La cometa
1P - Halley è la cometa più famosa della storia, sia perché fu la prima ad essere
individuata come periodica, sia perché è la cometa osservata più volte.
Edmond Halley previde che sarebbe ritornata dopo circa 76 anni il passaggio del 1682 e
che essa corrispondeva al "altre" comete individuate nei secoli precedenti, in quanto tutte
avevano gli stessi parametri orbitali. L'astrofilo tedesco Johann Palitzsch di Problis
(Dresda) la riscoprì nel 1758 e questo fatto sancì il definitivo trionfo della meccanica celeste.
Nella storia ci sono tracce di ogni suo passaggio dal III secolo avanti Cristo in poi, con alcune
spettacolari apparizioni che ne mostrarono una coda lunga almeno 120°, come nel 837 dopo Cristo.
Essa divenne importante nel 1066 d.C., quando le truppe normanne invasero l'Inghilterra ed essa
venne additata come simbolo infausto per i difensori. Se vi ricordate l'arazzo che immortala
la battaglia di Hastings la vedrete lì rappresentata, come pure nella Cappella degli Scrovegni
di Padova dove venne dipinta addirittura da Giotto.
Purtroppo il perielio del 1985-1986 d.C. fu il "peggiore" degli ultimi due millenni e anche
il prossimo non sarà particolarmente bello.
Il nucleo della cometa di Halley ripreso dalla sonda Giotto
nel 1986. Copyright © 1986 dell'E.S.A.-European Space Agency |
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Ricordo che la Halley è stata la prima, e per ora l'unica, cometa
ad essere ripresa da distanza ravvicinata. Infatti, nella primavera del 1986, ben cinque sonde
l'hanno osservata da varie distanze e la sonda europea Giotto ha fotografato per la prima
volta il suo nucleo. Esso è risultato essere, a conferma della teoria di Fred Whipple,
una "palla di neve sporca", assomigliante ad "un'arachide" delle dimensioni di circa 13x7x9 Km.
Le polveri microscopiche vengono emesse dal nucleo e si disperdono lungo la direzione del moto,
ma rimanendo "indietro" rispetto al nucleo: sembrando perciò muoversi nel verso opposto.
Questa cometa è entrata nella storia delle osservazioni anche per un altro motivo; per tenerla
sotto costante controllo, gli astronomi hanno coordinato una campagna osservativa mondiale,
chiamata International Halley Watch, chiedendo per la prima volta agli astrofili di
partecipare attivamente e con continuità.
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La cometa di Halley ripresa il 27/12/1985 da
Stefano Codutti dal comune di Pagnacco (UD) |
La
magnitudine visuale di quest'oggetto fu alquanto bassa durante il perielio del 1985-86; nel
mese di dicembre 1985 raggiunse una magnitudine di circa sei e, con cielo sereno e senza
inquinamento luminoso si riuscì talvolta a scorgerla persino ad occhio nudo.
Ricordo una memorabile serata di dicembre trascorsa a Gleris di San Vito al Tagliamento
(Pn) quando, praticamente al buio perfetto e con un cielo strepitoso di magnitudine limite 6.5,
riuscii a vederla chiaramente ad occhio nudo, mentre al binocolo si mostrò una bella "palla
luminosa", dato che si riusciva a scorgere solamente la luminosa chioma ma, purtroppo, ben poco
della coda.
Gli amici presenti inizialmente non si entusiasmarono certamente alla visione, ma invece si
accorsero durante la notte che si spostava fra le stelle! Fu per loro uno "shock" vero e proprio.
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La cometa di Halley ripresa nel gennaio 1986
da Rolando Ligustri dal comune di Lignano Sabbiadoro (UD) |
Ricordo pure che molto spesso avete trovato e troverete nostre immagini
nel sito della NASA dedicato specificatamente alle comete: http://encke.jpl.nasa.gov, che consiglio vivamente di
visitare se desiderate dati aggiornati e notizie varie.
I centri internazionali che diramano le informazioni ufficiali sono:
International Astronomical Union Circulars
IAU Central Bureau for Astronomical Telegrams (CBAT)
IAU Minor Planet Center (MPC)
Le due immagini presenti nella nostra gallery della Cometa Halley sono del 27 dicembre 1985 e dell'inizio 1986.
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