la parte più estrema della coda, fotografata nella fascia atmosferica dell'orizzonte e quindi col massimo assobimento della luce!

L'immagine in alto ha una dimensione di 800 x 600 pixel, è a 16,8 milioni di colori; occupa 13,9 MB, qui compressi a 203 KB. Il campo ripreso è in direzione sud-ovest/ovest. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1800 x 1350 pixel.
L'immagine in basso ha una dimensione di 1260 x 1890 pixel; è a 16,8 milioni di colori e occupa 15,2 MB, qui compressi a 330 KB.